<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Veneto

Confindustria: «Non
più procrastinabile
apertura aziende»

.
Operai in una fabbrica con le mascherine protettive
Operai in una fabbrica con le mascherine protettive
Operai in una fabbrica con le mascherine protettive
Operai in una fabbrica con le mascherine protettive

«In merito alle dichiarazioni del Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli sull’avvio della ’fase 2’, Confindustria Veneto ritiene «non più procrastinabile l’apertura delle aziende». Lo afferma il presidente Enrico Carraro, spiegando che gli industriali veneti «stanno lavorando ad un progetto "Fabbriche sicure", per rendere gli ambienti di lavoro luoghi di massima tutela per la salute di dipendenti, collaboratori e delle famiglie».

 

«Vanno implementate da subito - sottolinea - tutte le norme di sicurezza attiva e passiva, ma si deve prevedere di riaprire le produzioni senza indugi, altrimenti si rischia di lasciare migliaia di aziende e lavoratori sul lastrico. È necessario quanto prima un allargamento dei codici Ateco, che consenta alle aziende che hanno mercato interno o finalità di export, di riavviare le produzioni».

 

«Gli imprenditori - prosegue Carraro - sono coscienti della gravità dell’epidemia, ma oggi è un dovere per tutte le aziende che possono lavorare in sicurezza non pesare sui bilanci dell’Inps contribuendo con i dovuti versamenti ad alimentare i fondi già al limite per coloro che sono impossibilitati alla ripresa delle proprie attività».

 

Leggi anche
In Veneto servono subito 7.000 lavoratori stagionali

Suggerimenti