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Italia

V-day, Conte: «Data che resterà impressa». Speranza: «Battaglia ancora lunga. Dal 7 gennaio ritorno alle aree colorate»

«Oggi l’Italia si risveglia #Vaccineday. Questa data ci rimarrà per sempre impressa. Partiamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere definitivamente questo virus». Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su twitter nel giorno del V-Day in Italia e in Europa.

 

 

 

«È come se dopo una lunga notte, potessimo finalmente rivedere l’alba. Il mattino però è ancora lontano». Così in un colloquio con Repubblica il ministro della Salute Roberto Speranza. «Dal 7 gennaio - ha ricordato -si tornerà al sistema delle aree colorate, che ha dimostrato di funzionare. Ho fiducia negli italiani, a ogni passaggio hanno sempre dimostrato di capire. Per questo penso che di fronte a chi ha dubbi o paure sul vaccino, le istituzioni debbano rispondere con trasparenza, portando le evidenze scientifiche. Senza insulti». L’arrivo del vaccino è un punto di svolta, ma abbiamo bisogno che si vaccinino tra i 10 e i 15 milioni di persone, numeri che avremo in primavera inoltrata». Obbligatorietà? «Tutta Europa ha scelto un’altra strada». Quanto alla scuola, «abbiamo tenuto aperto il primo ciclo anche in zona rossa, l’abbiamo tutelata il più possibile. C’è un accordo con le Regioni per riaprire in presenza le superiori al 50%». Tutto dipende dalla curva: «L’obiettivo è 50 casi ogni 100 mila abitanti. Adesso ne abbiamo 150».

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