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La tragedia sulla funivia

Il piccolo Eitan ha aperto gli occhi. Quell'ultima foto nella cabina prima del disastro

Eitan Biran in una foto scattata dai genitori sulla cabina poi crollata e concessa dalla famiglia ai media israeliani (Foto ANSA / COURTESY BIRAN FAMILY)
Eitan Biran in una foto scattata dai genitori sulla cabina poi crollata e concessa dalla famiglia ai media israeliani (Foto ANSA / COURTESY BIRAN FAMILY)
Eitan Biran in una foto scattata dai genitori sulla cabina poi crollata e concessa dalla famiglia ai media israeliani (Foto ANSA / COURTESY BIRAN FAMILY)
Eitan Biran in una foto scattata dai genitori sulla cabina poi crollata e concessa dalla famiglia ai media israeliani (Foto ANSA / COURTESY BIRAN FAMILY)

Eitan, il bambino di 5 anni unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, è «estubato» e «respira da solo» aiutato da poco ossigeno. Lo si legge nel bollettino medico sulle condizioni del bambino sopravvissuto all'incidente della funivia del Mottarone diffuso dalla Città della Salute di Torino. Ricoverato all'ospedale infantile Regina Margherita, il bambino «non è ancora completamente cosciente». I sanitari proseguono «con un risveglio lento, visto che le sue condizioni sono ancora critiche. La zia è in reparto accanto a lui».

Al suo fianco, oltre agli anestesisti e agli psicologi dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, c’è dunque la zia Aya, sorella del padre morto con la madre e il fratellino di due anni nella cabina della funivia precipitata. «Questa è una fase molto delicata - dicono i sanitari del reparto di Rianimazione diretto da Giorgio Ivani - La notte è passata tranquilla e conferma la stabilità clinica del bambino nonostante le condizioni critiche. Il fatto che siamo riusciti a estubarlo è un fatto positivo».

La risonanza magnetica a cui è stato sottoposto ieri non ha evidenziato danni neurologici, sia a livello celebrale sia a livello del tronco encefalico. La prognosi resta riservata e si attendono le prossime ore per completare il risveglio. 

 

L'ULTIMA FOTO PRIMA DELLA TRAGEDIA. Nella tragedia del Mottarone è stata distrutta la sua famiglia, di origini israeliane, che viveva a Pavia: sono morti il papà Amit Biran, 30 anni, la mamma Tal Peleg, 27 anni, il fratellino Tom, 2 anni, il bisnonno materno Itshak Cohen, 82 anni, e la compagna dell'uomo Barbara Koniski Cohen, 71 anni. Pochi istanti prima dell'incidente, un componente della famiglia ha scattato una foto al piccolo Eitan accanto al bisnonno. Una maglietta rossa e lo sguardo rivolto verso l'esterno, ad ammirare il panorama baciato da uno splendido sole. La foto è stata inviata a un parente in Israele. L'ultima immagine di una gita che pochi attimi dopo si è trasformata in tragedia.

 

A SCUOLA DI EITAN TUTTI PREGANO PER LUI. «Siamo stravolti da quanto è successo. Abbiamo chiesto a tutti i genitori della nostra scuola di essere vicini al bimbo israeliano con la preghiera. Oggi preghiamo per lui in tutto il nostro Istituto. Chiediamo al Signore di essere vicino al piccolo Eitan, che gli dia pace, pronta guarigione e consolazione. Chiediamo che Dio gli faccia sentire il suo abbraccio, come ha fatto suo padre per proteggerlo durante questa terribile disgrazia». Madre Paola Canziani, direttrice dell'Istituto "Maddalena di Canossa" di Pavia, esprime tutta la preoccupazione della scuola per il piccolo di 5 anni. «Frequenta, da circa un anno, la nostra scuola dell'infanzia - racconta Madre Paola -. Qualche giorno fa, insieme ai suoi compagni, ha incontrato il vescovo Corrado Sanguineti. È un bambino pieno di entusiasmo, ha voglia di imparare e di conoscere, si vede che era seguito da una famiglia giovane e positiva».

 

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