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Misure anti-Covid in Veneto

Controlli agli aeroporti, nuova ordinanza di Zaia: tamponi ai turisti e a chi rientra dalle vacanze

L'aeroporto di Venezia (Foto Ansa)
L'aeroporto di Venezia (Foto Ansa)
L'aeroporto di Venezia (Foto Ansa)
L'aeroporto di Venezia (Foto Ansa)

Veneto blindato, tornano i controlli negli aeroporti. Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha firmato oggi, lunedì 19 luglio, l'ordinanza regionale con cui saranno ripristinati i controlli Covid sui passeggeri in arrivo negli aeroporti veneti. «Alla luce degli sviluppi della diffusione nel mondo dei contagi da variante D del Covid ho firmato una nuova ordinanza che istituisce misure di controllo e sicurezza per chi arriva negli aeroporti veneti» ha spiegato il governatore Zaia. L'ordinanza è valida fino al 31 agosto.

In aggiunta alle vigenti misure statali di prevenzione e di monitoraggio del contagio, per l'ingresso in Veneto sarà d'ora in avanti necessario effettuare un tampone molecolare o antigenico all'ingresso, diretto o indiretto, nel territorio della Regione. Ed in particolare, lo sarà, da alcuni Paesi europei dell'elenco C dell'allegato 20 del Dpcm del 2 marzo 2021

Regno Unito, Malta, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo, Francia, Cipro, Lussemburgo, Romania e Bulgaria

 

LE MODALITÀ PER ESEGUIRE IL TEST - Dovranno sottoporsi a tampone tutti coloro che abbiano soggiornato e/o transitato nei Paesi sopra indicati nei 14 giorni precedenti all’arrivo nel territorio veneto. I test andranno eseguiti all’aeroporto, prima dell’uscita dallo stesso, oppure, per chi non fa ingresso in aeroporto, nei punti tampone o altre strutture, entro le 24 ore dall’ingresso in Veneto. Ai fini di sorveglianza, turisti e viaggiatori che effettuano il tampone possono accedere ai punti tampone per un ulteriore controllo entro le 72 ore successive.

 

PER CHI HA Il GREEN PASS - Situazione differente per chi è in possesso di Digital Green Certificate che può sottoporsi al tampone su base volontaria.

 

TEST PER OPERATORI SANITARI - Gli operatori sanitari di cui all’art. 4 del decreto-legge n. 44/2021, in ragione della loro attività e per massima cautela dovranno effettuare un test antigenico o molecolare, o anticipare il controllo di screening, al rientro al lavoro da periodi di ferie da qualsiasi provenienza dopo un soggiorno di durata superiore a 3 giorni lavorativi continuativi. I datori di lavoro verificano il rispetto della prescrizione.

 

PER CHI SBARCA DALLE NAVI - Gli armatori delle navi da crociera che attraccano presso i porti del territorio di competenza dell’Azienda Ulss 3 (Venezia), sono obbligati ad effettuare il tampone prima della discesa dei passeggeri, in conformità alla convenzione sottoscritta con la l'Azienda Ulss stessa.

 

PER TUTTI I VISITATORI E TURISTI DALL'ESTERO - È raccomandato a tutti coloro che rientrano o fanno ingresso in Veneto a seguito di soggiorno all’estero di effettuare gratuitamente il tampone molecolare o antigenico presso i punti Covid regionali con modalità ad accesso libero e senza prescrizione. Chi proviene, direttamente o indirettamente, a seguito di soggiorno nei 14 giorni precedenti, da tutti gli Stati e territori non espressamente indicati in altro elenco (Paesi dell’elenco E Allegato 20 del DPCM 2.3.2021) è obbligato al rispetto delle misure statali di prevenzione e di monitoraggio del contagio, compreso l’obbligo di quarantena e di tampone antigenico o molecolare all’esito della stessa.

 

IL COMMENTO DI LUCA ZAIA - «Si tratta di un’attività prudenziale - specifica Zaia – che riguarda in particolar modo alcuni Paesi europei per i quali l’Ecdc, l’European Centre for Disease Prevention and Control, segnala delle criticità. Peraltro anche in Veneto abbiamo casi di positività al rientro, poi trasmessa a soggetti che finiscono in ospedale oppure in terapia intensiva. In via di estrema cautela per la salute dei cittadini, per chi rientra da questi Paesi Europei, e che non è vaccinato, si fa obbligo di effettuare un tampone, dando l’opportunità di effettuarlo, o all’arrivo in aeroporto, o in uno dei centri tampone del territorio».

«Anche questo – fa notare il Governatore – è un lavoro di prevenzione per evitare sorprese, perchè il virus purtroppo ci ha abituato a cambiamenti repentini di scenario. Vediamo peraltro che la campagna vaccinale sta funzionando anche in relazione ai soggetti ricoverati. Perciò è necessario che tutti ci mettiamo d’impegno nel collaborare per mantenere viva l’azione di screening nella popolazione».

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