Meta - proprietario di Facebook, Instagram e WhatsApp - licenzia 11.000 persone, pari al 13% del totale dei suoi dipendenti, per effetto della crisi che che affligge il settore dei tecnologici. L'annuncio è arrivato dal fondatore Mark Zuckerberg in un messaggio ai dipendenti: «Oggi condivido uno dei cambiamenti più difficili nella storia di Meta, ho deciso di ridimensionare il nostro team di circa il 13% e di separarmi da 11.000 dei nostri talentuosi dipendenti».
Il fondatore di Facebook, nella lettera con cui ha annunciato ai dipendenti i licenziamenti, ha elencato anche gli altri tagli effettuati sui costi e la necessità di un «cambio culturale nel modo in cui operiamo» per «diventare un'azienda più snella ed efficiente».
La notizia di un grande piano di licenziamenti era stata anticipata nei giorni scorsi dal Wall Street Journal, ma fino a oggi non si sapeva con esattezza il numero dei posti di lavoro tagliati. Secondo il Wsj, Zuckerberg avrebbe ammesso che il suo eccessivo ottimismo sulla crescita ha portato a un eccesso di personale in Meta, dicendosi responsabile per i passi falsi della società.
Si tratta della la riduzione di personale più estesa nei 18 anni di storia della società di Mark Zuckerberg, che al momento dell'annuncio contava circa 87.000 dipendenti.
Il titolo è reduce da due settimane difficili, segnate dai nuovi minimi dal 2016 e chiuse in calo del 73% dall'inizio dell'anno. Con il taglio di 11 mila posti di lavoro Meta sale a Wall Street. I titoli del gruppo avanzano del 5,37%.