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La nuova ordinanza

«Doppio tampone
dopo trasferte di
lavoro all'estero»

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Luca Zaia
Luca Zaia
Luca Zaia
Luca Zaia

La diretta di Luca Zaia

 

VIRUS DI IMPORTAZIONE

«Il trend del Veneto è confermato, la situazione è affrontabile e tranquilla. Resta l'appello a non abbassare la guardia perché il virus c'è. Io non sto facendo casino per 5 nuovi casi. Dico solo che dopo mesi di lockdown e sacrifici trovo assurdo che andiamo a prenderci il virus all'estero e ce lo portiamo a casa. Dal primo di luglio su 28 nuovi casi, 15 sono di nazionalità non italiana che sono rientrate in Italia o residenti qui ma che hanno avuto contatti con persone rientrate dall'estero».

 

NESSUNA "MARCIA INDIETRO"

«Non ho mai fatto "marcia indietro" come ha detto qualcuno, perché non ho mai annunciato nuove restrizioni per bar, ristoranti o quant'altro: ho semplicemente annunciato regole più severe per gli isolamenti».

 

LA NUOVA ORDINANZA DI LUNEDÌ 6 LUGLIO

QUI il testo completo

 

Obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni nei seguenti casi:

- contatto a rischio con soggetto risultato positivo al tampone

- ingresso o rientro in Veneto da Paesi diversi dall'allegato 1 (nell'allegato 1 sono presenti 36 Paesi europei): obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni

- compresenza di difficoltà respiratoria e temperatura superiore a 37,5°

 

Isolamento in strutture extra alberghiere: se l'azienda sanitaria ha difficoltà a mettere in isolamento fiduciario può trovare strutture ad hoc

 

Doppio tampone per chi rientra in Veneto dopo una trasferta di lavoro (da paesi diversi dall'allegato 1): primo tampone all'arrivo in Veneto e un secondo tampone a distanza di 5-7 giorni se il primo risulta negativo. La prestazione sanitaria è gratuita. Il datore di lavoro deve contattare l'azienda sanitaria e se il primo tampone è negativo può reintegrare in azienda il lavoratore (con mascherina). Se il titolare non segnala e non richiede il tampone per il lavoratore in arrivo dall'estero da uno dei Paesi in questione, viene multato di mille euro per ogni lavoratore.

 

Segnalare le persone in isolamento: è obbligatorio comunicare a sindaco, prefetto e autorità giudiziaria l'elenco dei positivi e delle persone in quarantena

 

Chi, positivo e con sintomi, rifiuta il ricovero deve essere segnalato all'autorità giudiziaria. Scatta la "denuncia d'ufficio".

 

Sanzioni: se vi è uscita dall’isolamento fiduciario, anche per soggetti negativi al tampone, la sanzione in Veneto viene confermata a 1.000 euro. Se la violazione riguarda il posto di lavoro, il datore di lavoro dovrà pagare 1.000 euro per ciascun dipendente dell’azienda. Se uno è positivo e va in giro rischia il carcere, oltre alla multa.

 

IL FOCOLAIO VICENTINO E LA NUOVA ORDINANZA

Alla luce della nuova ordinanza, che cosa avrebbe dovuto fare l'imprenditore vicentino che, rientrato dalla Serbia, ha dato il via al focolaio del Basso Vicentino. «Si sarebbe dovuto mettere in isolamento, segnalare il rientro in Veneto e fare richiesta di tampone per se stesso e i propri collaboratori - ha spiegato Zaia -. Senza questa ordinanza avrebbe solo dovuto chiamare per dire che stava male, e presentava sintomi, e dichiarare che era stato in Serbia, oltre al fatto di essere stato in contatto con un paziente serbo positivo se ne era a conoscenza». 

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