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La conferenza stampa

Covid, Zaia: «Vaccini, ci sono le dosi per fare i richiami. Valuteremo anche quelli cinesi e russi»»

Zaia punto stampa 22 gennaio 2021

Luca Zaia in diretta per il punto sull'emergenza Covid in Veneto. Oggi è il giorno del monitoraggio sui dati dell'epidemia in Italia con la nuova classificazione delle Regioni: il Veneto è in bilico tra il restare in zona arancione o tornare in area gialla. 

 

LA DIRETTA

 

I DATI

«Nelle ultime 24 ore 1.198 positivi, l'incidenza dei positivi su tamponi fatti oggi è 2,75%. Il totale dei ricoverati è 2.732, 700 in meno rispetto al picco. I positivi sono 49.850, di fatto abbiamo dimezzato i positivi in Veneto».

 

VENETO GIALLO O ARANCIONE?

«Oggi è il giorno della valutazione, non sappiamo ancora quale sarà. I dati che abbiamo sono da zona gialla. Accetteremo quello che verrà deciso dai tecnici. Il cambio di direzione è radicale: siamo passati da un'incidenza di 480 positivi ogni 100mila abitanti a 178. Dalle curve il calo del virus si vede, ma non dobbiamo abbassare la guardia. I numeri che abbiamo avuto forse ci dicono che da noi la paventata terza ondata è andata, lo capiremo con le sequenziazioni».

 

VACCINI

«Per la prossima settimana abbiamo i vaccini per fare tutti i richiami previsti. Sembra che dalla prossima settimana si riparta con la quota di vaccini prevista, quindi dovremmo ripartire in quota, partendo dagli over 75. Le lettere dovrebbero partire la prossima settimana». «Noi al momento abbiamo una notizia del taglio dei vaccini "compensato" dalle altre regioni», ha sottolineato Zaia, spiegando che «dopo la riunione di domani alle 17 dovremmo capire cosa accade».

«Ho chiesto che vengano valutati anche i vaccini cinesi e russi, so che hanno richiesto l'autorizzazione all'Ema. Tutti i vaccini, da qualunque latitudine, che hanno tutela Ema, sono presi in considerazione da noi», ha detto Zaia facendo cenno anche al vaccino russo Sputnik. «Spero - conclude - che rispetto a questi vaccini non ci siano riserve di tipo ideologico».

 

SCUOLA

All’esterno della sede della Protezione Civile, dove è in corso la conferenza stampa del governatore, è in corso una manifestazione di genitori di ragazzi delle superiori per i quali non sarà previsto il rientro in aula prima di febbraio. «Si è espresso un tribunale», ha commentato Zaia. «Noi non ce l’abbiamo con le scuole - ha aggiunto -. Siamo chiamati ad applicare piani di sanità pubblica».

I genitori, prima della conferenza stampa, hanno incontrato l'assessore Lanzarin. «La decisione di chiudere le scuole non è stata facile, ma era dettata da un determinato quadro epidemiologico e sappiamo bene qual è stato l'andamento della curva»

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