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Il punto stampa

Zaia: «Il virus circola ancora, non abbassare la guardia. Mascherina anche sulle piste da sci». Positivi a scuola, cambiano le regole: ecco cosa fare

Zaia punto stampa 5 febbraio 2021

Luca Zaia in diretta oggi, venerdì 5 febbraio, per gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza Coronavirus in Veneto. Sul tavolo l'andamento del contagio e la campagna vaccinale. Ma oggi è anche il giorno del monitoraggio del nuovo monitoraggio da parte della Cabina di Regia e alcune regioni potrebbero cambiare colore. Non dovrebbe essere il caso del Veneto, che si appresta ad affrontare così il primo fine settimana in "zona gialla" dopo molto tempo. 

 

LA DIRETTA

 

I DATI

«Nelle ultime 24 ore 668 positivi; l'incidenza tamponi su positivi è del 2,11%. Negli ospedali 1.956 ricoverati (210 terapie intensive, 1.746 area non critica); i morti nelle ultime 24 ore sono stati 25».

 

CLASSIFICAZIONE REGIONI

«Oggi è la giornata della classificazione. I nostri uffici hanno calcolato un Rt 0.63, molto basso, ma soprattutto rafforzato dal fatto che le terapie intensive sono al 19% (soglia per cambio di fascia al 30%) e i ricoveri in area non critica al 24% (soglia critica 40%). Bassa anche l'incidenza: 113 positivi ogni 100mila abitanti. La domanda che mi fanno i cittadini è "cambiamo zona"? Direi che non la cambieremo, i presupposti ci sono tutti per il mantenimento della zona gialla. Ma come si va giù si rischia di tornare giù, dobbiamo puntare alla normalità che non è avere 1.956 pazienti Covid negli ospedali. Dobbiamo fare attenzione».

 

CURVA DEL CONTAGIO, LA PREVISIONE 

«Il virus c'è, è innegabile. Secondo il nostro modello matematico ci aspettiamo una stasi, ma non uno svuotamento. Come deadline abbiamo la fine di febbraio, quando ci dirà se avremo delle nuove infezioni, se saranno ordinaria amministrazione o se ci sarà un  innalzamento della curva. In quel caso, con i nuovi parametri Iss finiamo direttamente in zona arancione o rossa»

 

VACCINI

Interviene la dottoressa Francesca Russo: «Vaccino AstraZeneca agli under 55, bisogna valutare le priorità. L'ipotesi è di partire con insegnanti e forze dell'ordine». 

«Reazioni avverse finora al vaccino? Nessuna reazione importante, se non reazioni locali e qualche segnalazione di febbre e cefalea».

 

PISTE DA SCI

La mascherina deve essere il presidio anti-Covid al quale anche gli appassionati dello sci non devono rinunciare nel momento in cui si riapriranno le piste il 15 febbraio. Lo ha sottolineato oggi il presidente del Veneto, Luca Zaia: «Se si apriranno le piste da sci, e penso di sì a questo punto, come previsto, - ha detto Zaia - invito tutti ad avere la massima attenzione. A sciare si va con la mascherina, quantomeno portarla in tutti gli impianti di risalita, nei luoghi di assembramento, agli ingressi nelle code, evitando di mettersi in fila tipo "pressa". La mia raccomandazione è di stare attenti a non infettarsi».

 

SCUOLA, PIANO SANITÀ PUBBLICA (SCARICA IL PDF QUI)

La dottoressa Francesca Russo presenta il nuovo piano di sanità pubblica del Veneto per gestire i casi positivi a scuola. Il piano partirà da lunedì 8 febbraio: «Abbiamo fatto un'analisi dei contagi nelle scuole, che hanno seguito gli andamenti delle curve. Dai 18 anni in su c'è l'83% dei casi, i ragazzi e i bambini contribuiscono per il 15-18%. Non è detto che si contagino a scuola, probabilmente ci sono altri momenti che possono rappresentare occasione di contagio. Nell'età scolastica in Veneto 4.398 positivi finora, dei quali 1.378 alle superiori nonostante fossero chiuse.

«Vogliamo portare avanti il più possibile la didattica in presenza, ma dobbiamo essere pronti ad intervenire».

«Rispetto ad un mese fa, dalla prima elementare (in su) la classe rimarrà aperta in caso di un solo caso positivo. Quando si registra un tampone, entro le 72 ore i ragazzi stanno a casa fino all'esecuzione del tampone, in caso di negatività tornano in classe e fanno un altro tampone dopo dieci giorni dal primo contatto».

«All'asilo nido e alla scuola dell'infanzia, invece, in caso di positività andrà in isolamento tutta la sezione».

«Abbiamo istituito le "scuole sentinella": all'interno del territorio abbiamo individuato degli istituti dove faremo un monitoraggio continuo testando i ragazzi. Ogni settimana verrà testata una sezione per età. C'è anche un progetto di autosomministrazione vigilata del test: forniremo agli studenti delle terze medie (una classe per provincia) i test fai-da-te che sotto la guida di un operatore si somministreranno ogni 15 giorni».

 

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