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Il caso della deputata bassanese

Quirinale, Cunial senza green pass respinta anche dal seggio esterno. «Elezioni da invalidare. Querelerò Fico»

Sara Cunial all'esterno di Montecitorio
Sara Cunial all'esterno di Montecitorio
Sara Cunial all'esterno di Montecitorio
Sara Cunial all'esterno di Montecitorio

«Siamo pronti querelare Fico e a invalidare tutta l’elezione». È la minaccia della deputata bassanese del gruppo misto Sara Cunial, ex M5s e no vax convinta, che annuncia di «aver chiamato i carabinieri» dopo essere stata fermata all’ingresso del seggio drive in allestito per gli elettori positivi o in quarantena per le votazioni per il Quirinale. Per entrare in Aula alla Camera serve almeno green pass base ottenuto con il tampone ma per Cunial è «una discriminazione». «Così si subordina un diritto costituzionale al green pass, che è un documento burocratico amministrativo e non può essere usato per subordinare un diritto costituzionale», ha protestato la deputata: «Quereleremo chi ci ha negato l’accesso e il presidente della Camera Fico - ha aggiunto -. Siamo in presenza di abuso. Non è più concesso a un parlamentare di entrare alla Camera e dare il voto per il presidente della Repubblica. Per tutti, chi è sano, chi ha il green pass, chi è positivo, è possibile farlo, tutti tranne la sottoscritta. È una norma ad personam. Oggi capita a un parlamentare in futuro a qualsiasi cittadino». Cunial ha spiegato di aver chiamato i carabinieri. «Faranno un verbale, qualcuno dovrà firmare e si assumerà la responsabilità - ha detto-. Tremano perché siamo pronti domani a invalidare tutta l’elezione».

 

Cunial non può accedere a Montecitorio perché senza green pass. La deputata bassanese ha provato invano a ottenere il permesso di votare nel seggio speciale per elettori positivi o in quarantena. Si è presentata all’ingresso di via della Missione, dove il personale della Camera le ha detto che non può: non può farlo in Aula, per i divieti vigenti, contro cui settimane fa ha perso il ricorso, e neanche al seggio drive in è solo per chi si trova in isolamento certificato. Ad accompagnare Cunial l’avvocato Edoardo Polacco. «È un problema politico non sanitario - ha protestato Davide Barillari consigliere regionale del Lazio, già accanto a Cunial in altre iniziative di protesta -. Un parlamentare non può votare, una persona sana non può votare. Alle prossime elezioni gli italiani non voteranno senza green pass, questa è la prova. Lei deve contagiarsi per entrare... Credo solo lei sia in queste condizioni».

 

 

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