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Italia

Sedicenne prende di nascosto l'auto del padre: si schianta e muore con la fidanzatina. Feriti altri due amici

Il luogo dell'incidente di Corleone (Foto Ansa)
Il luogo dell'incidente di Corleone (Foto Ansa)
Il luogo dell'incidente di Corleone (Foto Ansa)
Il luogo dell'incidente di Corleone (Foto Ansa)

Le auto erano la sua grande passione da quando era bambino. Rosario Leto aveva 16 anni. È morto sabato notte vicino Corleone, nel palermitano, in un terribile incidente stradale. Aveva preso la macchina del padre di nascosto, senza dirgli nulla. Era uscito con la fidanzatina, Giulia Sorrentino, da poco maggiorenne. È morta anche lei. Sul sedile posteriore due amici di 19 e 17 anni, estratti vivi dall’abitacolo e portati con l’ambulanza al pronto soccorso
dell’ospedale di Corleone il primo, il secondo al Civico di Palermo. Le loro condizioni non sarebbero gravi. È giallo su chi guidasse. Rosario, che voleva far vedere alla ragazza la sua abilità di pilota, come pensano alcuni coetanei,
o l’amico maggiorenne? Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, come riporta Il Giornale di Sicilia, alla guida dell'auto ci sarebbe stato proprio il 16enne.

All’alba di domenica i genitori di Rosario sono stati svegliati dalla telefonata dei militari dell’Arma che li avvisava
dell’incidente. Si sono accorti solo allora che da casa mancava il secondo mazzo di chiavi dell’auto di famiglia. Poi la corsa in ospedale e la notizia della morte del figlio (la coppia ha altri due ragazzi) e di Giulia. La Procura di Termini Imerese, che indaga, ha disposto l’autopsia sui due corpi che, insieme ali accertamenti dei carabinieri, chiariranno la dinamica di un incidente che ha sconvolto la comunità di Corleone. In paese le famiglie dei due
ragazzi sono molto conosciute: i genitori di Giulia hanno un panificio e spesso la ragazza aiutava la famiglia nel negozio.

Le prime ricostruzioni dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118 raccontano di un’auto che viaggiava a velocità molto elevata. I ragazzi, da Corleone, sarebbero andati a Prizzi per poi tornare in paese. Dopo una curva, lungo un rettifilo, chi era alla guida avrebbe perso il controllo. Gli sportelli dell’auto si sono aperti e Gliulia e Rosario, che non avrebbero indossato le cinture, sono stati sbalzati a 20 metri dalla macchina che è finita in una scarpata vicino a un ruscello. Sull’asfalto non c’è alcun segno di frenata.

«Aspettiamo gli esiti delle indagini - dice Antonio Di Lorenzo, legale delle famiglie delle due vittime - Per i miei
assistiti è una tragedia indicibile, per chi è ancora vivo un dolore immenso». «La nostra comunità è in lacrime. L’amministrazione comunale esprime il proprio cordoglio e si stringe, in questo momento di grande dolore, alle famiglie dei due giovani», dice il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi che, interpretando il sentimento della cittadinanza, in segno di rispetto e di partecipazione al dolore delle famiglie, ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali dei due ragazzi. L’istituto frequentato da Rosario è a lutto. «Rosario Leto era uno studente del Di Vincenti - dice Biagio Cutropia, un docente - e non ci sono parole giuste per la grande tragedia che ha spento una vita così giovane». 

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