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Il monitoraggio

I colori delle Regioni: Italia quasi tutta gialla. L’indice Rt cresce ancora: 0,89

La nuova mappa dei colori (Foto Ansa)
La nuova mappa dei colori (Foto Ansa)
La nuova mappa dei colori (Foto Ansa)
La nuova mappa dei colori (Foto Ansa)

AGGIORNAMENTO ORE 19 - L’Italia diventa sempre più gialla e in vista del tagliando alle misure anticovid previsto dal governo per la prossima settimana le Regioni chiedono di rivedere i parametri che determinano i cambi di colore, a partire dall’Rt, l’indice di diffusione del virus. Il monitoraggio del ministero della Salute conferma il lento e costante miglioramento della situazione epidemiologica, con l’incidenza che scende a 127 casi ogni 100mila abitanti, anche se per la seconda settimana consecutiva l’Rt sale lievemente e a livello nazionale è ora a 0,89.

Numeri che si riflettono sui colori delle regioni: il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le nuove ordinanze in base alle quali da lunedì nessuna sarà più in zona rossa e in arancione rimarranno solo Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta, che era l’ultima dove erano in vigore le massime restrizioni. Basilicata, Calabria e Puglia si aggiungono invece al resto d’Italia in zona gialla già da due settimane.

 

ORE 17 - «La curva è in decrescita, sempre lenta ma questa settimana è in tutte le Regioni». Così il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro. «La curva in Italia è in decrescita mentre in altri Paesi Ue la situazione è altalenante e di transizione». «L'età media dei casi scende a 41 anni e anche l'età media dei ricoveri scende a 65 anni. I casi però segnano un aumento tra i più giovani, tra 0 e 9 anni. I casi tra gli over-80 decrescono più rapidamente delle altre fasce e questo è un effetto delle vaccinazioni. E cominciamo a vedere ora gli effetti di un calo anche rispetto alla mortalità ma la curva è ancora in fase iniziale» ha detto Brusaferro.

«C'è una tendenza al miglioramento della situazione epidemiologica in questo momento e per la prima volta abbiamo sotto la soglia critica sia l'occupazione delle terapie intensive sia dei reparti ospedalieri, c'è dunque una decongestione, ma la situazione esige sempre la massima cautela. Ciò per effetto delle misure prese e della campagna vaccinale». Così il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza in conferenza stampa. «Sull'utilizzo del vaccino AstraZeneca e J&J negli under-60 c'è una riflessione in corso. Ma i vaccini a vettore virale sono utilizzabili dai 18 anni in su e dunque non c'è alcuna controindicazione. La circolare ministeriale prevede un uso preferenziale per over-60, ma ciò non vuol dire che non possano essere usati al di sotto» ha detto Rezza. 

 

ORE 16 - L'Italia, secondo quanto apprende l'Ansa, avrebbe solo due regioni in arancione: la Sicilia e la Valle d'Aosta. I cambi di fascia partiranno lunedi prossimo.

 

ORE 11.15 - Miglioramento generale del rischio in Italia per l'epidemia di Covid, con nessuna Regione a rischio alto per la seconda settimana consecutiva, secondo quanto compare nella bozza di monitoraggio Iss-Ministero della Salute che sarà presentato oggi. Sei Regioni e province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui una, Calabria, ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane). Le altre 15 Regioni e province hanno una classificazione di rischio basso. 

Scende il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: si tratta di 5 contro le 8 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la soglia critica (27%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.748 (27/04/2021) a 2.423 (04/05/2021). 

 

ORE 9 - Si riunisce oggi la cabina di regia per decidere, in base ai dati sui contagi Covid, i nuovi colori delle Regioni: la Valle d'Aosta, unica zona rossa rimasta, potrebbe passare in arancione. Puglia, Basilicata e Calabria sperano di diventare gialle. Il Veneto rischia di diventare arancione, la Sardegna resta in bilico. Intanto sale anche questa settimana l'indice Rt che passa da 0,85 a 0,89, mentre cala l'incidenza da 146 a 127.

«La prima cosa da superare oggi, vista anche la situazione contingente, è l'indice Rt che oggi andiamo a valutare», ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, che lo ritiene poco affidabile. In alternativa, per Fedriga «un indice da tenere in considerazione è l'Rt ospedaliero: fa capire se aumentano o diminuiscono le richieste di ospedalizzazione ed è un indicatore che può dare segnale importante, e che non dà una visione distorta».

Allo studio della cabina di regia anche la seconda dose di vaccino per chi è in vacanza in Italia.

 

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