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Italia

Ragazza morta nel burrone, il fidanzato fermato per omicidio

Pietro Morreale con Roberta Siragusa nella foto del profilo Facebook del giovane
Pietro Morreale con Roberta Siragusa nella foto del profilo Facebook del giovane
Pietro Morreale con Roberta Siragusa nella foto del profilo Facebook del giovane
Pietro Morreale con Roberta Siragusa nella foto del profilo Facebook del giovane

La procura di Termini Imerese ha disposto il fermo di Pietro Morreale, il 19enne indagato per la morte della fidanzata Roberta Siragusa. È stato il giovane, domenica mattina, a far ritrovare il corpo bruciato della ragazza in fondo a un dirupo nelle campagne di Caccamo. Morreale, che nell'interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere, è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. 

Prima di lui, il Pm ha ascoltato una decina di giovani che insieme alla coppia era a una festa in una villetta del comune palermitano di Caccamo, poco lontano da dove è stata ritrovata la vittima. I testimoni hanno parlato di un litigio per questioni di gelosia tra i due fidanzati, che si sarebbero allontanati intorno alla mezzanotte dalla casa di campagna. Roberta aveva infatti assicurato ai genitori che sarebbe rientrata entro l'una di notte. Quando domenica mattina i genitori si sono accorti che la figlia non era in casa e che non rispondeva al cellulare sono andati dai carabinieri, poco dopo si è presentato in caserma anche il fidanzato. 

 Al vaglio anche la ricostruzione per capire dove è stata recuperata la benzina per bruciare il corpo della 17enne ritrovato in un burrone a Caccamo, nel Palermitano, al setaccio tutte le videocamere di sorveglianza delle stazioni di servizio della zona del ritrovamento.

 

 

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