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Il premier

Conte: «Possibili
alcune riaperture
entro fine aprile»

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Il premier Conte durante l'intervista alla Bbc
Il premier Conte durante l'intervista alla Bbc
Il premier Conte durante l'intervista alla Bbc
Il premier Conte durante l'intervista alla Bbc

«Dobbiamo individuare alcuni settori che possono ricominciare la loro attività. Se gli scienziati danno il loro assenso, potremmo cominciare ad allentare alcune misure già alla fine di questo mese». Lo spiega, in un’intervista alla Bbc pubblicata sul sito dell’emittente britannica, il premier Giuseppe Conte ribadendo come la guardia non sarà abbassata e spiegando che «solo gradualmente» verranno messe in campo le riaperture.

 

 

Ieri, nel giorno in cui l'Italia ha fatto segnare il record di guariti - 2.099 nelle ultime 24 ore - era arrivato dagli industriali di Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto il pressing sul governo e sul premier Conte per riaprire in tempi brevi evitando il «rischio che l'Italia spegna definitivamente il motore». 

 

«LE RIAPERTURE SARANNO GRADUALI»

«Gli esperti hanno confermato che la curva dei contagi sta rallentando in Italia, il numero dei nuovi contagi sta scendendo, siamo fiduciosi che stiamo superando la fase peggiore, ma non possiamo passare da un lockdown a liberalizzare tutte le attività economiche, dobbiamo farlo gradualmente», ha detto Conte alla Bbc. «Dobbiamo scegliere i settori in grado di riavviare la loro attività - ha proseguito -. Se gli scienziati confermano questo trend, potremmo iniziare ad allentare alcune misure già entro la fine di questo mese».

 

«NON ABBIAMO SOTTOVALUTATO L'EMERGENZA»

«La perfezione non è di questo mondo», ma «non si troverà mai una mia dichiarazione che dimostri che abbiamo sottovalutato questa emergenza. Abbiamo adottato misure efficaci e
tempestive».

 

«L'UE RISCHIA IL FALLIMENTO, DOBBIAMO EVITARLO»

«Il rischio c’è, è reale, ma non permetterò che si concretizzi, voglio evitarlo» ha detto Conte rispondendo alla domanda se ci sia una prospettiva di fallimento del progetto europeo di fronte all’emergenza coronavirus. «Abbiamo bisogno di una risposta economica e sociale a livello europeo - ha spiegato Conte, con interventi monetari e fiscali adeguati. Siamo di fronte alla più grande sfida per l’Europa dalla Seconda Guerra Mondiale. Dobbiamo scrivere un libro di storia, non un manuale di economia, o rischiamo una grande delusione non solo dei cittadini italiani, ma di tutti gli europei».

 

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