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Italia

Ucciso a Voghera, in un video la vittima colpisce l'assessore. I parenti dell'immigrato: «Vogliamo giustizia»

Immigrato ucciso a Voghera, in un video la vittima colpisce l'assessore (Foto Ansa)
Immigrato ucciso a Voghera, in un video la vittima colpisce l'assessore (Foto Ansa)
Voghera, la vittima colpisce l'assessore (Ansa)

È cominciato davanti al gip di Pavia Maria Cristina Lapi l'interrogatorio per la convalida dell'arresto e dei domiciliari dell'assessore alla sicurezza del Comune di Voghera, Massimo Adriatici, che si è autosospeso. Il politico leghista è accusato di eccesso colposo di legittima difesa in relazione alla morte di Youns El Boussettaoui, 38 anni, ucciso con un colpo di pistola al petto che Adriatici sostiene sia partito accidentalmente nel corso di una colluttazione nella serata di martedì in piazza a Voghera. La Procura di Pavia, diretta dall'aggiunto Mario Venditti, col pm Roberto Valli ha chiesto la convalida dell'arresto e dei domiciliari per il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove.

Agli atti dell'inchiesta sull'omicidio del 39enne di origini marocchine Youns El Boussettaoui c'è un video, ripreso da una telecamera di sorveglianza, in cui l'immigrato avvicina l'assessore leghista Massimo Adriatici e, dopo una breve discussione, lo colpisce con un pugno. Le immagini mostra l'assessore cadere a terra, ma non il momento in cui spara alla vittima. Subito dopo lo si vede rialzarsi ed essere avvicinato da un paio di persone. Dal video non è chiaro, invece, il momento in cui Adriatici, ora ai domiciliari per eccesso colposo di legittima difesa, impugna l'arma.

 

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«La mia bambina mi ha chiesto: "come è uscito quel colpo?". Se capisce una bambina come non possono capirlo i magistrati»: è la sorella di Youns El Boussettaoui, l'uomo ucciso in piazza a Voghera dall'assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici che si trova ai domiciliari, intanto a parlare. Lo sfogo della donna avviene davanti al bar dove è accaduto l'omicidio. «Era mio fratello - racconta - Pensate se avessero ucciso un fratello vostro». «Vogliamo giustizia - aggiunge suo marito - Giustizia, e che sia giustizia per tutti». 

«Gli hanno sparato in piazza - ha detto la donna a Zona Bianca su Retequattro - davanti a tantissime persone. L'assassino si trova a casa sua, dorme bello riposato. Dove è la legge in questa Italia? Ma siamo in Italia o in una foresta?».  Sapeva che Youns dormiva per strada. «Si sente più tranquillo a dormire sulle panchine. L'altro giorno l'ha visto mio marito, è venuto a prenderlo» ha raccontato. Comunque la famiglia ha cercato di aiutarlo: "Abbiamo chiamato i carabinieri a Livorno Ferraris (in provincia di Vercelli, ndr), possono testimoniare. L'abbiamo portato all'ospedale ma è scappato dall'ospedale».

Youns El Bossettaoui «andava curato, non ucciso, perché non faceva male a nessuno ed era malato», ha detto l'avvocato Debora Piazza che con il collega Marco Romagnoli difende i familiari dell'immigrato ucciso in piazza a Voghera dall'assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici.

«Se uno ha il porto d'armi come accade a 1,3 milioni di italiani certificati da questura e prefettura, sì, è normale andare in giro con un'arma». Così il leader della Lega, Matteo Salvini ha risposto a una domanda di Agorà su Rai 3, sulla vicenda di Voghera che ha coinvolto un assessore leghista. 

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