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In tre mesi 189 morti bianche

Il Presidente della Repubblica: «L'obiettivo è zero morti». La mamma di Luana D'Orazio: «Nulla da festeggiare, è come una guerra»

Una foto tratta dal profilo Instagram di Luana D'Orazio
Una foto tratta dal profilo Instagram di Luana D'Orazio
Una foto tratta dal profilo Instagram di Luana D'Orazio
Una foto tratta dal profilo Instagram di Luana D'Orazio

Il Primo maggio? La mamma di Luana D'Orazio: «Non si può festeggiare: sul lavoro c'è una vera e propria guerra». «Lo dicono chiaro anche i dati, tre morti al giorno, hanno fatto una media, quindi i lavoratori cosa devono festeggiare?». E se lo fanno spero «facciano festa diversamente, scendano in piazza per avere in primo luogo la sicurezza, un posto sicuro».

Emma Marrazzo torna a parlare delle tutele che mancano e di sua figlia Luana, che al lavoro ha perso la vita, a 22 anni: tra pochi giorni, il 3 maggio, sarà il primo anniversario dell'incidente nella ditta di Montemurlo (Prato) dove la giovane, già mamma di Alessio, che oggi ha 6 anni, fu risucchiata nell'ingranaggio dell'orditoio a cui era addetta. Macchinario al quale, secondo l'inchiesta della procura di Prato, sarebbe stati disattivati i dispositivi di sicurezza. Il 3 maggio è anche il giorno in cui Emma Marrazzo compirà 54 anni.

«Spero che si riesca ad ottenere qualcosa - spiega la mamma di Luana, parlando del suo impegno perchè i luoghi di lavoro diventino più sicuri -. Io sarei contenta se mettessero le telecamere sul posto di lavoro, per avere più controlli e vedere cosa accade. E servono poi maggiori controlli a sorpresa. E andare a parlare con gli apprendisti per che cosa sono stati assunti, come lo era Luana, per rendere i lavoratori consapevoli delle loro mansioni. A loro serve una formazione non sono teorica ma anche pratica, per spiegare che questi macchinari sono molto pericolosi e di stare molto attenti. Questo ti può salvare la vita. Mia figlia per due anni si è lamentata sempre». Quelle sul lavoro, afferma, «sono morti che si possono evitare, morti violente come in una guerra solo che l'arma che viene usata è la mancanza di "buon senso, di cuore", è la "disumanità immensa" di togliere i dispositivi di sicurezza ai macchinari».

 

IL PRESIDENTE MATTARELLA. «Il lavoro è strumento di progresso e affermazione delle persone, non un gioco d’azzardo potenzialmente letale. L’obiettivo di più lavoro non può tradursi in più incidenti sul lavoro. Per questo occorre porre in essere uno sforzo eccezionale. L’impegno per la ripresa è, insieme, impegno per migliorare le condizioni produttive e per battere la tragedia delle morti sul lavoro». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando al Quirinale in occasione della festa del lavoro.

 

PRIMO MAGGIO: TRE OPERAI FERITI.  Gli incidenti sul lavoro non si fermano neanche il primo maggio: tre operai sono rimasti feriti stamattina poco prima delle otto a Fidenza (Parma) in seguito a un'esplosione in una nota azienda di produzione di oggetti di vetro. Per cause in corso di accertamento da parte dei vigili del fuoco e dei carabinieri, c'è stata una perdita di metano da una tubazione dove stavano lavorando tre operai di una ditta esterna che dopo l'esplosione sono stati soccorsi e trasportati in ospedale.

 

I DATI INAIL. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail tra gennaio e marzo sono state 194.106 con un aumento del 50,9% rispetto allo stesso periodo del 2021. Lo rileva l'Inail spiegando che si tratta di dati provvisori e che il confronto richiede "cautele". Il dato si confronta con un periodo di restrizioni. Le denunce di incidenti con esito mortale nel primo trimestre sono state 189 (+2,2%). Sono in aumento le patologie di origine professionale denunciate con 14.517 denunce (+6,9%). L'incremento dei casi mortali di incidenti sul lavoro rilevato tra i primi trimestri del 2021 e del 2022 è legato solo alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 14 a 24, mentre quella maschile scende da 171 a 165. Secondo i dati Inail, sono in aumento le denunce dei lavoratori italiani (da 158 a 163), in calo quelle dei comunitari (da 9 a 8) e in parità quelle degli extracomunitari (18 in entrambi i periodi). Dall'analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei decessi tra gli under 40 (da 34 a 49 casi) e tra i 45-49enni (da 22 a 24), in calo quelli tra i 40-44enni (da 17 a 16).

 

IL PAPA. «Oggi è la Festa del lavoro. Che sia stimolo a rinnovare l'impegno perché dovunque e per tutti il lavoro sia dignitoso e che dal mondo del lavoro venga la volontà di far crescere una economia di pace», ha detto il Papa al Regina Coeli. «E vorrei ricordare gli operai morti al lavoro una tragedia molto diffusa, forse troppo», ha aggiunto.

 

LA CEI.  "La guerra in Ucraina ha spento i riflettori sulle morti bianche. Col rischio di dimenticare. E la damnatio memoriae è una seconda uccisione". Lo dice don Bruno Bignami, direttore Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro, in un intervento sul Sir per il Primo Maggio. Don Bignami sottolinea che «continuano le morti bianche. I dati Inail 2021 parlano di 1.221 vittime, senza contare gli infortuni non dichiarati perché avvenuti in contesti di lavoro nero o all'interno di forme di illegalità. I primi due mesi di questo anno raccontano di un aumento del 47,6% degli incidenti. Non c'è da sorridere».

 

MANIFESTAZIONE DI CGIL, CISL E UIL AD ASSISI. Sostenere «la centralità del lavoro. Lavoro dignitoso, di qualità, contrattualizzato. Lavoro sicuro. Sono oltre 1.300 le vittime ogni anno nelle nostre fabbriche, nei campi, sui cantieri. Non abbiamo più sangue da dare». Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dalla manifestazione per il Primo maggio ad Assisi, chiedendo di fermare questa «lunga scia di sangue. Chiediamo al Governo di mettere in cima alle priorità un grande piano che azzeri questa conta vergognosa», aggiunge Sbarra.

    

 

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