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Guerra in Ucraina

Sì ai corridoi umanitari, intesa sulla tregua. Putin minaccia: «Combattiamo l'anti-Russia». Zelensky: «Voglio parlare con lui»

Guerra in Ucraina

ORE 19 ACCORDO SU TREGUA TEMPORANEA PER CORRIDOI UMANITARI. Russia e Ucraina nel secondo round di colloqui hanno raggiunto un’intesa sulla creazione di corridoi umanitari con un cessate il fuoco temporaneo. Presto si terrà un terzo incontro.

Nei colloqui con l'Ucraina - ha detto il capo-negoziatore russo, Vladimir Medinsky - sono stati raggiunti «progressi significativi». «Le posizioni della Russia e dell'Ucraina - ha aggiunto - sono chiare. Un accordo è stato raggiunto su alcune delle questioni sollevate», ha detto ancora Medinsky, secondo cui sono state discusse questioni umanitarie e militari e una possibile futura soluzione politica al conflitto.

Intanto il presidente ucraino Zelensky avverte: «Se l'Ucraina cade, la Russia si prenderà i Paesi Baltici e l'Europa orientale». E il presidente russo Vladimir Putin conferma le sue posizioni: «Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo. I militari russi - ha sottolineato - stanno combattendo per la pace, per non avere un'anti-Russia» creata dall'Occidente «che ci minaccia, anche con armi nucleari».

 

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ORE 18.30 LA FARNESINA AGLI ITALIANI: «LASCIATE L'UCRAINA». «Ai connazionali rimasti in Ucraina si rinnova la raccomandazione a lasciare immediatamente il Paese con i mezzi disponibili». Lo si legge in una nota del Ministero degli Esteri, in cui si annuncia che «al termine di una complessa operazione gestita dall'Unità di Crisi della Farnesina in stretto raccordo e con il sostegno operativo dell'intelligence, dopo aver condotto in salvo, fuori dall'Ucraina, tutti i connazionali ospitati nei giorni scorsi in Residenza, l'Ambasciatore Pier Francesco Zazo è arrivato oggi a Leopoli dove è stata trasferita la sede diplomatica italiana in Ucraina. Da Leopoli, insieme a un nucleo di collaboratori e in stretto contatto con le altre articolazioni italiane presenti, con le Autorità locali e con le Organizzazioni Internazionali - aggiunge il Ministero - l'Ambasciatore continuerà a operare per dare assistenza ai connazionali rimasti in Ucraina, cui si rinnova la raccomandazione a lasciare immediatamente il Paese con i mezzi disponibili».

 

ORE 17 ZELENSKY VUOLE PARLARE CON PUTIN.  Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di voler negoziare direttamente con il suo omologo russo Vladimir Putin, essendo questo «l'unico modo per fermare la guerra» tra Kiev e Mosca. «Devo parlare con Putin - ha detto durante una conferenza stampa -... perché è l'unico modo per fermare questa guerra». Zelensky si è detto «aperto» e «pronto ad affrontare tutte le questioni» direttamente con Putin. Intanto  È in corso il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina. All’ordine del giorno cessate il fuoco immediato, armistizio e corridoi umanitari per l’allontanamento di civili da villaggi e città distrutti o costantemente bombardati. Un video diffuso dal ministro della Difesa ucraino Reznikov mostra le due delegazioni stringersi la mano. Il presidente ucraino Zelensky vuole parlare direttamente con Putin, giudicando un confronto con il presidente russo «l’unico modo per fermare la guerra». Prima dell’avvio dei negoziati, Mosca ha annunciato «pause» nelle operazioni dell’esercito per favorire l’evacuazione di civili attraverso «corridoi umanitari».

 

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ORE 13.30 CORRIDOI UMANITARI.  Il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, ha annunciato delle «pause» nelle operazioni dell’esercito russo per favorire l’evacuazione di civili dall’Ucraina attraverso «corridoi umanitari». «Siamo pronti a creare corridoi umanitari ovunque, in qualsiasi momento». Lo ha detto il ministro della Difesa russo, secondo quanto riporta l’Interfax. 

Le truppe russe hanno interamente catturato la sede dell’amministrazione regionale di Kherson. Lo denuncia il governatore Hennadiy Lahuta, secondo quanto riportano la Bbc e i media ucraini. Il governatore ha detto che il palazzo è stato sequestrato dalle truppe russe, scrive il Kyiv Independent. «Tuttavia non abbiamo smesso di fare il nostro lavoro», scrive Lahuta. «Lo staff operativo regionale, che io guido, continua a lavorare per risolvere questioni urgenti per aiutare i residenti della regione. Stiamo aspettando aiuti umanitari. Per favore non credete alle fake e non fatevi prendere dal panico».

 

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ORE 11.50 NUOVI COLLOQUI ALLE 13. Il secondo round dei negoziati tra Russia e Ucraina si terranno nella regione di Brest, in Bielorussia. Lo ha reso noto il capo delegazione russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. «I colloqui - ha detto - si terranno dove avevamo programmato: nel territorio della regione di Brest, in Bielorussia».

 

ORE 11 «RUSSIA PRONTA AL DIALOGO». Sei adulti e due bambini sono stati uccisi in un edificio residenziale a seguito di un attacco russo alla città di Izyum, nel distretto di Kharkiv. Lo riporta il sito ucraino Kyiv Independent. «Siamo pronti al dialogo». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in una conferenza stampa. «Sono sicuro che l’isteria diminuirà e che l’Occidente supererà la sua frenesia», ha aggiunto secondo quanto riporta Interfax.

 

ORE 7  ATTESA PER IL SECONDO ROUND DI NEGOZIATI. La Corte penale internazionale apre un’indagine su presunti crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina e l’Onu approva con una maggioranza schiacciante la risoluzione contro Mosca per l’invasione, chiedendo un ritiro «immediato» delle truppe e condannando le minacce nucleari del Cremlino: nell’ottavo giorno del conflitto aumenta la pressione internazionale sul presidente Vladimr Putin, ma anche l’offensiva delle sue forze, con la conquista di Kherson (sud) e almeno quattro attacchi a Kiev, due dei quali nel centro della capitale. È previsto per questa mattina il secondo round di colloqui con Mosca per arrivare a una tregua: il luogo dell’incontro rimane top secret, ma secondo un membro della delegazione ucraina non si terrà più nella foresta bielorussa di Belovezhskaya Pushcha, come era emerso ieri. L’Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, fa sapere intanto che un milione di persone sono fuggite da quando è iniziata l’invasione mentre nel Paese si continua a morire sotto le bombe: nei primi cinque giorni dell’invasione sono stati uccisi 227 civili e altri 525 civili sono rimasti feriti, ha infatti annunciato l’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani. Da parte sua, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) ha annunciato la morte di una delle sue osservatrici durante i bombardamenti di Kharkiv martedì scorso: la vittima è Maryna Fenina, una cittadina ucraina membro della Missione speciale di monitoraggio dell’Osce nel Paese (Smm). Proseguono in questo clima le proteste contro la guerra nella stessa Russia, con la polizia che ha arrestato una nota sopravvissuta all’assedio di Leningrado, la 77enne Yelena Osipova, durante una dimostrazione a San Pietroburgo. Proteste organizzate nonostante il blackout delle notizie sulla guerra imposto da Mosca, che ieri ha spinto il Dipartimento di Stato americano ad accusare la Russia di aver lanciato una «guerra totale alla libertà dei media e alla verità» bloccando le testate giornalistiche indipendenti e impedendo ai cittadini di accedere alle notizie sull’invasione. Allo stesso tempo, sempre il Dipartimento di Stato Usa ha invitato Putin e il suo governo a «porre fine a questo bagno di sangue» immediatamente e a ritirare le truppe. Dal vicino Canada è giunta invece la notizia di nuove sanzioni, con il governo di Ottawa che ha annunciato imminenti misure contro 10 persone chiave di due compagnie energetiche russe, la Rosneft e la Gazprom.

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