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Valida fino al 13 novembre

Coprifuoco in Lombardia dalle 23 alle 5: firmata l'ordinanza

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Milano, il centro della città è deserto (foto Ansa)
Milano, il centro della città è deserto (foto Ansa)
Milano, il centro della città è deserto (foto Ansa)
Milano, il centro della città è deserto (foto Ansa)

Coprifuoco dalle 23 alle 5, a partire da giovedì 22 ottobre, consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d'urgenza ovvero per motivi di salute, in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza e autodichiarazione per certificare gli spostamenti: sono le misure contenute nell'ordinanza emanata oggi in Lombardia e firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal presidente della Regione, Attilio Fontana valida fino al 13 novembre 2020.

 

Nelle premesse dell’ordinanza firmata da Fontana e Speranza si legge che le misure restrittive sono prese a fronte «del trend dei contagi» e sulla base di quanto riferito dalla «Commissione indicatori Covid-19 RL», costituita con D.G.R. 3243/2020 «che ha evidenziato che al 31 ottobre - secondo la curva degli ultimi giorni - è plausibile che ci siano mediamente 594 (range da 434 a 815) ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 ricoveri non in terapia intensive». Le misure urgenti, si precisa ancora nel provvedimento, sono prese «con particolare riguardo alla fascia oraria notturna che può determinare nei contesti sociali un allentamento sull’osservanza del rispetto delle misure di prevenzione dal contagio, con rischi di assembramento e inosservanza del distanziamento interpersonale». Per gli spostamenti sarà necessaria una autocertificazione e le sanzioni vanno da 400 a 3 mila euro come previsto dal decreto dello scorso 25 marzo sull’emergenza Coronavirus

 

ALLARME DI SALA PER MILANO. «Noi siamo qua per cercare di trovare delle soluzioni, perché se la pandemia si scatena in una grande città l'effetto è dirompente». Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ai microfoni di Radio Deejay parlando dell'aumento dei casi in città e provincia. «Questo per dire che la situazione è oggettivamente grave e io non posso stare qua a girarmi dall'altra parte, bisogna fare le cose con buonsenso», ha concluso.

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