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Il monitoraggio

Covid: Veneto resta giallo. Arancioni Calabria, Lombardia, Piemonte

AGGIORNAMENTO ORE 18.45   Dopo l’ordinanza che firmerà il ministro Speranza per il passaggio di 3 regioni alla fascia arancione e di 2 in quella gialla, lo stivale si colora cosi: le regioni arancioni sono Calabria, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Basilicata, Puglia, FVG. Quelle gialle: Liguria, Sicilia, Sardegna, Lazio, Molise, Veneto, Provincia autonoma di Trento. Sono rosse: la Provincia autonoma di Bolzano, la Toscana, Abruzzo, Campania, Valle d’Aostra, 

Il Veneto resta in zona gialla, mail governatore Luca Zaia invita a non abbassare la guardia: «proibito cullarsi nelle illusioni. I prossimi giorni saranno decisivi per il futuro della sanità pubblica veneta. Come ho detto infinite volte, questa non è una gara e non si vince niente». Così Zaia ha commentato con l’ANSA la nuova zonizzazione nazionale che ha mantenuto il Veneto in area gialla. «Rivolgo a tutti un forte appello alla responsabilità - ha proseguito Zaia - perché si rispettino al massimo il distanziamento sociale senza alcun tipo di assembramento, l’uso costante della mascherina, l’igiene continua delle mani. Serve un’attenzione totale alla salute pubblica, sia in chiave generale, che personale». 

«Non posso dimenticare - aggiunge Zaia - che stiamo fronteggiando ben tremila ricoveri. Rispetto e responsabilità non sono da rivolgere solo alla sanità pubblica, ma anche nei confronti di chi quei tremila malati li cura con rischio evidente anche per la propria salute personale e con abnegazione totale».
«Il mio non è un appello di maniera - conclude Zaia - ma una vera e propria chiamata al popolo veneto perché faccia squadra: ogni singolo cittadino deve sentirsi direttamente coinvolto
nella battaglia contro questo virus subdolo, sapendo che i prossimi giorni saranno determinanti».

 

ORE 17  IL MONITORAGGIO ISS-MINISTERO DELLA SALUTE - Nel periodo 4-17 novembre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,08. Si riscontrano valori medi di Rt tra 1 e 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane. In 4 Regioni/PA l'RT puntuale è inferiore a 1, indicando una diminuzione significativa nella trasmissibilità: lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Questa settimana si osserva per la prima volta in varie settimane una diminuzione nell'incidenza dei casi Covid a livello nazionale negli ultimi 14 giorni: 706.27 per 100,000 abitanti nel periodo 9/11/2020-22/11/2020 contro 732,6 per 100,000 abitanti nel periodo 2/11/2020-15/11/2020), sebbene questa rimanga «a livelli molto alti». Nella bozza si sottolinea che «in diverse Regioni, tuttavia, si continua a segnalare una incidenza in aumento».

Quasi tutte le Regioni/PA sono ancora classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane. Dieci Regioni/PA sono classificate a rischio alto. Le rimanenti sono a rischio moderato, di cui 7 con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese, rileva ancora la bozza di monitoraggio in cui si raccomanda alle autorità di queste 7 regioni di valutare l'opportunità di adottare ulteriori misure di mitigazione. 

La velocità di trasmissione dell'epidemia in Italia sta rallentando ed ha raggiunto livelli di Rt prossimi a 1 in molte Regioni/PA -  si legge nella bozza del monitoraggio dell'Iss -. Inoltre, per la prima volta da molte settimane, l'incidenza calcolata negli ultimi 14 giorni è diminuita a livello nazionale. Questi dati sono incoraggianti e segnalano l'impatto delle misure di mitigazione realizzate nelle ultime settimane. L'incidenza rimane tuttavia ancora troppo elevata per permettere una gestione sostenibile, pertanto sarà necessario raggiungere livelli di trasmissibilità significativamente inferiori di 1 consentendo una rapida diminuzione nel numero di nuovo casi di infezione e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali ed ospedalieri. Rimane inoltre elevato il numero di Regioni/PA che sono state classificate a rischio alto e/o equiparate a rischio alto.

Si conferma la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile, si legge ancora nella bozza.

Al 24 novembre, 17 regioni avevano superato almeno una soglia critica in area medica o Terapia intensiva, rileva la bozza di monitoraggio Iss-ministero Salute. Nel caso si mantenga l'attuale RT, quasi tutte le Regioni/PA hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di queste soglie entro il prossimo mese. I ricoverati in terapia intensiva sono passati da 3.612 (17/11) a 3.816 (24/11/2020), mentre i ricoverate in aree mediche sono passati da 33.074 (17/11) a 34.577 (24/11/2020). 

 

ORE 14 - «Sono ore impegnative: eravamo a consulto con i nostri esperti per valutare la curva epidemiologica per valutare gli scenari prossimi futuri. Oggi è venerdì e come sapete c'è il monitoraggio settimanale. Nel pomeriggio avremo delle novità». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte all'evento "Generazione energia", collegandosi dopo la riunione con i capi delegazione di maggioranza, alla presenza di Franco Locatelli e Silvio Brusaferro. 

Nel frattempo la sottosegretaria al ministero della Salute, Sandra Zampa, rispondendo ad una domanda sul coprifuoco a Natale durante "Radio anch’io" su Radio1, ha confermato: «Sì, sicuramente resterà l’orario delle 22»

 

Il nuovo Dpcm in vista delle festività del Natale dunque comincia a delinearsi in relazione anche ai diversi scenari epidemiologici. Nel pomeriggio il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute dovrebbe certificare una discesa della curva e un abbassamento dell'Rt.

Potrebbero arrivare novità anche per le regioni tra zona rossa, zona arancione e zona gialla: quelle inserite nella zona di rischio più contenuto, quelle gialle, potrebbero essere inserite infatti nel nuovo Dpcm nel generale divieto di spostamenti da una regione all'altra, con poche eccezioni motivate. All'interno delle regioni gialle potrebbe essere consentito lo spostamento da un comune all'altro, magari per raggiungere le seconde case nel periodo di Natale.

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