In un casolare abbandonato immerso nella nebbia, sono stati trovati dei resti umani. Siamo a poche centinaia di metri dalla casa di Novellara (Reggio Emilia) dove viveva la famiglia di Saman Abbas, e, a oltre un anno e mezzo dalla scomparsa della 18enne pakistana, potrebbe essere la svolta del caso. Per l'omicidio della ragazza sono indagati cinque parenti. Nei giorni scorsi il padre, Shabbar Abbas, è stato arrestato in Pakistan.
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Il cadavere della ragazza era stato cercato in lungo e in largo dopo la sparizione il 30 aprile 2021, ma ogni tentativo era stato vano. Da ieri sera i carabinieri sono tornati vicino alla casa di Saman e a meno di cinquecento metri di distanza da dove viveva la famiglia della giovane, alle dipendenze di un'azienda agricola, hanno dissotterrato un cadavere. I resti si trovavano dentro a un sacco nero, a circa due metri di profondità.
Ancora non ci sono conferme sull'identificazione e bisognerà fare tutti gli accertamenti e le analisi, ma spontaneo viene fin da subito un collegamento tra questo ritrovamento e l'arresto, pochi giorni fa, del padre di Saman, a lungo latitante in Pakistan. L'uomo, Shabbar Abbass, è stato arrestato nella regione del Punjab, mentre la mamma è ancora ricercata. I due genitori, secondo gli investigatori, i carabinieri e la procura di Reggio Emilia, sono responsabili insieme ad altri tre partenti, tutti in carcere, dell'omicidio della ragazza e di aver nascosto il cadavere. Saman voleva ribellarsi alle tradizioni della famiglia d'origine e aveva rifiutato di sposare un cugino in patria. Secondo l'accusa questo è il motivo per cui sarebbe stata punita.
A Novellara sono in campo i Ris, per raccogliere ogni elemento utile. Solo nelle prossime ore, o forse nei prossimi giorni, si saprà con certezza se si è veramente arrivati alla svolta del mistero.