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Veneto

Coronavirus, Zaia: «Situazione pesante. Servono misure restrittive ma anche ristori»

Luca Zaia, 15 dicembre 2020

LA SITUAZIONE.  «La situazione è pesante: 3.324 ricoverati, più 57 nelle ultime 24 ore, sono un numero importante; è come se quasi 7 ospedali grandi di provincia fossero orientati per i pazienti Covid». Lo ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia, nel punto stampa all’Unità di Crisi della Protezione Civile. I ricoveri nelle terapie intensive, 357, sono stabili rispetto a ieri, in linea con il picco dello scorso marzo, ma i ricoveri nei reparti non critici sono cresciuti di un terzo rispetto ad aprile. «Anche il numero dei morti, nelle 24 ore, è alto: 165 , ma il dato -- rileva Zaia - somma i decessi del fine settimana».

LE RESTRIZIONI.  «Sono convinto che, nel rispetto della libertà. in una situazione come questa delle misure ci vogliono. Ma non andiamo in ordine sparso». Lo dice il presidente del Veneto, Luca Zaia, sottolineando che «è innegabile che quello degli assembramenti è un tema nazionale». «Il Governo - aggiunge - pone una questione nazionale e rispetto alle restrizioni che vorranno prendere, io non ho una posizione ostile. Vediamo, nelle prossime ore, che partita si avrà». Per Zaia l’altro aspetto importante per i territori è quello dei ristori. «Anche ieri - ricorda - nell’incontro con i sindaci, pur nelle posizioni variegate, quello dei ristori è stato il minimo comune denominatore, il vero tema che allineerebbe tutti . Ognuno concorda sul fatto che le misure sono direttamente proporzionali alla quantità dei ristori che potremo essere sicuri di avere».

VACCINI. «La nostra grande speranza è che arrivino in fretta i vaccini. Saranno un raggio di sole in questa grande tragedia». 

CASE DI RIPOSO. «Nonostante tutti i dispositivi e protocolli che a marzo non avevamo la situazione nelle case di riposo è peggiorata, ma io sapevo ci sarebbe stata una seconda ondata». 

Dott. Russo: «Dal punto di vista della mortalità si sta ripresentando lo stesso quadro di marzo. Abbiamo una capacità di testing molto più alta. Le fasce alte d'età sono le più a rischio. Il sesso maschile è più colpito. L'età media dei ricoveri è 75 anni anche se sono le fasce medie che si infettano di più». 

 

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