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Caso Pfas, in aula il 21 ottobre con 10 imputati

Il giudice Roberto Venditti
Il giudice Roberto Venditti
Il giudice Roberto Venditti
Il giudice Roberto Venditti

Il giudice per l’udienza preliminare, Roberto Venditti, ieri mattina ha firmato il decreto con cui ha calendarizzato la prima udienza preliminare che dovrà decidere sul rinvio a giudizio dei manager della Miteni sul caso Pfas. Il dibattimento si aprirà lunedì 21 ottobre. Ma c’è anche un’altra novità riguardo al procedimento. Il numero degli imputati è salito a dieci. Tra loro ci sarà infatti anche il manager giapponese Maki Hosoda, 53 anni, residente a Milano e difeso dagli avvocati Giovanni Lageard e Francesco Puntillo. Anche lui è accusato di disastro innominato e di avvelenamento delle acque. Gli altri nove imputati sono i tedesco-lussemburghesi di Icig Patrick Hendrik Schnitzer, 61, Achim Georg Hannes Riemann, 65, difesi dall’avvocato Gianpietro Gastaldello; Alexander Nicolaas Smit, 75, assistito dall’avvocato Salvatore Scuto; l’irlandese Brian Anthony Mc Glynn, 62, di Milano, con i manager Luigi Guarracino, 62 anni, di Alessandria, Mario Fabris, 56, di Fontaniva, Davide Drusian, 44, di Marano, Mauro Cognolato, 46, di Stra, e Mario Mistrorigo, 67, di Arzignano, tutti difesi dall’avvocato Novelio Furin. Ora quindi il tribunale dovrà tradurre gli atti e il decreto firmato dal gup oltre che in tedesco e inglese anche in giapponese, lingua madre di Hosoda, presidente della Mitsubishi Italia spa. Per il giudice Venditti, l’udienza preliminare sul caso Pfas arriva dopo quella che ha portato all’altro maxi processo istruitto dalla procura di Vicenza, ovvero il crac BpVi. In quel caso il rinvio a giudizio dei sei ex vertici dell’istituto di credito (compresa la stessa banca) arrivò al termine di una preliminare lunga 18 udienze. Numeri monstre che potrebbero ripetersi considerata l’entità del caso e il coinvolgimento delle possibili parti civili, una cifra potenzialmente ben più ampia di quelle che si sono costituite per il default della Popolare. A indagare sui Pfas chiedendo il rinvio a giudizio dei dieci manager sono stati i sostituti procuratori Hans Roderich Blattner e Barbara De Munari. Tra l’altro, nel corso delle indagini, la procura ha aperto un altro filone di inchiesta che comprende anche l’inquinamento da GenX e che però riguarda i fatti dal 2013 in poi, in cui è indagato anche l’ultimo amministratore delegato della ditta di Trissino - fallita il 18 novembre dell’anno scorso - Antonio Nardone. La posizione di quest’ultimo, come quella del manager Francesco Cenci, è stata stralciata dal primo troncone. I reati contestati nel ramo dell’indagine per cui è stata firmata la richiesta di rinvio a giudizio escludono la responsabilità amministrativa delle aziende. •

Matteo Bernardini

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