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Elezioni

Comunali in Veneto: a Verona ballottaggio Tommasi-Sboarina, Giordani confermato a Padova

Damiano Tommasi, candidato sindaco a Verona (foto Marchiori)
Damiano Tommasi, candidato sindaco a Verona (foto Marchiori)
Damiano Tommasi, candidato sindaco a Verona (foto Marchiori)
Damiano Tommasi, candidato sindaco a Verona (foto Marchiori)

In Veneto si è votato in 86 comuni (10 dei quali in provincia di Vicenza), solo 13 sopra i 15mila abitanti. C’era ovviamente attesa per i risultati nelle tre città capoluogo Padova, Verona e Belluno, anche se le elezioni non erano esattamente in cima ai pensieri dei veneti chiamati alle urne. Nonostante siano stati tra i più virtuosi a livello nazionale, anche in Veneto l’astensionismo è stato dilagante, basti pensare che a Padova ha votato appena un cittadino su due. Nella scorsa tornata amministrativa aveva votato il 70%, addirittura i 70% 8 anni fa. La città che proprio oggi festeggia il suo Santo, Antonio, è la prima dove i giochi sono andati ben presto delineandosi. Il sindaco uscente Sergio Giordani, a capo di una coalizione di centrosinistra, viene riconfermato, sfiorando il 60% dei consensi e vincendo nettamente sul suo avversario, Francesco Peghin, sostenuto dal centrodestra. Intervistato a caldo, Giordani ha dichiarato: «Quello che mi ha fatto piacere è essere riuscito a unire tutti, perché se è unita Padova può risolvere molti problemi».

A Verona sarà ballottaggio tra l’esponente del centrosinistra, l’ex calciatore Damiano Tommasi che ha fatto il pieno di consenti (39%), e Federico Sboarina, il sindaco uscente, attestato intorno al 33%. «È chiaro il fatto oggettivo che gran parte dell’elettorato non è andato a votare - ha dichiarato Sboarina - l’altro dato è che la sinistra fa il suo pieno di voti». «È l’ottimo risultato delle liste civiche che raccontano il futuro, contro un’offerta passata della politica ed è quello che ci accompagnerà nelle prossime settimane - ha dichiarato Tommasi. In questi giorni convinceremo chi è scettico che Verona è una città accogliente, deve diventare una città aperta, protagonista a livello nazionale e internazionale». Di fatto il partito di Tommasi è il primo a Verona, città dove la Lega ha raccolto solo il 7%. Determinante sarà perciò lo spostamento dei voti raccolti dall’ex sindaco della città scaligera, Flavio Tosi, il terzo candidato non entrato nel ballottaggio. «Nessuno si aspettava il risultato del 40% di Tommasi - ha commentato. Il centrodestra si conferma comunque la maggioranza a Verona. Bisognerà vedere adesso con il centrodestra che lavoro si fa». Il tema sarà proprio quello di ricomporre un centrodestra che a Verona si è presentato diviso.

Corsa al fotofinish a Belluno, dove ha votato solo il 46,5% della popolazione. Qui l’ex campione paralimpico Oscar De Pellegrin, espressione del centrodestra, a metà scrutinio, è in vantaggio (52,33%) su Giuseppe Vignato, sostenuto da Partito democratico, Belluno D+, InMovimento, Valore comune, a quota 29%.

Da segnalare in Veneto il caso di Cortina: Gianluca Lorenzi di «Vivere Cortina» è riuscito a raccogliere il 35,75% delle preferenze e a scalzare l’ex sindaco Gianpietro Ghedina che si è fermato al 25,34%, seguito da Roberta De Zanna (Cortina bene comune) con il 23,44%.

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