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Mondo

Strage in un liceo in Usa: 15enne spara, quattro morti e sette feriti

AGGIORNAMENTO MERCOLEDÌ 1 DICEMBRE

Si aggrava il bilancio della sparatoria alla Oxford High School alla periferia di Detroit, Michigan. Un quarto studente è deceduto: si tratta di Justin Shilling, 17 anni. Gli altri tre studenti uccisi sono stati identificati come Hana St. Juliana (14), Madisyn Baldwin (17) e
Tate Myre (16), quest’ultimo morto nell’auto della polizia mentre veniva trasportato all’ospedale. Sette i feriti. In manette è finito un loro compagno di scuola di 15 anni che, dalle immagini delle telecamere, è uscito da un bagno e ha cominciato a sparare 15-20 colpi nel corridoio, apparentemente a caso secondo gli investigatori. Ancora ignoto il movente. L’arma usata nella strage è una pistola Sig Sauer calibro 9, acquistata dal padre del sospetto quattro giorni prima.

 

 

MARTEDÌ 30 NOVEMBRE

Un ragazzo di 15 anni è stato fermato dalla polizia per aver aperto il fuoco nella sua scuola e aver ucciso tre persone, probabilmente studenti. Altre sei, incluso un insegnante, sono invece rimasti feriti. La strage è avvenuta al liceo Oxford di Oxford Township, cittadina di 22.000 persone a 50 chilometri da Detroit, in Michigan. I motivi dietro al gesto folle del teenager non sono ancora chiari e le autorità stanno indagando. L’allerta è scattata poco prima delle 13 ora locale, quando una pioggia di telefonate ha invaso il centralino del 911, il 113 americano. La polizia è arrivata sul posto nell’arco di pochi minuti e, secondo quanto riferito, ha bloccato il killer strappandogli la sua pistola semiautomatica con la quale, comunque, era riuscito già a sparare 15-20 colpi.

«Gli agenti lo hanno affrontato: aveva con sé un’arma ma non ha opposto resistenza e ora è sotto custodia», ha detto il vicesceriffo della contea di Oakland, Mike McCabe senza diffondere i nomi delle vittime. Il ragazzo-killer ha invocato il suo diritto a non parlare e ha chiesto un avvocato, ha aggiunto McCabe. La polizia è impegnata ora a passare al setaccio la scuola per cercare eventuali altre vittime e raccogliere prove che le consentano di chiarire l’accaduto: al momento si ritiene che il 15enne abbia agito da solo ma resta da chiarire se si è trattato di un atto mirato contro qualcuno o di un gesto folle senza nessuno nel mirino. La scuola, posta subito in lockdown non appena scattato l’allarme, ha ora riaperto consentendo agli studenti di ricongiungersi con i genitori. «Sono scioccato e devastato», ha raccontato a caldo ai media americani Tim Throne, il sovrintendente delle scuole della comunità di Oxford, riferendo di non essere a conoscenza dei nomi delle vittime e di non sapere se le loro famiglie sono state allertate. «Sono stati minuti di caos», hanno raccontato alcuni studenti del liceo con i media locali, senza nascondere la loro paura ma definendosi preparati per un circostanza del genere viste le varie esercitazioni condotte dalla scuola. 

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