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Consiglio dei ministri

Carne sintetica al bando, interventi su bollette e sanità: ecco le nuove misure del Governo

Meloni festeggia con Coldiretti dopo lo stop al cibo sintetico
Meloni festeggia con Coldiretti dopo lo stop al cibo sintetico
Divieto ai cibi sintetici, Meloni festeggia con la Coldiretti

Il consiglio dei ministri ha esaminato ma non ancora approvato il disegno di legge sulla concorrenza 2022, come richiesto dal Pnrr. Tuttavia nella serata di ieri ha dato il via libera a una serie di interventi sul fronte bollette, sanità, codice degli appalti, alimenti e mangimi sintetici e concorrenza.

 

Al bando la carne sintetica

Stop in Italia alla produzione e commercializzazione di cibi sintetici o ’in provetta', con tanto di multe fino a 60mila euro. Dopo la stretta sulle farine di grilli, il divieto arriva con lo schema di disegno di legge approvato oggi in Consiglio dei ministri. Plaude alla stretta Coldiretti, che ha già raccolto 500mila le firme con alimenti nati in laboratorio.

«I prodotti da laboratorio non garantiscono qualità e benessere e non garantiscono la tutela della cultura e della tradizione enogastronomica italiana, a cui è legata parte della nostra tradizione», ha commentato il ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Nel ddl composto di 6 articoli, ha precisato Lollobrigida, «non c’è alcun atteggiamento persecutorio ma la forte volontà di tutela della salute dei cittadini e delle persone che consumano» ma anche «la produzione, la biodiversità e l’ambiente».

La messa al bando risponde alle richieste di mezzo milione di italiani che hanno firmato la petizione di Coldiretti per salvare il Made in Italy a tavola dall’attacco delle multinazionali. «Le bugie del cibo in provetta - spiega il presidente Ettore Prandini - confermano che c’è una strategia delle multinazionali che, con abili operazioni di marketing, puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione.

 

Aiuti per le bollette

l Consiglio dei ministri che stanzia 5 miliardi per rinnovare gli sconti taglia-bollette - che vengono però molto ridotti -  nel decreto bollette, che diventa di fatto un omnibus, infila un pacchetto sanità e anche una sostanziale riscrittura del calendario delle sanatorie fiscali.

Ma rispunta anche lo stop ad alcuni reati fiscali - su cui era montato uno scontro violento con le opposizioni durante la manovra - quando «le relative violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente secondo le modalità previste». Si introducono, come spiega il comunicato finale del Cdm, alcune «cause speciali di non punibilità» per gli omessi versamenti di Iva e ritenute e per l’indebita compensazione. Solo appunto se il dovuto è stato versato.

 

Codice degli appalti

«Con l’approvazione del Codice Salvini l’Italia torna a correre e supera i no che hanno paralizzato il Paese per anni. Più opere e servizi con appalti più rapidi, meno burocrazia per le imprese italiane e per i piccoli comuni, più lavoro per tutti. Trasparenza, celerità e concretezza al servizio degli italiani». Così i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

Critico Pier Luigi Bersani ieri sera su La7: secondo lui questa misura apre a «subappalti a gogo. Sei, sette, otto subappalti, si incoraggia il nanismo delle imprese di qualificazione, i diritti del lavoro vanno a Ramengo perché gli ultimi sei, sette devono andare sottocosto.

 

Pacchetto sanità

Prevede più fondi per gli straordinari dei medici in Pronto soccorso, limiti ai camici bianchi a gettone e l’introduzione di una nuova aggravante per chi aggredisce medici e infermieri, per arginare i fenomeni di violenza in corsia. Anche il nuovo reato ha avuto bisogno di qualche limatura tecnica, con gli uffici della Giustizia mobilitati.

 

Pnrr: l'Italia è in ritardo

Come emerso dalla Corte dei conti nelle 386 pagine della relazione semestrale presentata al Parlamento, i miliardi spesi sono a 10,024 su 168,381, fermandosi quindi al 6% del totale.

«Quello che serve non è una radiografia, ma una vera e propria risonanza magnetica di tutti i progetti Pnrr da qui fino alla scadenza del Piano nel 2026. È necessario che ogni Ministero evidenzi chiaramente le criticità, ne spieghi le ragioni e individui delle soluzioni percorribili». Lo ha detto, a quanto si apprende, il ministro per gli Affari europei, il sud, per le politiche di coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto, chiudendo i lavori della Cabina di Regia sul Pnrr a Palazzo Chigi. Nel corso della riunione, secondo quanto si apprende, il ministro ha spiegato che grazie a questo metodo di lavoro l’Italia potrà avere delle «ragioni forti» per rinegoziare gli obiettivi con la Commissione e Europea.

Fitto ha ricordato, inoltre, che ad oggi la scadenza del 2026 non è modificabile e ha invitato tutti ad avere come obiettivo quello di tutto l’arco del Piano e non inseguire soltanto le scadenze intermedie. Infine, in merito alla prossima scadenza, quella del 30 giugno, Fitto, a quanto si apprende, ha chiarito che la data di fine marzo è soltanto un termine intermedio non vincolante e che i progetti vanno conseguiti entro la consueta scadenza semestrale di giugno.

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