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Emergenza Covid

Il Veneto resta in zona arancione per un'altra settimana

AGGIORNAMENTO ORE 19.  Il Veneto resta in zona arancione. Il Presidente del Veneto Luca Zaia aveva rilevato oggi in conferenza stampa che i dati lasciavano ipotizzare anche un possibile ritorno in zona gialla, pur esprimendo fiducia sul giudizio dei tecnici.

 

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato due nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da domenica 24 gennaio. La Sardegna passa da zona gialla a quella arancione. Cambio di area anche per la Lombardia, in seguito alla relazione tecnica dell’Iss che accoglie la rettifica dei dati inviata dalla Regione stessa, che passa da area rossa ad area arancione.

 

L'Istituto superiore di sanità, nel monitoraggio settimanale di oggi, ha messo il Veneto tra le 11 regioni «a rischio moderato». Il Veneto ha un Rt 0,81 (l'indice di trasmissibilità), quasi il più basso d'Italia, solo la Campania fa meglio (0,76), contro un Rt medio italiano di 0,97, dato che scende dopo 5 settimane consecutive di crescita.

Ecco in dettaglio la classificazione di rischio: alto per 4 regioni, P.A. di Bolzano, Sardegna, Sicilia e Umbria; rischio moderato per 11 regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, P. A. di Trento, Puglia, Valle d’Aosta e Veneto. In 5 regioni classificate a rischio moderato viene segnalata alta probabilità di progressione a rischio alto (Lazio, Marche, Molise, P.A. di Trento e Valle d’Aosta). Sei le regioni classificate a rischio basso: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria e Toscana.

 

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ORE 8 - Zona rossa, arancione, gialla o bianca. Possibile cambio di colore e regole oggi per le regioni, di nuovo sotto la lente della cabina di regia per l'emergenza Covid e del Cts. Sul tavolo, i nuovi dati Iss del monitoraggio sui contagi che verranno diffusi in giornata e, con loro, il cambiamento di fascia e misure con più o meno restrizioni nel passaggio. Fondamentale sarà anche stavolta l'andamento dell'indice Rt, soprattutto dopo che i criteri di assegnazione delle zone si sono fatti più stringenti.

Lombardia, Alto Adige e Sicilia rimarranno in zona rossa essendo entrati la scorsa settimana e, in base alla legge, devono rimanervi per almeno due settimane. Anche se la Lombardia è in attesa che il Tar si pronunci, lunedì, proprio sul ricorso contro la zona rossa.

Per quanto riguarda il Veneto, le indiscrezioni si rincorrono, con la nostra regione che, di ora in ora, rimbalza da arancione a giallo. L'ultima parola, ovviamente, spetterà ai dati. In merito Zaia ha spiegato che «le curve continuano a scendere sia per numero di nuovi contagi che di ricoveri negli ospedali» e «in Veneto oggi l'Rt è 0,82», ha annunciato ieri il governatore, che sulle fasce di rischio ha sottolineato: «Non vi so dire se sarà ancora in zona arancione o meno. Ad oggi siamo in arancione per un fattore 'prudenziale', ma non avente titolo dato che i nostri parametri sono sempre stati da giallo». Così secondo Zaia «l'algoritmo darà il giallo per il Veneto, ma occorre valutare se sarà opportuno o meno mantenere l'arancione perché il colore della fascia cambia i nostri comportamenti».

Dovrebbero restare arancioni Calabria ed Emilia Romagna, così come dovrebbe essere confermata la zona gialla per la Toscana. La Liguria, invece, secondo il governatore Toti, avrebbe i dati per tornare in area gialla. Grande novità potrebbe essere la provincia di Trento, oggi in zona gialla, che potrebbe diventare la prima a passare in zona bianca.

 

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«La cabina di regia darà i dati settimanali, come Cts daremo indicazioni e gli orientamenti saranno poi condivisi con le regioni. Non è il Cts che decide, il Comitato fa valutazioni e il ministro Speranza deciderà e firmerà le ordinanze, sentendosi coi presidenti di regione e si stabilirà il colore di una regione. Il ricorso al Tar della Lombardia? Ripeto, il Cts non ha potere di decidere o di sospendere l'ordinanza. Vedremo il Tar», aveva ricordato ieri a Sky Tg24 Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico.

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