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Italia

Covid, il rapporto Inail: oltre 100.000 contagi sul lavoro, 366 morti

Il 68,7% delle denunce riguarda il settore della sanità e assistenza sociale
Il 68,7% delle denunce riguarda il settore della sanità e assistenza sociale
Il 68,7% delle denunce riguarda il settore della sanità e assistenza sociale
Il 68,7% delle denunce riguarda il settore della sanità e assistenza sociale

Sono oltre 100.000 le denunce di contagio sul lavoro da Covid 19 dall'inizio della pandemia al 30 novembre . Lo rileva l'Inail sottolineando che le denunce di casi mortali totali sono state 366, 34 dei quali denunciati a novembre. I casi di contagio in più rispetto al monitoraggio del mese precedente sono 37.547, di cui 27.788 riferiti a novembre e 9.399 a ottobre.

Nel complesso i contagi da Covid sono 104.328, pari al 20,9% del complesso delle denunce di infortunio sul lavoro pervenute dall'inizio dell'anno e al 13% dei contagiati nazionali comunicati dall'Istituto superiore di sanità (Iss) alla stessa data. 

Le denunce di casi mortali di contagi da Covid sul lavoro - segnala l'Inail - sono 366, pari a circa un terzo del totale dei decessi denunciati all'Inail dall'inizio dell'anno, con un'incidenza dello 0,7% rispetto ai deceduti nazionali da Covid-19 comunicati dall'Iss alla stessa data.

 

L'analisi territoriale conferma che le denunce di contagio ricadono soprattutto nel Nord del Paese: il 50,3% nel Nord-Ovest (il 30,5% in Lombardia), il 21% nel Nord-Est, il 13,7% al Centro, l'11,1% al Sud e il 3,9% nelle Isole.

 

Rispetto alle attività produttive coinvolte dalla pandemia, il settore della sanità e assistenza sociale - che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili - con il 68,7% delle denunce e il 23,7% dei casi mortali codificati. Le altre categorie più coinvolte sono quelle degli impiegati amministrativi (4,3%), degli addetti ai servizi di pulizia (2,2%), dei conduttori di veicoli (1,2%) e dei dirigenti amministrativi e sanitari (1,0%).

 

La maggioranza dei lavoratori contagiati sono donne (69,4%), con un'età media dall'inizio dell'epidemia di 46 anni per entrambi i sessi. Il 42,5% delle denunce riguarda la classe 50-64 anni, seguita dalle fasce 35-49 anni (36,8%), 18-34 anni (18,8%) e over 64 anni (1,9%). I decessi, invece, sono concentrati soprattutto tra gli uomini (84,2%) e nella fascia 50-64 anni, con il 71,6% del totale dei casi. Seguono le fasce over 64 anni (18,6%) e 35-49 anni (8,7%), con un'età media dei deceduti di 59 anni.

L'85,6% dei contagi denunciati riguarda lavoratori italiani. Il restante 14,4% sono stranieri (otto su 10 donne).

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