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La guerra in Ucraina

Azovstal: «Russi sparano su civili». Zelensky: «Sì a un accordo di pace con Mosca senza la restituzione della Crimea»

La guerra in Ucraina è arrivata al 72esimo giorno

Ore 17 -  L'UCRAINA DISPOSTA AD UN ACCORDO DI PACE. L'Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero «sulle posizioni del 23 febbraio». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. «Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati», ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.

I russi credono di poter restare «impuniti" rispetto "ai loro crimini di guerra poiché hanno il potere di uno Stato nucleare», ha denunciato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, non senza definire l'attacco delle forze di Mosca all'Azovstal di Mariupol come un qualcosa che «non è un'azione militare» bensì «un tortura mediante il tentativo di prendere per fame gli assediati». «Una strategia - ha rincarato - frutto dell'atteggiamento bestiale dei militari russi alimentato a suo dire da decenni di odio e di propaganda anti ucraina».

 

Ore 14.30 - IL PENTAGONO SMENTISCE DI AVER FORNITO INFORMAZIONI SUL MOSKVA. «Non abbiamo fornito nessuna informazione specifica all'Ucraina per colpire l'incrociatore russo Moskva». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, smentendo le notizie rivelate a fonti informate alla Cnn. «Non siamo stati coinvolti nella decisione di Kiev di colpire la nave da guerra né nelle operazioni che hanno portato all'attacco», ha sottolineato, spiegando che gli Stati Uniti non erano stati informati dall'Ucraina «sulle sue intenzioni di colpire l'incrociatore» di Mosca.

 

Ore 14 - AZOVSTAL: I RUSSI SPARANO SUI CIVILI EVACUATI. «Durante il cessate il fuoco nel territorio dell'acciaieria Azovstal le truppe russe hanno sparato su un'auto che stava trasportando dei civili per evacuarli dalla fabbrica. Un soldato è stato ucciso e ci sono 6 feriti». Lo fa sapere il battaglione Azov su Telegram, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda. «Il nemico continua a violare tutti gli accordi e a non attenersi alle garanzie di sicurezza per l'evacuazione dei civili».

 

Ore 13 - NOVE MAGGIO, NESSUNA CELEBRAZIONE RUSSA A MARIUPOL. «Al momento le celebrazioni a Mariupol il 9 maggio per il giorno della vittoria sono impossibili». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. «Non ho informazioni su una delegazione ufficiale», ha detto Peskov rispondendo ad una domanda sul possibile invio da parte di Mosca di una delegazione ufficiale a Mariupol per il giorno della vittoria. Peskov, riporta Interfax, ha detto comunque di essere certo che arriverà il momento per queste celebrazioni. 

 

Ore 12 KIEV: «COLPITA UN 'ALTRA NAVE RUSSA». Gli ucraini sostengono di aver colpito una fregata russa al largo dell’Isola dei Serpenti, dove già era stato affondato l’incrociatore Moskva il 14 aprile. Mancano, però, verifiche indipendenti: il Cremlino - ha detto il portavoce Dmitri Peskov - «non ha informazioni». L’Admiral Makarov sarebbe stata centrata da un missile antinave Neptune, ha scritto su Telegram il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko, e l’esplosione avrebbe causato un incendio a bordo: 

 

Zelensky: "Nell'acciaieria e' l'inferno e ci sono ancora bambini"

 

Ore 10.30 - NELL'ACCIAIERA ANCORA 200 CIVILI. «Siamo riusciti a evacuare quasi 500 civili», ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione presidenziale Andriy Yermak. Dopo le ultime evacuazioni, il sindaco di Mariupol stima che dentro l'acciaieria Azovstal di Mariupol restino circa 200 civili. La zona di guerra di Mariupol è un inferno», dicono il segretario generale Onu, António Guterres, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il presidente Putin afferma che Mosca è pronta a garantire l'evacuazione dei civili dall'acciaieria Azovstal, ma solo se i militari nello stabilimento si arrendono.

Le forze russe continuano a bombardare l'acciaieria Azovstal anche se «i civili devono ancora essere evacuati»: lo ha detto questa notte il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, paragonando la situazione nel grande impianto siderurgico di Mariupol all'inferno. Lo riporta il Kyiv Independent. «Le donne e tanti bambini sono ancora lì - ha affermato Zelensky -. Immaginate l'inferno: più di due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze. Non è chiaro quanti civili rimangano intrappolati nell'impianto».

 

Mariupol l'inferno in terra, a Kiev riprende la vita

 

Ore 9 - «DAGLI USA INFORMAZIONI PER COLPIRE LA MOSKVA». Gli Usa hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato gli ucraini a uccidere numerosi generali russi». Le rivelazioni del New York Times. E la Cnn: »Anche per colpire la Moskva». L'ira della Casa Bianca sugli scoop dei media.  Gli Stati Uniti hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato l'Ucraina a colpire l'incrociatore russo Moskva, affondato il 14 aprile dopo essere stato colpito da due missili ucraini. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn. Dopo aver avvistato una nave da guerra russa nel Mar Nero, Kiev ha chiamato i suoi contatti americani per confermare che si trattasse della Moskva. Gli Stati Uniti hanno confermato che era l'incrociatore e hanno fornito informazioni sulla sua posizione. Non è chiaro se gli Usa sapessero che l'Ucraina avrebbe attaccato e non sono stati coinvolti nella decisione, sottolineano le fonti.


Ore 8.30 - OLTRE 2000 MISSILI DALL'INIZIO DELLA GUERRA. Dall'inizio dell'invasione le truppe russe hanno lanciato oltre 2.000 missili sull'Ucraina e i loro caccia hanno effettuato quasi 2.700 sortite nel Paese: lo ha reso noto ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando in collegamento video all'evento di beneficenza Brave Ukraine. Lo riporta l'agenzia Ukrinform. «In totale, durante questa guerra, l'esercito russo ha lanciato 2.014 missili sull'Ucraina e sono state registrate 2.682 sortite di aerei da guerra russi nei nostri cieli - ha detto Zelensky -. Ognuna di queste sortite è la morte del nostro popolo, la distruzione delle nostre infrastrutture», ha commentato.

 

Ore 8 - AMBASCIATRICE USA ALL'ONU: «MOSCA HA MENTITO». «Mosca ha mentito ripetutamente a questo Consiglio con una sfrenata serie di teorie del complotto e disinformazione, ogni falsità più ridicola dell'altra». Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. «Non ci sono segnali che la guerra della Russia contro l'Ucraina si stia attenuando. La Russia ha violato la Carta delle Nazioni Unite, ha ignorato i nostri appelli globali e unificati per porre fine a questa guerra», ha continuato l'inviata americana.

 

Ore 7.30 - 180 CASI DI «RAPIMENTI» DA PARTE DELLE TRUPPE RUSSE. L'Onu ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell'esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell'Ucraina controllate da Mosca: lo ha detto l'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, riporta il Guardian. Cinque di queste persone sono state trovate morte e alcune sono state portate in Bielorussia e Russia, all'insaputa delle loro famiglie. Sono stati riscontrati anche otto casi di possibili sparizioni forzate di individui filo-russi nel territorio controllato dall'Ucraina.

 

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