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Guerra in Ucraina

Orrore a Bucha, civili morti in strada. L'Ue: «Atrocità». Zelensky accusa la Russia: «È un genocidio». Mosca smentisce

Guerra in Ucraina

Ore 18.45 - KIEV: FINORA RECUPERATI 410 CADAVERI DI CIVILI. I cadaveri di 410 civili sono stati ritrovati nella regione di Kiev recentemente lasciata dai russi. Lo ha riferito il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova, informando che è salito a a 416, di cui 158 uccisi e più di 258 feriti, il numero dei bambini vittime della guerra in Ucraina.

La Lituania intanto blocca l'import di gas dalla Russia: «D’ora in poi la Lituania non consumerà un solo centimetro cubo del gas tossico russo. La Lituania è il primo Paese Ue a rifiutare l’importazione di gas dalla Russia». Lo scrive su Twitter la premier del Paese baltico Ingrida Simonytė.

 

Ore 18.05 - GLI ORRORI DI BUCHA SOLLECITANO L’UE. Le «spaventose» immagini del massacro dei civili di Bucha, cittadina del nord-ovest della capitale ucraina, creano un profondo shock nelle istituzioni europee che chiedono più sanzioni verso la Russia, proprio mentre il capo dei soccorritori Serhii Kaplytchny fa sapere che 57 corpi sono stati trovati in una fossa comune a Bucha. Una dozzina erano visibili, alcuni solo parzialmente sepolti. «Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini». Lo dichiara il premier Mario Draghi. «Dobbiamo fare chiarezza su questi crimini dei militari russi», dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz. «Il comitato internazionale della Croce rossa abbia accesso all’area per documentare in modo indipendente le atrocità», propone inoltre. Il presidente francese Emmanuel Macron ha denunciato le immagini «insostenibili» provenienti da Bucha. «Sconvolta dalle notizie
di indicibili orrori nelle aree da cui si sono ritirati i russi. Un’inchiesta indipendente è necessaria e urgente». Così la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. «Vanno imposte sanzioni ancora più dure» alla Russia, chiede la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola. Anche il capo della diplomazia Usa Antony Blinken e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg hanno condannato alla Cnn le atrocità contro i civili attribuite ai russi a Bucha. «Quelle immagini sono un pugno allo stomaco», ha reagito Blinken, ribadendo che gli Usa stanno documentando eventuali «crimini di guerra», senza però dire se li considera crimini contro l’umanità o genocidio. Quelle di Bucha sono violenze «orribili», ha detto Stoltenberg denunciando una «brutalità inedita in Europa da decenni». Blinken e Stoltenberg hanno ammonito che quello delle truppe russe non è un «vero ritiro».
«Hanno ancora la capacità di seminare la morte e la distruzione in modo massiccio, compresi luoghi come Kiev, con bombardamenti aerei e missili», ha detto Blinken alla Nbc. «Non dobbiamo essere troppo ottimisti», ha detto Stoltenberg perché «temiamo un potenziale aumento degli attacchi, in particolate nel sud e nell’est. Non è un vero ritiro, è più un adattamento della loro strategia».

Mosca respinge però le accuse di aver ucciso civili a Bucha. Lo ha detto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass, bollando le foto ed i video sui morti di Bucha come "fake" prodotti da Kiev e dai media occidentali. Mosca ha aggiunto che la cittadina è stata bombardata dagli ucraini quando era ancora controllata dai russi. 

 

Ore 16.30 - ZELENSKY: «QUESTO È UN GENOCIDIO». Il presidente ucraino Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa la Russia di commettere un «genocidio» per spazzare via «l'intera nazione». «Sì, questo è un genocidio. L'eliminazione di tutta la nazione e del popolo, siamo cittadini dell'Ucraina. Abbiamo più di 100 nazionalità. Questa è la distruzione e lo sterminio di tutte queste nazionalità», ha detto in un'intervista al canale statunitense CBS. 

 

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Ore 15 -  LA CONDANNA DELL'ORRORE A BUCHA. Cadaveri di civili in strada, disarmati, alcuni con le mani legate. Le immagini dell'orrore di Bucha, in Ucraina, fanno il giro del mondo e sconvolgono l'opinione pubblica. L'Unione europea esprime sdegno, annuncia nuove sanzioni e promette che sarà il tribunale dell'Aja a giudicare i crimini di guerra. L'Alto rappresentante Ue Josep Borrell in un tweet si è detto «sconvolto dalle notizie delle atrocità commesse dalle forze russe. L'Ue collabora con l'Ucraina per documentare i crimini di guerra. Tutti i casi dovranno essere giudicati dalla Corte internazionale» dell'Aja.  

«Le immagini dei civili uccisi a Bucha sono insopportabili», ha scritto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, su Twitter, chiedendo nuove sanzioni contro la Russia. Baerbock ha definito queste azioni come «crimini di guerra». «Da Bucha immagini agghiaccianti. Corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate. Crudeltà, morte, orrore. Accertare il prima possibile l'esistenza di crimini di guerra. Queste atrocità non possono restare impunite», ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Con il popolo ucraino, la guerra russa va fermata», continua il capo della Farnesina. «Sconvolta dalle notizie di indicibili orrori nelle aree da cui si sono ritirati i russi. Un'inchiesta indipendente è necessaria e urgente. Gli esecutori di crimini di guerra ne saranno ritenuti responsabili». Così in un tweet la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha reagito alle informazioni giunte dalle aree intorno a Kiev dopo che le forze ucraine ne hanno ripreso il controllo.

Cinquantasette corpi sono stati trovati in una fossa comune a Bucha. Lo denuncia il capo dei soccorritori Serhii Kaplytchny.  «Il massacro di Bucha è stato deliberato. I russi mirano ad eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli via» lo afferma il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba su twitter. Kuleba chiede «nuove devastanti sanzioni del G7 ora: embargo su petrolio, gas e carbone; chiudere tutti i porti alle navi e alle merci russe; scollegare tutte le banche russe da Swift».

 

Ore 13 - SANZIONI E CORTE DELL'AJA PER LE ATROCITÀ DEI RUSSI. L'Ue lavora alla messa a punto di nuove sanzioni contro la Russia e a nuovi sostegni all'Ucraina. Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel il quale si è detto «scioccato dalle immagini delle atrocità commesse dall'esercito russo nella regione di Kiev ora liberata». L'Europa «sta assistendo gli ucraini e le Ong nel raccogliere le prove da portare nelle corti internazionali», aggiunge Michel. Papa Francesco torna a pregare per l'Ucraina all'Angelus: «Preghiamo ora per la pace, pensando alla tragedia umanitaria della martoriata Ucraina, ancora sotto i bombardamenti di questa guerra sacrilega».

Il vice primo ministro polacco Jaroslav Kaczynski ha affermato che Varsavia è aperta al dispiegamento di armi nucleari statunitensi sul suo territorio se servisse. «Se gli americani ci chiedessero di mantenere le armi nucleari statunitensi in Polonia, saremmo aperti a questo. Rafforzerebbe in modo significativo la deterrenza su Mosca», ha detto.

 

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Ore 12 - CORRIDOIO UMANITARIO.  Anche oggi è aperto un corridoio umanitario per evacuare le persone da Mariupol a Zaporizhzhia. Lo ha affermato la vice primo ministro ucraina Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform. Sette bus cercheranno di passare più vicino a Mariupol accompagnati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa". Un portavoce dei separatisti di Donetsk, Eduard Basurin, ha confermato che dalla scorsa mezzanotte è in vigore un cessate il fuoco temporaneo per consentire l'evacuazione di "cittadini stranieri" da Mariupol. 

 

Ore 10.40 -  PROVE SUI CRIMINI DI GUERRA. Per Human Rights Watch ci sono «prove di crimini di guerra commessi a Bucha», la cittadina a nordovest di Kiev a lungo occupata dalle forze armate russe. La notizia è riportata dal Wall street journal. In dettaglio il gruppo per i diritti umani ha affermato di aver intervistato una donna che ha visto le truppe russe radunare cinque uomini e sparare a uno di loro alla nuca, uccidendolo. «Abbiamo documentato un evidente caso di esecuzione sommaria da parte delle forze armate della Federazione Russa a Bucha il 4 marzo scorso», ha affermato una portavoce di Human Rights Watch.

 

Ore 9.30 - SALE IL NUMERO DEI BIMBI UCCISI. Sale a 416, di cui 158 uccisi e più di 258 feriti, il numero dei bambini vittime della guerra in Ucraina. Lo riporta l'ufficio del procuratore generale su Telegram, ripreso da Unian. «Questi dati non sono definitivi, poiché è in corso l'identificazione nei territori temporaneamente occupati e liberati. In particolare, nella città di Mariupol, in alcune aree delle regioni di Kiev, Chernihiv e Lugansk», afferma il procuratore.

 

Ore 8.30 - L'OBIETTIVO DELLA RUSSIA È IL DONBASS. Ne è sicuro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel consueto videomessaggio notturno lo ha ribadito: «Le truppe russe vogliono prendere il Sud e il Donbass. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente». «Stiamo rafforzando le difese - ha aggiunto - e bisogna elogiare il coraggio e la resilienza di coloro che difendono le città". Poi sferza l'Occidente: «Occorre anche dire che il nostro Paese non ha ricevuto abbastanza moderni sistemi antimissilistici dagli alleati».

Pure il Cremlino ammette che il Donbass è al centro della sua «operazione militare speciale»: «La sovranità delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk - spiega il portavoce Dmitry Peskov - è stata riconosciuta dalla Russia. Abbiamo riconosciuto la loro indipendenza. La nostra operazione è stata avviata su richiesta di queste due repubbliche: uno degli obiettivi principali consiste nel salvarle e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014, entro i confini sanciti dalla costituzione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk». Secondo Peskov, «l'Ucraina è un paese difficile e ostile per la Russia, è un Paese che di fatto ha completamente proibito qualsiasi media di lingua russa, è un Paese che ha reso la lingua russa secondaria e così via».

Sul fronte bellico lo Stato maggiore ucraino sottolinea che «il nemico continua a effettuare sistematici attacchi missilistici e aerei con armi ad alta precisione su obiettivi militari e civili, ma l'intensità è diminuita».

 

Ucraina, forti esplosioni a Odessa: "E' arrivato un aereo e ha sganciato i missili"

 

Ore 7 - MISSILI SU ODESSA. Missili russi su Odessa, la città è sotto attacco. Alcune fonti giornalistiche sui social media affermano che a essere colpiti sono dei depositi di carburante situati vicino al porto. Richard Gaisford, inviato della britannica Itv, parla di almeno cinque punti di impatto. Nelle immagini da lui postate si vedono enormi colonne di fumo nero che oscurano tutto il cielo. Non ci sono vittime a Odessa, secondo l'ufficiale del comando operativo "Sud" Vladislav Nazarov, citato da Unian. Il vice del consiglio comunale di Odessa, Petro Obukhov, ha chiesto ai cittadini di restare in casa e non interferire coi soccorsi.

 «Questa mattina missili di precisione guidati dal mare e dall'aria hanno distrutto una raffineria di petrolio e tre impianti di stoccaggio di carburante nelle vicinanze della città di Odessa, che fornivano carburante al gruppo di forze ucraine vicino a Mykolaiv». Lo ha detto il portavoce del ministero della difesa russo, Igor Konashenkov, come riporta Interfax.

Proprio per alleviare la pressione sull'importante centro costiero - secondo i media britannici - Boris Johnson è pronto ad inviare missili anti-nave per affondare le imbarcazioni da guerra russe che si trovano nel mar Nero.

    

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