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Il punto stampa

Zaia: «Scuola in presenza al 100%? Non ci sono i bus». Monoclonali, Veneto primo in Italia. Tacconelli: «Con questa terapia nessun decesso»

Zaia punto stampa 19 aprile 2021

Luca Zaia torna oggi, lunedì 19 aprile, in diretta da Marghera per gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza coronavirus in Veneto. Oltre all'andamento dei contagi e alla campagna vaccinale, tra i temi caldi c'è quello delle riaperture a partire dal 26 aprile: domani sulla questione dovrebbe pronunciarsi il Cts mentre settimana è atteso il nuovo decreto del governo. Alla conferenza stampa partecipa anche la dottoressa Evelina Tacconelli, direttore del reparto di malattie infettive.

 

LA DIRETTA

 

I DATI

«I positivi nelle ultime 24 ore sono 497, l'incidenza è del 4,61%. Gli attualmente positivi sono 26.522. Negli ospedali 1.495 (-8) ricoverati in area non critica e 264 (-1) in terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore 7 i decessi»

 

COVID IN VENETO

«Mi riservo di vedere il bollettino di domani, perché i dati del fine settimana non sono mai rappresentativi. C'è comunque un trend di calo che si sta ripetendo ormai da sei, sette giorni e anche l'algoritmo ci dà una previsione di calo. La situazione sanitaria sta scontando le vacanze pasquali, ne verremo fuori ma occorre essere prudenti e mai abbassare la guardia. Al di là delle immagini di Madrid e Tel Aviv tutte aperte, il virus c’è ancora. Non dobbiamo pensare che sia finita»

 

VACCINAZIONI

«La vaccinazione sta incalzando, noi abbiamo chiuso la partita degli over 80, stiamo continuando con i fragili e vulnerabili, e accelerando sugli ultrasettantenni. La buona notizia è che da lunedì 26 arriveranno 50mila dosi Pfizer in più per un totale di fornitura che sale tra le 160mila e le 180mila unità fino a metà maggio. Continuiamo a procedere per fasce d’età, non ha senso aprire ai sessantenni finché non finiamo le altre categorie» 

 

RIAPERTURE DAL 26

«Dal 26 aprile si riapre: ci vuole massima attenzione. Se ci chiudiamo in casa rischiamo di meno però è altrettanto vero che la situazione di equilibrio sta nel mezzo. La responsabilità diventa individuale con mascherina e distanziamento». Sull’abolizione del coprifuoco alle 22, Zaia è chiaro: «ci incontreremo tra governatori. Ci vuole una valutazione collettiva e dall’altro un responso di natura scientifica per capire se i presupposti che hanno determinato quella decisione ci sono tutti».

 

SCUOLA E TRASPORTI

«Bisogna mettere mano alla questione dei trasporti e della scuola: abbiamo i mezzi pronti per il 50% in presenza. Portando la didattica al 100% da lunedì e mantenendo la capienza al 50% come previsto dalla legge, capite che come minimo occorre raddoppiare la dotazione, ma non ci sono mezzi a disposizione sul mercato. Faccio un appello al governo affinché prenda in mano la situazione».

«Bisognerebbe o rendere facoltativa la presenza a scuola, o ridurla al 70%. Per quanto riguarda il coprifuoco invece, a nessuno credo piaccia ma c’è bisogno di una valutazione collettiva tra i governatori e soprattutto un responso di natura scientifica»

 

ANTICORPI MONOCLONALI

Interviene la dottoressa Evelina Tacconelli, direttore del reparto di malattie infettive

«Nei mesi di febbraio e marzo 2021 non abbiamo avuto un aumento di mortalità confrontandoli con gli stessi periodi antecedenti al 2020. Per quanto riguarda le cure con gli anticorpi monoclonali, in Italia sono state somministrate 2.000 terapie, ossia 2.000 pazienti, di questi 420 in Veneto. A Verona ne sono state fatte 115, equamente distribuite tra maschie e femmine. Sono tutte persone con più di 70 anni e con almeno una patologia severa concomitante. Le percentuali parlano chiaro per questo tipo di categoria di persone: il 27 % secondo gli studi subiscono un ricovero e di questi il 25% muore. Invece noi, di questi pazienti trattati con i monoclonali, ne abbiamo ricoverati 14 (contro i 35 che la media avrebbe previsto) e non abbiamo avuto alcun decesso su sei-sette attesi»

«Gli anticorpi monoclonali sono efficaci se utilizzati subito, nelle prime fasi della malattia: basta un tampone rapido per far scattare il trattamento»

«Venerdì Aifa ci ha contattati e abbiamo saputo di aver vinto a livello nazionale il bando per lo studio sui monoclonali»

«Sarebbe facile dire "non riapriamo", è una pandemia, l’isolamento del singolo è il modo migliore per farla finire, ma a questo punto, con tutto quello che abbiamo, possiamo stare tranquilli, usando mascherina e igiene, se usiamo questa consapevolezza agli anticorpi monoclonali, possiamo essere più sereni»

«Scuola in presenza al 100%? Credo che sia una decisione che non possa essere valutata solo sulla base del rischio Covid, i ragazzi in Dad prolungata hanno anche altri effetti collaterali dei quali soffrono, bulimia, anoressia, inoltre la Dad non credo sia il modo migliore per creare una conoscenza solida». Se il personale della scuola è nella maggior parte vaccinato, con il sistema delle scuole sentinella, «sarei tendenzialmente favorevole al ritorno in presenza. Se tutto continua a funzionare così bene mi sembra più utile riaprire che non riaprire».

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