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Mappa dell'Italia

Regioni, nuovi colori da lunedì. Sardegna in arancione. La Valle d'Aosta si "sigilla"

Italia rossa, Sardegna torna arancio, ancora 386 morti

Dalla mappa dell'Italia della pandemia, dominata dal rosso, scompare l'unica macchia bianca: da lunedì 22 marzo la Sardegna diventa arancione, secondo la nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, basta sulle indicazioni della cabina di regia. Il cambio entrerà in vigore lunedì.

Il Molise è l'unica regione a lasciare il rosso per l'arancione. Resta in zona arancione la Toscana, già caratterizzata però da zone rosse a livello provinciale. Passa in arancione anche la Liguria, circondata da un’area di altissima incidenza e penetrazione Covid.

Il Veneto, la Campania restano in zona rossa con Lazio, Lombardia e tutte le regioni inserite nella fascia una settimana fa. È questo il quadro che si delinea in base alla nuova ordinanza del ministro. 

 

Ecco la mappa dell'Italia da lunedì 22 marzo:

- in zona rossa ci saranno ancora Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, la Provincia autonoma di Trento, Piemonte, Puglia, Veneto.

- in zona arancione invece Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, la Provincia autonoma di Bolzano, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle Aosta, Sardegna e Molise.

 

VALLE D'AOSTA. Intanto, posti di blocco sono previsti al confine con il Piemonte e controlli rinforzati alle frontiere con Francia e Svizzera: così la Valle d'Aosta, ancora in zona arancione ma con contagi in crescita, si "sigilla", cercando di evitare l'assalto dei turisti nel fine settimane. Un'ordinanza del presidente della Regione Erik Lavevaz impedisce l'accesso anche ai proprietari di seconde case provenienti da altre regioni. Mentre

 il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha dichiarato di «ragionare sull'ipotesi di stringere ulteriormente le misure rispetto a quelle previste dal governo nella zona rossa».

 

ALTO ADIGE. Divieto di raggiungere le seconde case per i non residenti in Alto Adige, lezioni in presenza solo per chi partecipa allo screening, parziale ripresa dello sport. Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha firmato ieri sera l'ordinanza numero 15 che contiene misure per la gestione dell'emergenza Covid-19. Nessuna novità per quanto riguarda la libertà di muoversi all'interno del proprio comune di residenza ma il provvedimento, che entra immediatamente in vigore, vieta a chi non risiede in Provincia di Bolzano di raggiungere le seconde case situate in Alto Adige, a meno che non vi siano comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità. 

 

CALABRIA. «Sto predisponendo, per lunedì mattina, un tavolo tecnico con tutte le rappresentanze. Raccolti pareri e osservazioni, potrò decidere nell'interesse di tutti». Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook in relazione all'ipotesi di dichiarare la zona rossa in Calabria. A rendere possibile l'autonomo intervento della Regione sarebbero gli ultimi dati sull'andamento della pandemia da Covid 19 in Calabria che appaiono in peggioramento.

 

UMBRIA. Tornano in presenza le lezioni in alcune scuole dell'Umbria. Lo prevede una nuova ordinanza della Regione. Si svolgeranno quindi in presenza le attività dei servizi della prima infanzia (0-36 mesi), della scuola dell'infanzia (fino a 6 anni) e le lezioni delle primarie nei comuni dei distretti sanitari la cui media territoriale di contagi settimanali non supera i 200 casi ogni 100 mila abitanti (esclusi i Comuni che evidenzino un incremento critico). Ancora con didattica a distanza per le scuole secondarie in tutta l'Umbria, nonché quelle delle primarie nei distretti sanitari con una incidenza media maggiore a 200/100mila abitanti.

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