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La tragedia a Caselle

Schianto Freccia Tricolore, il papà della bimba: «Non sono riuscito a tirarla fuori dall'auto in fiamme»

Oggi un avviso di garanzia è stato notificato al pilota: si tratta di un passaggio imposto dalla procedura

Un sabato di festa si trasforma in dramma. Un velivolo delle Frecce Tricolori si schianta al suolo all'interno dell'aeroporto di Caselle, nel Torinese, esplode e coinvolge una famiglia di passaggio in automobile. Una bimba di cinque anni, Laura, perde la vita, mentre il fratello di 12 anni, Andrea (che ha riportato ustioni di secondo grado sul 30% del corpo), insieme alla mamma e al papà, finiscono in ospedale. 

Il padre del bimba morta nello schianto della Freccia: «Non sono riuscito a tirala fuori»

Paolo Origliasso, il padre della piccola vittima dimesso domenica dall'ospedale Cto di Torino, è tornato a casa. A San Francesco al Campo, a 200 metri dall'aeroporto dove è avvenuto l'incidente. Non si dà pace: «Era bloccata nell'auto in fiamme, non sono riuscito a tirala fuori» dice l'uomo, 49 anni. «Cosa potevo fare?» la sua disperazione. Si è ustionato alle mani per salvare la bimba ma non ce l'ha fatta: il corpo della piccola sarà estratto solo in un secondo momento dai vigili del fuoco. Papà, mamma e il figlio 12enne sono riusciti a scappare. Laura, invece, è rimasta intrappolata.

«Il papà ha ripercorso molte volte ciò che è successo ieri chiedendosi cosa poteva fare di diverso». Così in ambienti medici hanno parlato di Paolo Origliasso. L'uomo è ora al capezzale del figlio Andrea, 12 anni, ricoverato all' ospedale infantile Regina Margherita nel reparto di rianimazione e alla moglie, la mamma della piccola, Veronica, 41 anni, ricoverata al Cto. Entrambi non sono in pericolo di vita.

La disperazione dei nonni della piccola Laura

«Stavano tornando dopo aver portato Andrea a giocare a pallone, credo stessero tornando a casa. Non so perché è successo, perché questo destino proprio a noi» la disperazione dei nonni Gianna e Aldo.

Avviso di garanzia notificato al pilota, l'atto non comporta accuse

Un avviso di garanzia da parte della procura di Ivrea è stato notificato al pilota, il maggiore Oscar Del Do'. Il passaggio è infatti imposto dalla procedura perché è necessario disporre una serie di accertamenti tecnici irripetibili. L'atto non comporta accuse specifiche o attribuzioni di responsabilità. Secondo quanto si apprende, contiene soltanto riferimenti al titolo di reato (disastro e omicidio in forma colposa) per il quale è stato aperto il procedimento giudiziario. È possibile che la difesa del militare sarà assunta da un legale dell'Avvocatura dello Stato. 
 

[[(article) Chi è il pilota ai comandi del jet. «Sono addolorato, penso solo alla piccola»]]

 

Anche il pilota dell'aereo, che si è salvato attivando il dispositivo di espulsione dalla cabina un istante prima dell'impatto, è stato dimesso. «Sono profondamente addolorato per quello che è successo, sto solo pensando alla piccola Laura» è quanto ha detto ai suoi colleghi, ancora molto scosso e turbato. A quanto si è appreso, durante gli istanti prima dell'impatto il pilota ha cercato di posizionare l'aereo in modo che evitasse le case.

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