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mondo

Danneggiati i gasdotti del nord. «Sicuramente un sabotaggio»

Nei Nordstream 1 e 2 si sono aperte delle falle, si indaga sui possibili responsabili. «Tentativo di destabilizzare l'Ue»

Fughe di gas hanno interessato i gasdotti Nordstream 1 e 2, provocando un nuovo innalzamento del prezzo del gas e il rischio dei inquinamento del mar Baltico e dell'atmosfera.

Secondo molti osservatori internazionali, si tratterebbe di un sabotaggio, che potrebbe essere stata commesso soltanto da un attore statale, per mano di sommozzatori della marina o con un sommergibile.  La marina danese e gli specialisti della sicurezza tedesca stanno cercando di chiarire quale sia stata la causa del calo di pressione nei due gasdotti. «La nostra fantasia non riesce a trovare uno scenario diverso dall’ipotesi di un attacco mirato», ha detto una fonte citata dal Tagesspiegel. «Tutto fa pensare che non sia stato un caso». Secondo il giornale si dibatte su due ipotesi principali al momento: all’origine dell’agguato potrebbe esserci l’Ucraina o qualche suo alleato; oppure potrebbe essersi trattato di un’operazione russa sotto falsa bandiera, per alimentare maggiore insicurezza e far salire i prezzi del gas ulteriormente.

«Gli atti di sabotaggio # Nordstream sembrano essere un tentativo di destabilizzare ulteriormente l’approvvigionamento energetico dell’Ue. Abbiamo bisogno di un’indagine urgente e approfondita. Coloro che hanno perpetrato questo atto saranno ritenuti pienamente responsabili e obbligati a pagare. I nostri sforzi per diversificare l’approvvigionamento energetico rispetto al gas russo continuano», scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

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