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Veneto

Acqua alta piomba su Venezia, il Mose beffato dal meteo non è attivo. Danni alla Basilica di San Marco

«Se il livello sale andranno sotto anche le cappelle»
Si è fermata prima del temuti +145 centimetri l'alta marea a Venezia
Si è fermata prima del temuti +145 centimetri l'alta marea a Venezia
L'acqua alta torna a Venezia

AGGIORNAMENTO MARTEDÌ 8 DICEMBRE ORE 18.30.  Si è fermata prima del temuti +145 centimetri l'alta marea a Venezia, toccando una massima di 138 centimetri, a metà pomeriggio. Il Centro maree del Comune sottolinea come per diverso tempo il forte vento non abbia permesso di "stabilizzare" la quota. Ora l'acqua sta lentamente scendendo. Le paratoie del Mose oggi non sono state attivate. Il peggioramento progressivo delle condizioni meteo ha così fatto piombare Venezia nell'incubo dell'acqua alta.

 

Mose beffato dalle previsioni meteo: acqua alta verso i 145 cm
Mose beffato dalle previsioni meteo: acqua alta verso i 145 cm

 

Oggi a difenderla non c'era il Mose, che per 5 volte da ottobre, seppur in fase di emergenza, aveva la città lagunare. Ieri il Centro maree aveva emesso previsto una massima inferiore ai 125 cm, sulla base della quale non era stata avviata la procedura di attivazione delle barriere. Solo nella tarda mattinata di oggi la situazione è precipitata e la previsione è stata aggiornata a 135 centimetri. Troppo tardi per mettere in moto la macchina organizzativa del Mose, che richiede uno stato di allerta 48 ore prima.

 

MARTEDÌ 8 DICEMBRE ORE 15.30. Venezia di nuovo alle prese con l'acqua alta, che oggi si è ripresa la città a causa del fatto che il Mose - che l'aveva difesa negli ultimi giorni - non è entrato in funzione. Piazza San Marco e il centro storico sono stati così allagati, con i soliti disagi per i negozianti. «La situazione è terribile, siamo sotto l’acqua in maniera drammatica»: lo dice all’Ansa Carlo Alberto Tessein, procuratore della Basilica di San Marco, a Venezia, in relazione all’acqua alta che ha invaso oggi la città, senza l’entrata in funzione del Mose. «Il nartece è completamente allagato - spiega, raccontando i danni nell’edificio sacro - e se il livello sale ancora andranno sotto anche le cappelle interne».

 

Torna l'acqua alta a Venezia
Torna l'acqua alta a Venezia

 

Il centro maree, che aveva aggiornato in senso peggiorativo le stime del fenomeno in mattinata, prevede che la massima possa raggiungere i 135 centimetri. Ma non è escluso che la misura possa essere più alta, soprattutto a Chioggia. «Sono al Centro Maree per seguire l’evolversi della situazione: il prossimo massimo  previsto è di 145 centimetri, a causa del rinforzo anomalo del vento. Il sistema Mose non è attivo». Lo dice in un tweet il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

 

 

 

Perché oggi il Mose non è stato azionato? «Siamo in una fase sperimentale, nella quale si alza quando c'è una previsione di 130 centimetri: l'allerta viene data 48 ore prima, per permettere non solo di emettere le ordinanze per la navigazione ma anche per convocare le squadre operative» ha spiegato Cinzia Zincone, a capo del Provveditorato alle opere pubbliche del Nordest. «Infatti, nonostante a Venezia si parli di "strucare el boton" (pigiare il bottone), in realtà l’operazione nasce con molto anticipo e va preparata sottolinea -. Fino a questa mattina le previsioni non arrivavano a 130, e quando sono cambiate si era fuori tempo massimo. Si prevede che possano esserci margini di errore, ma non così ravvicinato».

Zincone afferma di augurarsi due cose: «la prima è che il vento, cioè l’elemento più imponderabile e fantasioso del mondo meteoreologico, spinga le acque fuori della laguna e faccia quello che oggi noi non siamo stati in grado di fare«. E conclude: «La seconda è che si riesca a fare tesoro anche di questa esperienza per aggiornare le procedure in modo da adattarle anche a situazioni come questa, di improvviso peggioramento».

 

 

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