AGGIORNAMENTO ORE 17.30 - Il Veneto resta zona gialla. È ufficiale. Da domenica 15 novembre, con l'ordinanza del ministro della Salute Speranza, Toscana e Campania passano in fascia di rischio «rossa» mentre anche Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche si aggravano e passano all'arancio: è quanto si legge nella bozza di report della cabina di regia sulla base dell'ultimo monitoraggio sui dati regionali del 2-8 novembre. Campania e Toscana totalizzano infatti un livello di rischio alto (Rt>1,5) e uno scenario 4, mentre le altre tre Regioni presentano un rischio 3 e Rt tra 1.25 e 1.50.
Ecco la suddivisione delle Regioni per zone:
Zona rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia di Bolzano e Val d'Aosta, Campania e Toscana
Zona arancione: Emilia-Romagna, Friuli, Marche, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria.
Zona gialla: Veneto, Lazio, Molise, Trento e Sardegna.
ORE 15.30 - In base al monitoraggio della cabina di regia dell'Istituto superiore della Sanità e del ministero della Salute, il Veneto rimane in zona gialla. La lista dovrà però essere confermata dal Cts e solo dopo aver sentito le Regioni (in base all'ultimo dpcm) il ministro alla Salute Roberto Speranza, dovrebbe firmare entro sera l'ordinanza con i nuovi provvedimenti.
Ecco cosa prevedono, in base al monitoraggio, le misure per le tre zone dell'Italia:
- aumentano a 7 il numero delle regioni in zona rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia di Bolzano e Val d'Aosta, alle quali si aggiungerebbero, in base ai dati della settimana dal 2 all'8 novembre, Campania e Toscana.
Le regioni in zona arancione salgono a 9 con Emilia-Romagna, Friuli e Marche alle quali si uniscono ad Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria.
Restano gialle: Veneto, Lazio, Molise, Trento e Sardegna.