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Guerra Russia-Ucraina, aggiornamenti giorno per giorno/ OTTOBRE 2022

Putin il 31 ottobre durante un colloqui con il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijani Ilham Aliyev
Putin il 31 ottobre durante un colloqui con il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijani Ilham Aliyev
Putin il 31 ottobre durante un colloqui con il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijani Ilham Aliyev
Putin il 31 ottobre durante un colloqui con il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijani Ilham Aliyev

Il conflitto Russia-Ucraina, iniziato lo scorso 24 febbraio con l'invasione del territorio ucraino da parte delle truppe russe, prosegue senza sosta sotto l'attenzione di tutta la comunità internazionale. Aiuti dall'Italia e dall'Europa alle popolazioni aggredite. Qui di seguito l'evoluzione della guerra, giorno per giorno, del mese di ottobre.

 

31 OTTOBRE - L'80% DELLA POPOLAZIONE DI KIEV SENZA ACQUA. PEZZI DI UN MISSILE CADONO IN MOLDAVIA

Le forze russe hanno sferrato un «attacco massiccio» alle strutture energetiche ucraine: lo afferma la presidenza del Paese. Alcuni quartieri di Kiev sono questa mattina senza corrente elettrica dopo gli attacchi russi: lo ha reso noto il sindaco della capitale. «Più di 50 missili da crociera» sono stati lanciati oggi sull’ Ucraina dalle forze russe, rende noto l’esercito ucraino. I nuovi attacchi missilistici russi lanciati questa mattina hanno lasciato senza acqua l’80% degli utenti di Kiev e interrotto la fornitura di energia elettrica a 350.000 case: lo ha reso noto su Telegram il sindaco della capitale Vitali Klitschko. «A causa dei danni subiti ad una centrale elettrica vicino a Kiev, l’80% dei consumatori della capitale è rimasto senza acqua», ha scritto Klitschko aggiungendo che «350.000 famiglie di Kiev sono rimaste senza elettricità». Un missile abbattuto dai sistemi di difesa ucraini è caduto stamane sul territorio della Moldavia, provocando danni, ma non si registrano vittime. Il vettore è precipitato vicino al villaggio di Naslavcha, nel nord del Paese, vicino alla frontiera ucraina. Lo riferisce il ministero dell’Interno moldavo citato dall’agenzia russa Ria Novosti.

 

30 OTTOBRE - MOSCA SOSPENDE L'ACCORDO SUL GRANO. MASSICCIO ATTACCO CON I DRONI IN CRIMEA

L’unico accordo raggiunto faticosamente in otto mesi di guerra in Ucraina è saltato. Mosca ha deciso di sospendere a tempo indeterminato l’intesa sul grano sottoscritta a luglio, dopo avere denunciato un «massiccio» attacco con droni contro le proprie navi in Crimea, che sarebbe stato condotto dagli ucraini con l’assistenza dei britannici. Londra e Kiev hanno respinto le accuse, rinfacciando ai russi di aver utilizzato un «falso pretesto» per tornare a ricattare il mondo. E tra la comunità internazionale, a partire dall’Onu, è scattato l’allarme per l’approvvigionamento dei cereali, soprattutto ai Paesi più poveri.

I raid nella baia di Sebastopoli sono iniziati nelle prime ore del mattino di ieri, ha riferito il governatore della penisola annessa a Mosca nel 2014, Mikhail Razvozhaev, che ha definito l’attacco delle forze armate ucraine come «il più massiccio» dall’inizio del conflitto. Il ministero della Difesa di Mosca, in seguito, ha spiegato che il nemico ha preso di mira le navi della flotta del Mar Nero con «nove droni e sette veicoli marini autonomi senza pilota», e «tutti gli obiettivi aerei sono stati distrutti». Soltanto una dragamine, la Ivan Golubets, avrebbe subito «lievi danni». Lo strappo sul grano ha riportato drammaticamente indietro le lancette ai primi mesi della guerra, quando decine di milioni di persone avevano iniziato a soffrire le conseguenze dei blocco dei porti ucraini. In Africa con il rischio di carestie, e in Occidente, con l’impennata dei prezzi dei generi alimentari. Tutto questo fino all’intesa raggiunta a luglio con la mediazione dell’Onu e soprattutto della Turchia, che aveva permesso il riavvio delle esportazioni. E proprio da Palazzo di Vetro e da Ankara, dopo l’annuncio del passo indietro di Mosca, sono partiti subito i contatti per convincere i russi a ripensarci.

 

29 OTTOBRE - BOMBE PER TUTTA LA NOTTE SU NIKOPOL, DANNI ALLA RETE ELETTRICA

Bombardamenti russi hanno colpito per tutta la notte Nikopol, città dell’ Ucraina orientale che si trova di fronte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: gravi danni alle reti elettriche e alle linee del gas. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Dnipropetrovsk Valentin Reznichenko, come riporta Unian. «Per tutta la notte l’esercito russo ha lanciato attacchi su Nikopol e nella regione. C’è stato un incendio. Danneggiati condomini e negozi», ha riferito Reznichenko. Le linee elettriche di Nikopol erano state bombardate dalle truppe di Mosca anche ieri mattina.

Quattro navi da guerra della flotta del Mar Nero della Federazione Russa, tra cui una fregata e una nave d’assalto anfibia, sarebbero poi esplose nella baia di Sebastopoli. Lo afferma su Telegram il consigliere presidenziale ucraino Anton Gerashchenko. Il quale scrive che, secondo dati non confermati, tra le navi danneggiate c’è il vettore di missili da crociera Kalibr «Admiral Makarov»: una potente esplosione nell’area dell’ormeggio della nave è stata ripresa in video e pubblicata da Unian. Al momento unità russe hanno completamente bloccato l’ingresso alla baia di Sebastopoli. I russi non confermano i danni alle navi. «È importante per il mondo intero che la Russia perda ora, nella guerra in Ucraina. Quando otterremo una vittoria per noi stessi, otterremo anche una vittoria per altre nazioni la cui libertà è potenzialmente a rischio», ha affermato intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo in video collegamento di fronte alla Yale School of Management. «In questo momento, proprio in Ucraina, si sta decidendo se la nostra parte del mondo sarà libera e democratica. In definitiva, questo è il modo in cui sarà determinato il destino globale della democrazia. Questo destino dovrebbe essere determinato da noi: il mondo libero, non i terroristi. Credo che sarà così».

 

28 OTTOBRE - PUTIN ATTACCA: «L’OCCIDENTE CI VUOLE STERMINARE». UNITÀ CECENA SOTTO FUOCO UCRAINO. QUATTRO CIVILI MORTI IN BOMBARDAMENTI RUSSI

«L’Occidente sta fomentando l’escalation in Ucraina: fa un gioco sporco e sanguinoso» che tende allo «sterminio di chi non piace», secondo Putin. Intanto il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha confermato con un messaggio su Telegram che una sua unità è finita nei giorni scorsi sotto il fuoco dell’artiglieria ucraina nella regione meridionale di Kherson, riportando vittime e feriti: «Ventitrè soldati sono stati uccisi e 58 feriti. Di questi, quattro sono rimasti gravemente feriti. Sì, ci sono state grandi perdite da parte nostra durante la notte, ma i ceceni stanno partecipando alla jihad. E se sono destinati a cadere in una guerra santa, è un onore e una grande gioia per ogni vero musulmano. Tutti sogniamo di morire sulla via di Allah», ha scritto.

Quattro civili sono stati uccisi e nove feriti nei bombardamenti russi delle ultime 24 ore nella regione ucraina di Donetsk, lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko, come riferisce Ukrinform. «Quattro civili sono stati uccisi dai russi: tre a Bakhmut e uno a Sviatohirsk», ha scritto Kyrylenko. Inoltre, le forze dell’ordine hanno scoperto cinque corpi di civili uccisi nel villaggio di Shandryholove durante l’occupazione russa.

 

27 OTTOBRE - USA ACCELERANO PIANI AGGIORNARE ARMI NUCLEARI IN EUROPA

Gli Stati Uniti accelerano i piani per aggiornare il dispiegamento di nuove bombe nucleari nelle basi Nato in Europa. Lo riporta Politico citando alcune fonti, secondo le quali l’arrivo nel Vecchio Continente delle aggiornate bombe a gravità B61-12, in programma originariamente la prossima primavera, è ora previsto in dicembre. L’indiscrezione sulla sostituzione delle armi più datate con versioni nuove arriva in un momento di alta tensione in seguito alle minacce della Russia sul possibile uso del nucleare in Ucraina. Intanto attacchi russi nella notte si sono registrati sull’oblast di Kiev e su Zaporizhzhia, secondo le autorità local citate dal Kyiv Independent. Il governatore Oleksiy Kuleba ha riferito che Mosca ha preso di mira una delle comunità della regione della capitale, senza specificare quale ma affermando che secondo le prime informazioni non ci sono vittime.

Da Zaporizhzhia invece il sindaco ad interim Anatoly Kurtev ha riferito che le forze russe hanno colpito la città e l’area circostante, provocando un incendio. Al momento non sono disponibili informazioni su vittime e altri danni. Anche una centrale elettrica della Crimea è stata colpita nella notte da un attacco con droni: lo hanno reso noto le autorità filorusse. «Oggi nella notte c'è stato un attacco UAV (velivoli senza pilota, ndr) alla centrale termica di Balaklava», ha dichiarato su Telegram il governatore di Sebastopoli insediato da Mosca, Mikhail Razvozhayev. «Il trasformatore è danneggiato in modo minimo. Non ci sono state vittime», ha aggiunto.

 

26 OTTOBRE - MOSCA: «ESERCITAZIONI PER CONTRATTACCO NUCLEARE MASSICCIO»

«Il potenziale di conflitto nel mondo nel suo insieme, così come a livello regionale, rimane molto alto. Stanno emergendo nuovi rischi e sfide per la sicurezza collettiva, principalmente a causa di un forte aggravamento del confronto geopolitico globale». Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in una riunione del Consiglio dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali dei paesi della Csi. Lo riporta la Tass. Intanto la Russia ha compiuto oggi un’esercitazione che comprendeva «un attacco nucleare massiccio» delle sue forze strategiche in risposta ad un eventuale «attacco nucleare del nemico». Lo ha detto il ministro della Difesa Serghei Shoigu, citato dall’agenzia Tass. «Tutti i missili hanno raggiunto i loro obiettivi», si legge in un comunicato sul sito del Cremlino. Il presidente Vladimir Putin ha presenziato alle esercitazioni. «Vladimir Putin sta perdendo sul terreno e sta rispondendo con attacchi sui civili e con una retorica nucleare», ha detto il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg ricevendo il premier della Romania Nicolae Ciuca a Bruxelles. La Russia «non usi falsi pretesti per una escalation. La Nato non sarà intimidita nel suo sostegno» all’Ucraina. «La Nato difenderà tutti gli Alleati».

 

25 OTTOBRE - ZELENSKY: «ALL’ITALIA CHIEDIAMO DIFESE ANTIAEREE»

La Russia intende sollevare oggi al Consiglio di Sicurezza Onu la sua accusa secondo cui l’Ucraina starebbe pianificando un attacco con «bombe sporche» e ha esortato il segretario generale Guterres a fare tutto il possibile per «impedire che questo atroce crimine avvenga». «Considereremo l’uso delle bombe sporche da parte del regime di Kiev come un atto di terrorismo nucleare», ha scritto l’ambasciatore di Mosca alle Nazioni Unite Vassily Nebenzia in una lettera a Guterres e al Consiglio di sicurezza. All’Italia l’ Ucraina chiede armi per la difesa antiaerea, dice intervistato dal Corriere della Sera il presidente Volodymyr Zelensky.

E riferisce della sua conversazione telefonica con Giorgia Meloni: si è detta favorevole alla «comune alleanza» nell’Ue e «ha assicurato pieno sostegno contro l’aggressione russa». L’ha invitata a Kiev: «E lei ha replicato che verrà». «Credo che abbiamo costruito un’ottima relazione in continuità con il periodo iniziato da Draghi», riflette il presidente ucraino. A chi afferma che sta a Kiev cercare la pace, Zelenky replica di aver sempre voluto parlare, «ma non con la pistola puntata alla tempia». Intanto gli Stati Uniti hanno chiarito che sosterranno l’Ucraina ma non entreranno in guerra. Lo ha ribadito il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. «Saremo a fianco dell’Ucraina» ma come ha più volte detto il presidente Joe Biden gli Stati Uniti «non entreranno in guerra. La cosa più importante che possiamo fare è offrire sostegno» in modo che Kiev possa sedersi a un eventuale tavolo delle trattative in una posizione di forza. «Non c’è nessun cambio nella posizione americana - ha aggiunto Price -. Il presidente è stato chiaro: non entreremo, e non cercheremo di entrare in guerra con la Russia».

 

24 OTTOBRE- «BOMBA SPORCA», L'UCRAINA RISPONDE ALLE ACCUSE: «MENZOGNE, I NOSTRI SITI NUCLEARI APERTI ALL'AIEA»

In risposta alle affermazioni della Russia secondo cui Kiev potrebbe usare una «bomba sporca», il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha dichiarato che i siti nucleari ucraini sono aperti alle organizzazioni internazionali, in particolare all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea): «a differenza di Mosca, - ha detto - l’ Ucraina è sempre stata estremamente responsabile in materia di sicurezza nucleare. Anche oggi i siti nucleari ucraini sono aperti all’Aiea. È facile assicurarsi che le dichiarazioni russe siano prive di senso», ha osservato, come riporta Ukrinform.«La coscienza sporca si mostra da sola.

La Federazione russa sta mostrando al massimo livello internazionale una rappresentazione di questo proverbio: le menzogne su una «bomba sporca» che l’Ucraina si starebbe preparando a usare sono un elemento delle tattiche abituali del Cremlino. Quella in cui i criminali cercano di incolpare preventivamente la vittima dell’aggressione per il proprio crimine», ha detto Reznikov. Intanto Israele ha fornito al governo di Kiev «informazioni di intelligence utili per colpire i droni iraniani» usati dalle forze russe in Ucraina: lo ha detto un funzionario ucraino che ha voluto mantenere l’anonimato, secondo quanto riporta il New York Times. Da parte sua, il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Yuriy Sak, ha affermato che i droni kamikaze iraniani «sono stati sviluppati come capacità di massa per colpire Israele», non l’Ucraina. Gli iraniani «stanno usando l’Ucraina come terreno di prova, per vedere i punti deboli, per perfezionarli e prima o poi li useranno contro Israele», ha aggiunto.

 

23 OTTOBRE - TRUPPA D'ASSALTO AMERICANA SCHIERATA IN ROMANIA. RAID RUSSI SENZA SOSTA

Una divisione d’assalto d’èlite Usa è stata dispiegata in Romania, a pochi km dal confine con l’Ucraina. Continuano intanto i raid russi sul Paese: 1,5 milioni di persone senza elettricità, impianti energetici pesantemente danneggiati e internet a singhiozzo in diverse regioni. «Saremo sempre con voi», è il messaggio della Meloni a Zelensky. Una esplosione è stata udita nella notte a Kremenchuk, nella regione di Poltava, nell’Ucraina centro-orientale: lo ha reso noto il sindaco, Vitalii Maletskyi, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Non ci sono al momento notizie di eventuali danni o vittime.

 

22 OTTOBRE - CINA: «L'USO DELL'ATOMICA SAREBBE ATTO OSTILE CONTRO L'UMANITÀ». NUOVI RAID RUSSI SU NIKOPOL: DANNI A 20 EDIFICI

I morti tra i civili nella guerra in Ucraina finora sono 6.322, i feriti 9.634: è il bilancio dell’Onu, secondo cui comunque «le cifre effettive» sarebbero «considerevolmente più alte». L’uso dell’atomica da parte di Putin sarebbe «un atto ostile contro l’umanità», dice il primo ministro giapponese Kishida. Continuano intanto i raid russi sul Paese. Le forze di Putin hanno colpito durante la notte le comunità di Marganetska e Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentin Reznichenko, come riporta la Ukrainska Pravda. I bombardamenti si sono concentrati su Nikopol, ha sottolineato Reznichenko, affermando che la città è stata colpita con sistemi missilistici a lancio multiplo e artiglieria pesante: oltre 20 edifici e diversi gasdotti sono stati danneggiati. Sempre nella notte, i russi hanno preso di mira anche la regione di Cherkasy, nell’Ucraina centrale, ha reso noto su Telegram il governatore regionale Ihor Taburets, come riporta il Kyiv independent.

 

21 OTTOBRE - ESPLOSIONI A KHARKIV: 6 FERITI. MISSILI SU ZAPORIZHZHIA

Diverse esplosioni hanno scosso questa mattina la città di Kharkiv, nell’ Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleg Synehubov, come riporta Ukrinform.Almeno sei persone sono rimaste ferite nell’attacco delle forze russe di questa mattina contro la città di Kharkiv, che ha colpito anche un complesso industriale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleg Synehubov, come riporta il Kyiv Independent. La città di Zaporizhzhia, nell’ Ucraina meridionale, è stata colpita questa mattina da un attacco missilistico russo: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione regionale, Oleksandr Starukh, come riporta il Guardian. Starukh ha precisato che le forze russe hanno preso di mira il centro regionale e ha esortato i residenti a mettersi al riparo nei rifugi. Non ci sono ancora notizie di eventuali danni o vittime.

I corpi di altri nove civili uccisi dai russi durante l’occupazione, sono stati trovati nella regione di Donetsk, nell’ Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. L’amministrazione Biden valuta la possibilità di sottoporre alcune delle società di Elon Musk, inclusa l’acquisizione di Twitter e la rete di satelliti Starlink, a una revisione di sicurezza nazionale. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali l’amministrazione è preoccupata dalla recente minaccia di Musk di interrompere i servizi satellitari Starlink in Ucraina ma anche dai tweet di Musk favorevoli al presidente russo Vladimir Putin.

 

20 OTTOBRE - CACCIA RUSSO SGANGIA UN MISSILE VICINO A UN AEREO BRITANNICO

«Il flusso di armi della Nato verso l’ Ucraina e gli aiuti militari a Kiev avvicinano l’alleanza alla pericolosa linea dello scontro militare diretto con la Russia». È il nuovo avvertimento del ministero degli Esteri russo, come riporta la Tass. Intanto un aereo russo ha sganciato un missile vicino a un aereo britannico che pattugliava lo spazio aereo internazionale sul Mar Nero il 29 settembre: lo ha riferito al Parlamento il ministro della Difesa Ben Wallace, spiegando che la Gran Bretagna ha sospeso i pattugliamenti in seguito all’incidente e ha espresso le proprie preoccupazioni al ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. Lo riporta il Guardian. Il ministro ha affermato che un aereo «disarmato della RAF RC-135 Rivet Joint» è stato «coinvolto» da due SU-27 russi, uno dei quali «ha sganciato un missile in prossimità del RAF Rivet Joint oltre il raggio visivo».

 

19 OTTOBRE - KIEV: «I RUSSI SACCHEGGIANO MUSEI E BRUCIANO LIBRI UCRAINI»

Nelle aree occupate i russi stanno saccheggiando i musei e bruciando i libri in lingua ucraina: lo afferma lo Stato maggiore dell’esercito ucraino, come riporta Ukrinform. «Gli invasori distruggono il patrimonio culturale ucraino nei territori occupati, saccheggiando musei e bruciando i libri di letteratura ucraina», si legge nel report. Il Ministero della Cultura e della Politica dell’Informazione ha documentato più di 500 casi di crimini di guerra russi contro il patrimonio culturale ucraino. Intanto le forze russe hanno colpito nella notte un impianto energetico a Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk, nell’ Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram questa mattina il capo dell’amministrazione militare cittadina, Oleksandr Vilkul, come riporta il Kyiv Independent.

Diversi villaggi nel distretto e in un’area della città sono rimasti senza elettricità. Kryvyi Rih era stata attaccata dai russi anche ieri. «Gli attacchi mirati della Russia contro le infrastrutture civili stanno segnando un nuovo capitolo di una guerra già crudele», ha commentato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al Parlamento Europeo. «L’ordine internazionale è chiaro. Questi sono crimini di guerra. Attacchi mirati contro le infrastrutture civili con il chiaro obiettivo di privare uomini, donne e bambini di acqua, elettricità e riscaldamento con l’arrivo dell’inverno. Questi sono atti di puro terrore. E dobbiamo chiamarli come tali».

 

18 OTTOBRE - UCRAINA, COLPITE INFRASTRUTTURE DELL'ENERGIA IN TRE CITTÀ

Una centrale elettrica a Kiev è stata colpita da tre attacchi russi, il giorno dopo gli attacchi russi lanciati con droni nella capitale ucraina. Lo ha annunciato la presidenza. «Secondo i primi elementi, ci sono stati tre attacchi agli impianti elettrici» nell'est di Kiev, ha riferito Kyrylo Tymoshenko, stretto consigliere della presidenza ucraina. La giornalista ucraina, Maria Avdeeva, citata dal Guardian, precisa che oltre a una centrale elettrica della capitale sono state colpite infrastrutture a Dnipro (sud) - dove la giornalista parla di «gravi danni» - e Zhytomyr, una città a ovest di Kiev. Da parte sua, il sindaco di Zhytomyr - Serhii Sukhomlyn - ha reso noto che in città mancano l’acqua e elettricità. Sukhomlyn, riporta il Kyiv Independent, ha detto che una centrale elettrica della città ha subito due attacchi questa mattina. Non ci sono per il momento informazioni sull’entità dei danni o su eventuali vittime. L’ Ucraina, intanto, accusa la Russia di aver «rapito» due dipendenti di una centrale nucleare.

 

17 OTTOBRE - IL CENTRO DI KIEV COLPITO DA DRONI KAMIKAZE

Kiev è stata colpita da «attacchi di droni kamikaze». Lo ha detto il capo di stato maggiore della presidenza ucraina, Andrii Iermak, dopo una serie di esplosioni che hanno scosso il distretto di Shevchenkiv, nel centro della capitale. «I russi pensano che questo li aiuterà a vincere la guerra - ha commentato - ma mostra soltanto la loro disperazione». Sono nove, secondo il corrispondente del Guardian a Kiev, le esplosioni sentite nel centro della capitale ucraina, alcune si sono verificate vicino alla stazione ferroviaria centrale.

Secondo l’Agenzia di stampa statale russa Tass, che cita media ucraini, pennacchi di fumo si stanno alzando sopra l’ufficio centrale della compagnia energetica nazionale ucraina Ukrenergo. Il sindaco della città ha postato su Twitter la foto di un drone kamikaze esploso. Intanto un cittadino italiano di 28 anni di origini sarde, foreign fighter per le milizie russe, è stato ucciso ieri durante un combattimento nella regione del Donetsk. A quanto si apprende da fonti diplomatiche, Elia Putzolu si sarebbe arruolato nelle milizie di Putin nell'autoproclamata repubblica di Donetsk. Il ragazzo italiano da diverso tempo viveva nei dintorni della città di Rostov.

Dai primi accertamenti, il cittadino italiano ucciso sarebbe stato vicino alla community italiana di Fort Rus che avrebbe sposato la politica filorussa nelle sue posizioni più estremistiche. Putzolu è il terzo italiano ucciso in Ucraina. Mentre combatteva con i filorussi nel Donbass, è morto il 30 marzo per una una bomba a mano Edy Ongaro, 45 anni, veneto partito nel 2015. L’altra vittima italiana meno di un mese fa, ma sul fronte opposto: Benjamin Giorgio Galli, 27 anni, originario della provincia di Varese, colpito nella zona di Kharkiv.

 

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16 OTTOBRE - RUSSIA: «ATTACCO TERRORISTA A BELGOROD, UCCISI 11 MILITARI»

Almeno 11 tra militari e reclute che si stavano addestrando in un poligono militare sarebbero morti e altri 15 sono rimasti feriti in un poligono militare nella regione di Belgorod, in Russia a ridosso del confine con l’Ucraina, in quello che viene definito dai russi un «attentato terroristico» compiuto da due cittadini della comunità degli Stati ex sovietici (Cis), uccisi poi a loro volta. Poche ore prima nella zona erano stati bombardati una centrale elettrica e un deposito di carburante. Raid russi a Zaporizhzhia e Kiev. La Cina ha invitato i suoi cittadini a lasciare il Paese.

 

15 OTTOBRE - DRONI SUICIDI ABBATTUTI IN REGIONE DNIPROPETROVSK. NUOVO INVIO DI ARMI DAGLI USA

Le forze ucraine hanno abbattuto cinque droni kamikaze nella regione di Dnipropetrovsk. Lo ha affermato Valentyn Reznichenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, in una dichiarazione su Telegram, riferisce Ukrinform. «A mezzanotte, le truppe dell’Air Command East hanno distrutto cinque droni kamikaze nemici Shahed-136 sulla regione», si afferma in un post. Altri tre droni sono stati abbattuti nel distretto di Kryvyi Rih e altri due nel distretto di Nikopol. Ieri sera i russi hanno attaccato Zaporizhzhia con droni kamikaze, provocando danni alle infrastrutture.

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Intanto dagli Usa è previsto un nuovo invio di armi. «Continueremo a stare al fianco del popolo ucraino mentre difende la sua libertà e la sua indipendenza con straordinario coraggio e determinazione illimitata», ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken. «Il nuovo pacchetto di armi, ha precisato Blinken, «è stato accuratamente calibrato affinché l’ Ucraina possa fare la differenza sul campo di battaglia». Il segretario di Stato americano ha anche sottolineato che la decisione di inviare altra assistenza militare a Kiev è avvenuta «sulla scia dei brutali attacchi missilistici russi contro i civili in tutto il Paese, delle continue prove delle atrocità da parte delle forze russe e del fermo e inequivocabile rifiuto da parte di 143 nazioni alle Nazioni Unite del tentativo illegale di annessione russa di parti dell’Ucraina».

 

14 OTTOBRE - PUTIN-ERDOGAN, NASCE L’ASSE SUL GAS. ZELENSKY, OGGI GIORNO DEI DIFENSORI, ALLERTA RAID AIUTI DAI PAESI BALTICI, PROSEGUE L’OFFENSIVA RUSSA

Ad Astana, dove si sono incontrati il presidente russo Putin e il leader turco Erdogan, nasce un asse sul gas e non si parla di pace in Ucraina. In Europa passa la linea tedesca e il price cap per ora non è in agenda dell’Ue, mentre prosegue l’offensiva russa. In serata incontro tra il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, il vicepresidente della commissione europea Valdis Dombravskis e il segretario al Tesoro americano Janet Yellen. Gentiloni esorta: «Siamo uniti, lavoriamo su price cap». Intanto già si pensa alla ricostruzione. Draghi incontra Macron per una visita personale. Tra i temi sul tavolo Ucraina, energia e andamento economico.

Oggi l’Ucraina celebra la Giornata dei difensori «dai tempi antichi ai giorni nostri» e il presidente Zelensky esorta, nel 233° giorno di guerra, a dare ascolto ai segnali di allarme aereo, soprattutto in questa ricorrenza. Intanto dai Paesi baltici arriva un nuovo pacchetto di aiuti. Ieri bombardamenti su Mykolaiv, tratto in salvo un bimbo per 6 ore sotto le macerie. A Belgorod un condominio è stato colpito da un attacco ucraino. I filorussi chiedono aiuto a Mosca per evacuare i civili da Kherson.

 

13 OTTOBRE - DRONI KAMIKAZE RUSSI SULLA REGIONE DI KIEV. OGGI L'INCONTRO PUTIN-ERDOGAN

Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco con droni kamikaze nella regione di Kiev: lo rende noto in un tweet il governatore della regione, Oleksiy Kuleba, come riporta il Kyiv Independent. Al momento non ci sono informazioni su eventuali danni o vittime. Nei giorni scorsi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso in videocollegamento con i leader del G7 aveva lanciato proprio questo allarme: «La Russia ha ordinato dall’Iran 2.400 droni kamikaze Shahed», aveva affermato. Kiev aveva riferito di averne distrutti circa mille dall’inizio del conflitto.

Intanto oggi è in programma l'incontro tra il presidente turco Erdogan e Vladimir Putin. La Turchia, infatti, ci riprova. Dopo l’accordo sull’export del grano ucraino a luglio e lo scambio di prigionieri, tra cui i famigerati combattenti Azov, Erdogan vuole riaffermare il proprio ruolo di mediatore sull’Ucraina, in un momento in cui la guerra si avvicina a una drammatica escalation, con una proposta che avanzerà direttamente a Putin nel loro faccia a faccia di oggi ad Astana. «Probabilmente Erdogan proporrà qualcosa in maniera ufficiale», ha annunciato ai media il consigliere diplomatico di Putin, Yuri Ushakov, dicendo di aspettarsi un «colloquio interessante e utile» tra i due leader. Mosca ha fatto capire che potrebbe trattarsi di un tentativo di negoziato in diversi formati, con l’Occidente in prima istanza, ma senza del tutto escludere una partecipazione ucraina.

 

12 OTTOBRE - PUTIN APRE AL DIALOGO CON BIDEN SULL'UCRAINA

Lavrov afferma che la Russia è pronta a considerare un’eventuale proposta d’incontro tra Putin e Biden sull’Ucraina, al G20 in Indonesia. «Dipende da cosa vuole discutere», ha detto Biden, che definisce il presidente russo «una persona razionale che ha sbagliato di grosso i suoi calcoli». Zelensky teme un’escalation e ammonisce: non può esserci dialogo con Putin. Il G7 ritiene la ’zar’ responsabile di «attacchi indiscriminati su civili che costituiscono crimini di guerra». Oggi il presidente russo incontra Erdogan. A Bruxelles prevista la riunione dei ministri della Difesa della Nato: gli ucraini non si fermerebbero nemmeno sotto un attacco atomico, secondo l’ambasciatore italiano Zazo.

L’operatore polacco Pern ha dichiarato di aver rilevato una perdita in una linea dell’oleodotto Druzhba, che trasporta petrolio dalla Russia all’Europa: lo riferiscono i media internazionali. La Pern ha spiegato che al momento le cause della perdita sono sconosciute. La falla è stata rilevata in una sezione del tubo a circa 70 chilometri dalla città centrale polacca di Plock. La seconda linea dell’oleodotto e altri elementi dell’infrastruttura di Pern funzionano normalmente, ha dichiarato Pern. 1

 

11 OTTOBRE, NUOVO RAID RUSSO SU ZAPORIZHZHIA NELLA NOTTE

Le forze russe hanno attaccato di nuovo, nella notte, la città di Zaporizhzhia, nell’ Ucraina meridionale: lo ha reso noto il governatore della regione, Oleksandr Starukh. Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, Mosca ha preso di mira un sito infrastrutturale. Nel complesso, come è emerso ieri, sono 16 le persone morte e quasi un centinaio quelle rimaste ferite in seguito agli attacchi russi nelle aree residenziali di Zaporizhzhia tra domenica e lunedì. Intanto il presidente americano Joe Biden si è impegnato con il leader ucraino Volodymyr Zelensky «a continuare a fornire all’Ucraina il supporto necessario per difendersi, compresi sistemi avanzati di difesa aerea». Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sulla telefonata. Biden «ha anche sottolineato il suo continuo impegno con alleati e partner per continuare a imporre costi alla Russia, ritenendo la Russia responsabile dei suoi crimini di guerra e delle sue atrocità».

Mentre è salito ad almeno 19 morti e 105 feriti il bilancio degli attacchi missilistici sferrati ieri dalle forze russe sul territorio dell’Ucraina: lo ha reso noto il Servizio di emergenza statale del Paese, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Kiev, Leopoli, Ivano-Frakivsk, Dnipro, Odessa: una dopo l’altra, la vendetta di Vladimir Putin per l’attacco al ponte di Crimea si è abbattuta sulle città dell’Ucraina.

 

10 OTTOBRE, FORTI ESPLOSIONI ALL'ALBA NEL CENTRO DI KIEV, «CI SONO MORTI»

E' di "almeno cinque morti e dodici feriti" il bilancio del raid russo di questa mattina nel centro di Kiev. Le esplosioni sono avvenute intorno alle 8:15 ora locale (le 7:15 in Italia). Le sirene di allarme antiaereo sono risuonate diverse decine di minuti prima delle detonazioni. Video postati sui social network mostrano alcune grandi colonne di fumo nero in diverse zone della città: missile su un parco giochi, un cratere si è creato accanto all'altalena. Contemporaneamente sono state colpite anche altre città ucraine, per un totale di ottanta missili lanciati. Secondo un giornalista dell’agenzia molte ambulanze nel centro della città si sono dirette verso il luogo delle esplosioni. L’ultimo attacco russo contro la capitale ucraina risale al 26 giugno scorso.

«Diverse esplosioni nel distretto di Shevchenkiv, nel centro della capitale. Tutti i servizi sono sul posto», ha detto il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko su Telegram. «Le macchine stanno bruciando e le finestre delle case sono state frantumate. Ci sono morti», ha scritto in un tweet il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko, aggiungendo che un missile è caduto «proprio nel centro della città». Secondo il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Anton Gerashchenko, un razzo russo è esploso a Kiev vicino al monumento a Grushevsky. Su Telegram ha postato le foto dell’attacco. La presidente del Parlamento europeo Metsola: "Quello che sta accadendo a Kiev è nauseante. L’Ucraina vincera". In Russia Putin presiede il Consiglio di sicurezza. La Cina chiede de-escalation e dialogo.

 

9 OTTOBRE, IL GIORNO DOPO L'ESPLOSIONE DEL PONTE

Il traffico di treni merci e passeggeri sul ponte di Crimea procede come da programma: lo ha reso noto oggi in un comunicato il ministero dei Trasporti russo, secondo quanto riporta la Tass. "Attualmente, il traffico ferroviario di treni passeggeri e merci a lunga percorrenza attraverso il ponte di Crimea procede secondo l'orario statutario", si legge nella nota. Il traffico dei treni suburbani sarà ripristinato alle 19:00, ha aggiunto il ministero. Il ponte ieri era stato pesantemente danneggiato da un'esplosione provocata molto probabilmente dai servizi segreti ucraini.

Intanto secondo l'esercito di Kiev circa 62.500 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, inclusi 440 nella giornata di ieri. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 266 caccia, 235 elicotteri e 1.086 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 2.486 carri armati russi, 1.477 sistemi di artiglieria, 5.133 veicoli blindati per il trasporto delle truppe oltre a 15 navi e 247 missili da crociera.

 

8 OTTOBRE - ESPLOSIONE SUL PONTE DI CRIMEA, CAMION BOMBA DEI SERVIZI SEGRETI DI KIEV. CENTRALE DI ZAPORIZHZHIA SENZA ENERGIA ELETTRICA

Aggiornamento ore 12. L’esplosione del camion bomba sul ponte in Crimea è stata un’operazione speciale dello Sbu, i servizi ucraini: lo scrive l’agenzia ucraina Unian citando fonti delle forze di sicurezza. L’incendio che ha colpito oggi il ponte Kerch che collega la Russia alla Crimea è stato provocato dall’esplosione di un camion: lo ha reso noto il Comitato nazionale antiterrorismo della Russia. Lo riporta la Tass. A causa dell’esplosione del camion, ha reso noto in un comunicato il Comitato nazionale antiterrorismo russo, sette serbatoi di carburante di un treno merci hanno preso fuoco. Secondo Mosca l'esplosione ha provocato tre vittime.

Ore 7. «Un camion proveniente dalla penisola di Taman è esploso sulla parte stradale del ponte di Crimea (detto anche ponte Kerch, ndr) alle 6:07 di oggi, che ha causato l’incendio di sette serbatoi di carburante di un treno diretto in Crimea - si legge nella nota, riporta la Tass -. Due campate del ponte stradale sono parzialmente crollate». «L’incendio scoppiato questa mattina sul ponte di Crimea, secondo informazioni preliminari, non ha causato vittime»: lo ha detto ai media Oleg Kryuchkov, consigliere del governo russo in Crimea, sottolineando che la Crimea ha scorte sufficienti di carburante e cibo. Il Comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale sull’incendio, riporta la Tass. «Il Dipartimento Investigativo Principale del Comitato Investigativo ha aperto un caso penale per l’incidente sul ponte di Crimea - si legge in un comunicato -. Gli esperti del Centro forense si stanno recando sul posto su ordine del presidente del Comitato Investigativo». Secondo il Comitato, un camion è esploso sul ponte causando l’incendio di sette serbatoi di carburante di un treno merci che transitava in quel momento.

«Stasera alle 00:59, a causa di un altro bombardamento da parte delle truppe russe, l’ultima linea di comunicazione con il sistema di alimentazione a 750kV della centrale nucleare di Dniprovska è stata danneggiata. Di conseguenza la centrale nucleare di Zaporizhzhia è rimasta senza energia elettrica». Lo scrive su Telegram il sindaco di Energodar, Dmytro Orlov, aggiungendo che «i generatori diesel si accendono automaticamente e le forniture disponibili di gasolio per il loro lavoro in questa modalità saranno sufficienti per dieci giorni». «È necessario riparare e ripristinare il funzionamento delle linee» conclude.

 

7 OTTOBRE - OFFENSIVA RUSSA A KHARKIV: OTTO FERITI. BIDEN: «RISCHIO ARMAGEDDON NUCLEARE»

Otto persone sono rimaste ferite nella regione di Kharkiv, nell’ Ucraina orientale, a causa dei bombardamenti russi nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Oleh Synyehubov, secondo quanto riporta il Guardian. Synyehubov ha aggiunto che una donna di 47 anni è rimasta ferita dallo scoppio di una mina nella regione di Izyum. «Per la prima volta dai tempi della crisi dei missili a Cuba c’è la minaccia di un ’Armageddon’ nucleare». Lo ha detto il presidente americano Joe Biden parlando ad un evento elettorale a New York. «Putin non scherza quando parla del possibile uso di armi nucleari, chimiche o biologiche, perchè il suo esercito è in difficoltà» ha aggiunto. Biden ha parlato ad un evento di raccolta fondi per il partito democratico ospitato nella residenza di James Murdoch, uno dei figli del magnate dei media.

 

6 OTTOBRE - KIEV, LIBERATI OLTRE 400 CHILOMETRI QUADRATI NEL KHERSON. 1,6 MILIONI DI UCRAINI DEPORTATI IN RUSSIA

Dall’inizio di ottobre, le forze armate ucraine hanno liberato più di 400 chilometri quadrati della regione di Kherson. Lo afferma Natalia Gumenyuk, capo del Centro stampa di coordinamento congiunto delle forze di difesa dell’ Ucraina meridionale, durante un briefing, come riporta Ukrainska Pravda. In generale comunque, secondo Gumenyuk, la situazione nella direzione sud rimane difficile e si sta sviluppando in modo estremamente dinamico. Il presidente dell’ Ucraina Volodymyr Zelensky durante il suo discorso all’Organizzazione degli Stati americani, ha affermato che la Russia ha deportato più di 1,6 milioni di cittadini ucraini.

«Non abbiamo dubbi che vinceremo questa guerra e saremo in grado di proteggere l’indipendenza dell’ Ucraina. Le vittorie quotidiane al fronte e dozzine di città e villaggi liberati dell’ Ucraina lo dimostrano», ha affermato il presidente. Ma i russi «rubano persone. Più di un milione e seicentomila ucraini sono già stati deportati in Russia. Sono sparsi in remote regioni della Russia».

 

5 OTTOBRE - KIEV, LA LIBERAZIONE DELLA REGIONE DI LUGANSK È INIZIATA

«La liberazione della regione di Lugansk è iniziata, diversi insediamenti sono già stati liberati dagli invasori russi»: lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale Sergy Gaidai in un videomessaggio, come riporta Unian. Gaidai non ha specificato il nome degli insediamenti liberati. Gaidai ha sottolineato la necessità «di sminare il territorio perchè, in particolare a Kreminna, gli occupanti stanno spargendo mine progettate per mutilare le persone e strappare gli arti». Gaidai ha parlato anche della consegna di aiuti umanitari a Bilogorivka e ha pubblicato un video: «Abbiamo visitato il villaggio per la prima volta dopo tanti mesi di guerra. È stato completamente distrutto, ma non si è mai arreso agli occupanti.

I 15 residenti locali sono finalmente liberi di uscire e sono felici di vedere i propri connazionali», ha aggiunto. «Una camera di tortura a Pisky-Radkivski. 2 foto. Una maschera antigas messa sulla testa di una vittima che è stata coperta con uno straccio che bruciava e sepolta viva. E una scatola di corone dentali d’oro. Una mini Auschwitz. Quante altre se ne troveranno nell’ Ucraina occupata?». Lo scrive su Twitter il Ministero della Difesa ucraino. Ieri la polizia ucraina aveva riferito di aver scoperto una camera delle torture nel villaggio di Pisky-Radkivski, nella regione di Kharkiv, recentemente ripreso dall’esercito di Kiev. In cui gli occupanti avrebbero tenuto i residenti locali in condizioni disumane.

4 OTTOBRE

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha ratificato la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale del 30 settembre in cui si afferma l'impossibilità di negoziare con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e la necessità di rafforzare la capacità di difesa dell'Ucraina. Tenendo conto dei risultati della riunione si è «affermata l'impossibilità di intrattenere negoziati con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin». Lo riporta Ukrainska Pravda. Intanto Putin starebbe preparando le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell'Ucraina. È quanto si legge sul britannico Times che cita un'informativa inviata dalla Nato agli Stati membri. Si tratta di un rapporto dell'intelligence in cui si avverte di possibili azioni di Mosca fra cui quella di testare il drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica. Secondo altre fonti, un treno militare russo della divisione nucleare sarebbe partito in direzione dell'Ucraina: l'unità è responsabile delle munizioni nucleari, del loro stoccaggio e manutenzione stando all'analista basato in Polonia Konrad Muzyka.

 

3 OTTOBRE - LA NATO AVVISA PUTIN: «REAZIONE DURA SE USERÀ IL NUCLEARE»

«Qualsiasi uso di armi nucleari avrà conseguenze serie per la Russia». La risposta alle minacce di Vladimir Putin sull’impiego di testate atomiche tattiche per proteggere i nuovi confini autoproclamati con le annessioni delle regioni ucraine arriva dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che in un’intervista alla Nbc ha denunciato la retorica del leader del Cremlino come «pericolosa» e «sconsiderata». L’alleanza, ha avvertito, è pronta a rispondere ferma e unita a ogni attacco deliberato alle sue infrastrutture critiche. «Solo per darvi un’ipotesi, risponderemmo guidando uno sforzo della Nato - un sforzo collettivo - che eliminerebbe ogni forza convenzionale russa che possiamo vedere e identificare sul campo di battaglia in Ucraina e anche in Crimea e ogni nave nel Mar Nero», ha aggiunto l’ex generale David Petraeus, già capo della Cia.

Secondo Petraeus, «deve esserci una risposta», ma non necessariamente «nucleare contro nucleare», per evitare appunto una «escalation nucleare». Intanto le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un attacco missilistico contro la città di Zaporizhzhia, nell’ Ucraina meridionale: alcune infrastrutture sono state distrutte e ci sono vittime. Lo riporta la Ukrainska Pravda. «Il nemico ha lanciato un attacco missilistico sul centro dell’Oblast (la città di Zaporizhzhia, ndr). Si stanno raccogliendo informazioni sui danni e sulle vittime», ha scritto Starukh. Da parte sua, Kurtiev ha aggiunto che alcune infrastrutture della città sono state distrutte e ci sono vittime.

 

2 OTTOBRE - KIEV AI RUSSI, "LASCIATE PUTIN O SARETE UCCISI UNO AD UNO". FERMATA LA FALLA NEL GASDOTTO NORD STREAM 1

Avvertimento ai russi dal presidente ucraino: lasciate Putin o sarete uccisi uno ad uno, dice dopo gli ultimi successi della controffensiva ucraina, promettendo che altre bandiere blu-gialle saranno piantate nel Donbass. Ieri la riconquista di Lyman, nella regione di Donetsk. Ma è strage di civili in fuga da Kharkiv: ventiquattro le vittime, tra cui una donna incinta e 13 bambini. Secondo Repubblica, inoltre, la Nato sarebbe in allerta per i movimenti di un sommergibile russo nucleare nei mari artici, la cui missione sarebbe testare un missile-siluro capace di portare testate nucleari a diecimila km di distanza.

Intanto alle centinaia di migliaia di persone che in questi giorni cercano di uscire dalla Russia per evitare di essere spedite in Ucraina con un fucile in mano si è aggiunto anche un giovane e popolare rapper russo, che ha però scelto il sacrificio estremo, la morte, pur di non essere costretto a combattere: Ivan Petunin, in arte ’Walkiè, si è suicidato a 27 anni dopo aver preannunciato il suo gesto in un video su Telegram. La falla di gas dal gasdotto Nord Stream 1 nel Mar Baltico sembra essersi fermato oggi. Lo afferma l’Agenzia danese per l’energia, informata dalla società Nord Stream Ag, secondo cui sembra essere stata raggiunta una pressione stabile sui due gasdotti Nord Stream 1.

 

1° OTTOBRE - MOSCA ANNETTE QUATTRO REGIONI, MISSILI RUSSI SU ODESSA. ARRESTATO IL DIRETTORE DELLA CENTRALE DI ZAPORIZHZHIA

Il giorno dopo la celebrazione da parte di Putin dell’annessione delle quattro regioni ucraine occupate da Mosca, un attacco missilistico russo sulla regione di Odessa nelle prime ore del mattino colpisce un sito industriale. Oltre 50 invece i raid in 24 ore, denuncia Kiev, nella regione di Donetsk, con la morte di almeno 4 civili. Missili russi stamani anche su Mykolaiv, mentre la società energetica ucraina denuncia l’arresto da parte russa del direttore della centrale di Zaporizhzhia dal quale dipende la sicurezza nucleare e delle radiazioni dell’ impianto.

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