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Italia

Il dramma di Seid, suicida a 20 anni. «Sento sguardi schifati per il colore della mia pelle»

La foto postata sul profilo Twitter @acmilanyouth per ricordare Seid Visin
La foto postata sul profilo Twitter @acmilanyouth per ricordare Seid Visin
La foto postata sul profilo Twitter @acmilanyouth per ricordare Seid Visin
La foto postata sul profilo Twitter @acmilanyouth per ricordare Seid Visin

«Ovunque vada sento sulle spalle come un macigno il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati, impauriti delle persone»: sono le parole di Seid Visin, 20 anni, che ieri si è tolto la vita nella sua casa. Era nato in Etiopia ed era stato adottato in Italia da piccolo, a Nocera Inferiore. Nel 2016 approdò nelle giovanili del Milan, dove giocò tra l'altro anche con Gigio Donnarumma. Poi ha indossato anche la maglia del Benevento e infine la militanza nel calcio a 5 con l’Atletico Vitalica,

 

LA LETTERA. Tempo fa - si legge sul Corriere della Sera - aveva scritto parole drammatiche in una lettera mandata ad alcuni amici. «Non sono un immigrato - si legge - sono stato adottato da piccolo.. ero riuscito a trovare un lavoro che ho dovuto lasciare perché troppe persone, specie anziane, si rifiutavano di farsi servire da me e, come se non mi sentissi già a disagio, mi additavano anche come responsabile perché molti giovani italiani non trovano lavoro... Dentro di me è cambiato qualcosa, come se mi vergognassi di essere nero, come se avessi paura di essere scambiato per un immigrato, come se dovessi dimostrare alle persone che che non mi conoscevano che ero come loro, che ero italiano, bianco. Facevo battute di pessimo gusto su neri e immigrati...come a sottolineare che non ero uno di loro. Ma era paura. La paura per l'odio che vedevo negli occhi della gente verso gli immigrati. Non voglio elemosinare commiserazione o pena, ma solo ricordare a me stesso che il disagio e la sofferenza che sto vivendo sono una goccia d'acqua in confronto all'oceano di sofferenza che sta vivendo chi preferisce morire anziché condurre un'esistenza nella miseria e nell'inferno. Quelle persone che rischiano la vita, tanti l'hanno già persa, solo per annusare, per assaggiare, il sapore di quella che noi chiamiamo semplicemente "vita"»

 

L'ADDIO DI DONNARUMMA: «ERA UN RAGAZZO COME ME». «Ho conosciuto Seid appena arrivato a Milano, vivevamo insieme in convitto, sono passati alcuni anni ma non posso e non voglio dimenticare quel suo sorriso incredibile, quella sua gioia di vivere». Gianluigi Donnarumma, giovane portiere della Nazionale di calcio, racconta all'Ansa il suo dolore per un compagno di strada perso troppo presto: «Era un amico, un ragazzo come me».

 

 

MARCHISIO: «L'ITALIA HA FALLITO». «Un Paese che spinge un giovane ragazzo a fare un gesto così estremo è un Paese che ha fallito». Claudio Marchisio, ex giocatore della Juve, commenta così il suicidio di Seid Visin. «Facciamo un po' schifo - dice - Tutti. Di centro, di destra, di sinistra».

 

M5S, PATUANELLI: «MI CHIEDO SE CI SALVEREMO DA NOI». «Oggi parlano tutti e giustamente di ambiente, di transizione ecologica per salvare il pianeta. A volte mi chiedo se saremo in grado di salvarci da noi stessi». Lo scrive il capodelegazione M5S Stefano Patuanelli commentando la lettera scritta da Seid Visin.

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