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Guerra in Ucraina

Il Pentagono a Mosca: «Cessate il fuoco». Capo 007 di Kiev: «Putin è malato di cancro»

Foto Ansa/Epa
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La guerra in Ucraina è arrivata al 79esimo giorno

Ore 20.30 «PUTIN È GRAVEMENTE MALATO DI CANCRO» Il presidente Vladimir Putin è gravemente malato di cancro e in Russia è già in corso un golpe per rimuoverlo. È quanto ha sostenuto il capo degli 007 ucraini, il generale maggiore Kyrylo Budanov, in un’intervista a Sky News, senza però fornire alcun dettaglio o prova delle sue affermazioni.  Il ministro della Difesa Usa Austin ha avuto un colloquio telefonico con il collega russo Shoigu chiedendo un rapido cessate il fuoco e sottolineando l’importanza di preservare canali di comunicazione. Si tratta della prima chiamata dall’inizio della guerra. Mosca sta ritirando i propri soldati dai dintorni di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, dove sta perdendo terreno. Kiev afferma che che più di 210.000 bambini ucraini sono stati deportati dai russi. Facevano parte degli 1,2 milioni di ucraini che Kiev afferma siano stati portati via con la forza. L’Ue ha chiarito che continuerà a supportare militarmente l’Ucraina finché sarà necessario e sarà richiesto.

Ore 15.30 - KIEV ACCUSA LA RUSSIA: «HA DEPORTATO 210MILA BAMBINI».  La commissaria ai Diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova, ha affermato che più di 210.000 bambini ucraini sono stati deportati contro la loro volontà dai russi. Facevano parte degli 1,2 milioni di ucraini che Kiev afferma siano stati portati via dal loro paese con la forza.

Parlando alla tv nazionale, Denisova ha affermato che «quando i nostri figli vengono deportati, si distrugge l’identità nazionale e si priva il nostro Paese del futuro». Denisova non ha fornito prove a sostegno di queste cifre. Il Guardian, che riferisce della notizia, aggiunge che non è stato possibile verificarle in modo indipendente.

 

Ore 13.40 - ERDOGAN CONTRARIO A FINLANDIA E SVEZIA NELLA NATO. L’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato sarebbe un «errore» come quello dell’ingresso della Grecia nell’Alleanza Atlantica: lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il leader turco ha detto ai giornalisti che «non vuole che si ripeta lo stesso errore commesso con l’adesione della Grecia», accusando Stoccolma ed Helsinki «di ospitare terroristi del Pkk», il Partito dei Lavoratori del Kurdistan. «Non abbiamo un’opinione positiva», ha insistito Erdogan.

Erdogan ha detto di non avere una «opinione positiva» sull’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato e ha accusato i Paesi scandinavi di armare i criminali militanti curdi. «Stiamo seguendo gli sviluppi sulla Svezia e la Finlandia, ma non abbiamo una opinione positiva, perché hanno fatto un errore nella Nato riguardo la Grecia», ha detto Erdogan parlando con i giornalisti dopo la preghiera del venerdì a Istanbul. «Inoltre, i Paesi scandinavi danno ospitalità alle organizzazioni terroristiche», ha aggiunto citando il Pkk. La reazione della Turchia è la prima voce dissonante in seno alla Nato sulla prospettiva dell’adesione di Finlandia e Svezia all’Alleanza atlantica. Dall’inizio della crisi causata dall’invasione russa in Ucraina, Ankara ha fatto di tutto per mantenere buone relazioni con i due Paesi, da cui dipende strettamente la propria economia.

 

Ore 13 - PUTIN A SCHOLZ: «LO STALLO DEI NEGOZIATI COLPA DI KIEV». Colloquio telefonico tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Scholz. Lo riferisce il Cremlino, secondo cui i due hanno parlato dell’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Putin - secondo quanto riporta il Cremlino citato dalla Tass - ha affermato che le discussioni tra Russia e Ucraina sono state «bloccate» da Kiev e ha denunciato «le pesanti violazioni del diritto internazionale da parte dei neo-nazisti ucraini». Il leader russo e quello tedesco avrebbero inoltre concordato di continuare le discussioni sull’ Ucraina «attraverso vari canali».

 

Ore 11.30 - UCRAINA, DALL'UE NUOVI AIUTI MILITARI PER 500 MILIONI EURO. L'Unione europea fornirà all' Ucraina ulteriori aiuti militari di 500 milioni di euro per aiutarla a difendersi dall'invasione russa. Lo ha affermato il capo della diplomazia dell'Unione europea Josep Borrell. I finanziamenti dell'Ue a sostegno dello sforzo militare ucraino «saranno così portati a 2 miliardi di euro in totale» dall'inizio della guerra lo scorso 24 febbraio, ha aggiunto in una dichiarazione a Wangels, nel nord della Germania, dove si stanno incontrano i capi della diplomazia del G7.

 

Ore 9.30 - NYT, SOLDATI RUSSI SI RITIRANO ANCHE DA KHARKIV. Mosca sta ritirando i propri soldati dai dintorni di Kharkiv, la seconda città dell’ Ucraina, dove sta perdendo terreno. Lo scrive il New York Times, citando funzionari ucraini e occidentali, evidenziando come si tratti della seconda maggior battuta d’arresto russa dal ritiro da Kiev del mese scorso. Secondo i funzionari, il Cremlino dovrebbe probabilmente reindirizzare le truppe verso sud-est, dove starebbe rafforzando la propria presenza a Izium, città a due ore da Kiev, catturata un mese fa, alle porte del Donbass.

 

Ore 8.30 - «DA MOSCA MINACCIA ALLA SICUREZZA GLOBALE». In questo momento «la sicurezza globale è minacciata. La Russia, uno Stato nucleare e membro permanente del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sta attaccando la nazione sovrana dell’ Ucraina, facendo riferimenti vergognosi e inaccettabili all’uso di armi nucleari». Lo ha detto il presidente del consiglio europeo Charles Michel durante la sua visita a Hiroshima. «Questo non sta solo scuotendo la sicurezza dell’Europa, ma sta pericolosamente alzando la posta in gioco per il mondo intero», ha aggiunto in un video di un suo discorso postato su Twitter.

 

Ore 7.30 - «MOSCA, OCCIDENTE PRONTO A TUTTO PER STRANGOLARE LA RUSSIA». «Nel loro desiderio di strangolare la Russia, le potenze occidentali sono pronte a tutto, incluso far resuscitare il nazismo»: lo ha affermato la Missione permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite a Ginevra in una dichiarazione riportata dalla Tass.

Ieri il consiglio per i diritti umani dell'Onu ha votato a larga maggioranza a favore dell'apertura di un'inchiesta sulle presunte gravi violazioni commesse dalle forze russe in Ucraina contribuendo così a rafforzare la pressione diplomatica su Mosca.
In particolare il Consiglio ha approvato con 33 voti favorevoli a due la bozza di risoluzione presentata dall'Ucraina per avviare un'indagine sulle presunte violazioni commesse dall'esercito russo nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Kharkiv e Sumy fra la fine di febbraio e marzo.

Secondo la missione, «l'isteria anti-russa, scatenata dagli occidentali, non ha nulla a che fare con una genuina preoccupazione per il destino dell'Ucraina stessa e del suo popolo». «Nel loro maniacale desiderio di strangolare la Russia, sono pronti a tutto, fino a far rinascere il nazismo nelle sue manifestazioni più brutte», afferma la missione diplomatica in un comunicato. I diplomatici russi hanno anche giudicato la decisione «un altro uso del Consiglio per i diritti umani nell'interesse di un ristretto gruppo di Stati».

 

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