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Le misure

Green pass, obbligo da venerdì. Ore decisive per scuola e lavoro

Draghi vede sindacati a Palazzo Chigi (Foto Ansa)
Draghi vede sindacati a Palazzo Chigi (Foto Ansa)
Draghi vede sindacati a Palazzo Chigi (Foto Ansa)
Draghi vede sindacati a Palazzo Chigi (Foto Ansa)

Conto alla rovescia per l'entrata in vigore del Green pass obbligatorio per una serie di attività e ore decisive sul fronte scuola, trasporti a lunga percorrenza e luoghi di lavoro. Questa resta una settimana cruciale per le scelte del governo in vista dell'avvio dell'anno scolastico e delle riaperture di settembre.

 

Il premier Mario Draghi ha convocato i sindacati per affrontare il tema del Green pass in fabbrica e nei luoghi di lavoro. Il confronto arriva a poche ore dalle dichiarazioni del leader della Cgil Maurizio Landini con cui ha precisato che non c'è nessun «no» pregiudiziale sull'utilizzo obbligatorio del Pass ma ha respinto l'ipotesi di sanzioni per i lavoratori che decidono di non vaccinarsi. Serve una legge sulla sicurezza sanitaria, dice il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri. «Il Green pass non può diventare strumento da usare per licenziare e discriminare lavoratori e lavoratrici», sottolinea il leader della Cgil. Intanto da venerdì diventa obbligatorio esibire il certificato verde per spettacoli, cinema, terme, piscine, palestre e ristoranti al chiuso. Un cambio di passo che impone agli esercenti di dovere intervenire per evitare di incorrere in multe o, addirittura, in chiusure dell'esercizio commerciale. In questo ambito nei prossimi giorni è in arrivo un provvedimento che prevede un prezzo calmierato dei tamponi, che potrebbe attestarsi sui 6-7 euro. «Io credo che se il green pass serva a sentirci più sicuri nei luoghi pubblici al chiuso: ben venga - ha detto il presidente dell'Anci Antonio Decaro -. L'importante è continuare con la vaccinazione. Quando avremo raggiunto una percentuale molto più elevata ci sentiremo tutti più sicuri in tutti gli ambienti».

 

In settimana il dossier scuola dovrebbe quindi finire all'attenzione del governo e si auspica un avvio dell'anno in presenza. Un obiettivo che si confronta, ogni giorno, con i dati relativi al piano vaccinale. A partire dalla terza settimana di agosto sarà disponibile un milione di dosi in più di Pfizer. A oggi, comunque, circa l'85% dei docenti è immunizzato o in attesa di richiamo. Numeri che potrebbero portare ad attendere alcune settimane, sperando di raggiungere quota 90%, prima di intervenire con provvedimenti più forti. La data è sempre quella del 20 agosto, giorno in cui alla struttura commissariale verrà consegnata una «quantificazione» delle mancate adesioni a fini statistici, nel rispetto della privacy. Per il presidente del Veneto, Luca Zaia, «chi lavora a scuola deve vaccinarsi»: chi opera nel comparto «faccia una riflessione e valuti veramente la somministrazione di una dose».

 

I prossimi giorni saranno determinanti anche per il Piano Scuola. Il documento verrà illustrato domani alle Regioni. Non è da escludere che possa esserci la cabina di regia e un Cdm che riguarderà, oltre all'esame del piano del ministero dell'Istruzione, anche l'obbligo del Pass per i trasporti a lunga percorrenza. Sul trasporto locale è stato chiesto alle Regioni un piano sul potenziamento dei mezzi in vista di settembre..

Marco Maffettone

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