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Coronavirus

Scuole, spostamenti, musei, cinema, palestre: ecco il Dpcm Draghi. Misure in vigore dal 6 marzo al 6 aprile

Ecco il primo Dpcm di Mario Draghi

FIRMATO IL DPCM, IN VIGORE DAL 6 MARZO AL 6 APRILE

Il «Dpcm è stato firmato dal presidente del Consiglio pochi minuti fa ed è in vigore dal 6 di marzo al 6 di aprile». Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «È frutto di un confronto importante prima di tutto con il parlamento, con le Regioni e con il Cts». «Il principio guida è la tutela alla salute - ha aggiunto -. È un momento in cui la curva da segnali robusti di ripresa e di risalita in cui facciamo i conti con alcune varianti temibili»

 

RESTANO LE FASCE DI RISCHIO A COLORI

Il Dpcm «prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali che sono vigenti. Viene confermato il modello di divisioni del nostro Paese di aree che corrispondono a colori», ha detto Speranza. «Noi riteniamo che differenziare i territori sia la strada giusta perché ci permette di dare la risposta più idonea ad ogni segmento» del Paese. «Sono colori che ormai gli italiani hanno imparato a conoscere: le zone rosse, che sono quelle a più alta diffusione del virus, e poi arancioni, gialle e da ultimo la zona bianca con il minor tasso di rischio», spiega Speranza rilevando che «in queste ore sono in corso interventi da parte di molti presidenti di Regione volti a costruire un modello che riesce a delimitare con ancora maggiore dettaglio su specifici ambiti sub-regionali. Riteniamo sia una linea che va nella direzione giusta perché produce un effetto ancora più significativo».

 

«DEROGHE PER PASQUA? VALUTEREMO CURVA CONTAGI»

«È evidente che il governo valuterà nelle settimane che verranno l’evoluzione della curva epidemiologica e come eventualmente adeguare le misure. Però le misure sono queste e coprono anche le festività della Pasqua».

 

GELMINI, «NON È DPCM LAST MINUTE»

«Non è il dpcm last minute, Draghi e tutta la maggioranza hanno voluto un cambio di passo nei tempi e nel metodo
per non arrecare ulteriori disagi ai cittadini». Lo ha detto la ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini.

 

Ecco una sintesi delle principali novità e delle misure confermate, rese note da Palazzo Chigi
(SCARICA QUI IL PDF DEL DPCM CON IL TESTO INTEGRALE)

 

ZONE BIANCHE

Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).

Si istituisce un «tavolo permanente» presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.

 

COPRIFUOCO

Nelle aree gialle, arancioni e rosse resta il “coprifuoco” alle ore 22 e fino alle 5 del mattino. In zona bianca le ordinanze regionali possono invece rinviare l’orario del ritorno a casa. La Sardegna – prima regione a passare in zona bianca – ha fissato il divieto di uscire dalle 23:30 alle 5.

 

SCUOLA

Zone rosse - Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Zone arancioni e gialle - I Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica:
- nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti
- nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni
- nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico

 

Covid, Speranza: "Dad in tutte le scuole in zona rossa o con alti contagi"

 

MUSEI, TEATRI, CINEMA, PALESTRE E PISCINE

Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso
controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi.

Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.

Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.

 

ATTIVITÀ COMMERCIALI

In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.


SERVIZI ALLA PERSONA

Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

 

SPOSTAMENTI NAZIONALI

Il Dpcm conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.

 

SPOSTAMENTI DA E PER L’ESTERO

Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti «COVID tested».

A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

 

SECONDE CASE

Si può andare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in una regione gialla o arancione e soltanto se per farlo non si deve uscire da una regione arancione scuro o rossa. Chi vive in zona arancione scuro non può uscire dal Comune di residenza anche per andare in una seconda casa. 

 

PARAMETRI E TAVOLO DI CONFRONTO CON LE REGIONI

È istituito un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell’Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.

 

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ORE 15 - I ministri degli Affari regionali e della Salute, Mariastella Gelmini e Roberto Speranza, terranno questo pomeriggio alle ore 18.45 una conferenza stampa a Palazzo Chigi per illustrare le nuove misure del Dpcm sull'emergenza epidemiologica da Covid-19. All'incontro parteciperanno il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli.

 

ORE 11.30 - Covid: oggi la firma Dpcm.  A Palazzo Chigi è terminata la riunione della cabina di regia del presidente del Consiglio Mario Draghi con i ministri e gli esperti in vista del varo del nuovo Dpcm con le misure anti contagio da Covid, atteso in giornata. Sarebbe stata espressa preoccupazione per l'alta contagiosità delle varianti Covid. 

Confermata la chiusura delle scuole nelle zone rosse, saranno, invece, i presidenti di Regione ad avere la facoltà di chiudere quando si raggiungono i 250 casi positivi ogni 100mila abitanti nelle zone arancioni.  È quanto emerge dopo il vertice della cabina di regia. Alle 12 il governo, con i ministri Speranza e Gelmini, incontreranno gli enti locali e le regioni.

Il Dpcm entrerà in vigore dal 7 marzo. Durante il vertice - riferiscono più partecipanti - è stato richiesto il parere del Cts sulle varianti. Ed è emersa preoccupazione soprattutto per l'altissima contagiosità, in particolar modo della variante brasiliana.

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