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Guerra in Ucraina

La Svezia ha firmato la domanda di adesione alla Nato. Putin: «I combattenti di Azovstal vanno trattati come terroristi»

La guerra in Ucraina è arrivata all’83esimo giorno

Ore 19.40 UNGHERIA SI OFFRE COME MEDIATORE IN COLLOQUI DI PACE Budapest è pronta a mediare nei colloqui di pace tra Kiev e Mosca. Lo ha affermato la presidente dell’Ungheria, Katalin Novak, durante una conferenza stampa congiunta con il presidente della Polonia Andrzej Duda oggi a Varsavia. Lo riferisce un corrispondente di Ukrinform. «Questa non è la nostra guerra, ma viene anche condotta contro gli ungheresi che amano la pace, che cercano sicurezza, rispetto reciproco e prosperità. Chiediamo un’inchiesta sui crimini di guerra e la punizione dei responsabili», ha affermato Novak, precisando che l’Ungheria sostiene l’adesione di Kiev alla Ue. La presidente ha quindi aggiunto che Budapest «vorrebbe assumere il ruolo di mediatore» tra le parti in guerra per continuare i colloqui di pace, giunti a uno stallo. A sua volta, Duda ha detto che i colloqui con Novak per la maggior parte sono stati dedicati alla situazione in Ucraina, nonché alla necessità di adottare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia.

 

Ore 16.30 PUTIN: COMBATTENTI AZOVSTAL COME TERRORISTI I combattenti dell’acciaieria Azovstal di Mariupol saranno trattati in linea con le «leggi internazionali». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Bbc. Peskov ha rifiutato di commentare lo status delle truppe evacuate e non ha risposto alla domanda se i soldati ucraini saranno trattati come criminali di guerra o come prigionieri di guerra: «Il Presidente Putin ha garantito che saranno trattati in linea con le leggi internazionali in materia», ha dichiarato senza fornire ulteriori dettagli sulla sorte delle truppe evacuate.

 

Ore 14 INTERROTTI I COLLOQUI MOSCA-KIEV I colloqui tra Mosca e Kiev attualmente non si stanno svolgendo in alcuna forma. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov citato da Interfax. «Kiev si è ritirata dal processo negoziale. I negoziati non proseguono», ha a sua volta dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko. Attualmente il processo negoziale è sospeso: dopo l’incontro di Istanbul non ci sono stati cambiamenti, nessun progresso. La Federazione Russa resta ancora sulle sue posizioni stereotipate. Ma ogni guerra finisce al tavolo delle trattative, e questo processo sarà moderato da Zelensky». Lo ha affermato il consigliere presidenziale e negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian.

 

Ore 10 LA SVEZIA FIRMA LA DOMANDA DI ADESIONE ALLA NATO La ministra degli Esteri svedese, Ann Linde, ha firmato questa mattina la domanda di adesione della Svezia alla Nato: lo riporta la Cnn. La firma rappresenta il passo formale di Stoccolma verso l’ingresso nell’Alleanza.

 

Ore 7.30 BOMBE CONTRO BASE MILITARE VICINO CONFINE POLONIA Raggiunto l’accordo su una tregua a Mariupol, sono stati evacuati i primi 264 militari ucraini dall’acciaieria Azovstal. Stiamo salvando «i nostri ragazzi: l’Ucraina ha bisogno di eroi vivi», ha commentato Zelensky aggiungendo che ora «la massima attività diplomatica continua in altre aree» del Paese. .

Una base militare ucraina a circa 15 chilometri dal confine con la Polonia è stata presa di mira nelle prime ore di oggi da un attacco missilistico russo. Lo rende noto Maksym Kozytsky, capo dell’amministrazione militare regionale di Leopoli.
Una fonte della Cnn ha riferito di aver visto le difese aeree illuminarsi in direzione della struttura militare di Yavoriv, a una quarantina di chilometri di distanza dalla città da cui erano state sentite esplosioni. Yavoriv è stata preso di mira almeno tre volte dall’inizio della guerra. Nel primo attacco del 13 marzo sono state uccise più di 30 persone. Anche doversi siti di Leopoli sono stati colpiti da attacchi missilistici russi dall’inizio dell’invasione, tra cui un impianto di parti di aeromobili, un deposito di carburante e diverse sottostazioni elettriche.

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