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Italia

AstraZeneca taglia ancora sulla consegna vaccini: meno 15% alle regioni. E il piano rischia di rallentare

Ancora brutte notizie dal fronte dei vaccini. Il taglio nazionale, comunicato oggi a varie regioni italiane, sulle dosi in consegna questa settimana del vaccino Astrazeneca, si aggirerebbe sul 15 per cento. Invece di 566mila fiale ne verranno recapitate 506mila. Ed il taglio potrebbe essere oggetto anche di una nuova Conferenza delle Regioni.

Il piano di somministrazione accumula così nuovi ritardi, proprio mentre entra nel vivo la fase che coinvolge scuola e forze dell’ordine. Ed innervosisce ancora di più le regioni impegnate a rimodulare il piano vaccinale per le dosi ancora una volta meno del previsto. «Situazione insostenibile» per il presidente della Lombardia Attilio Fontana che ha chiesto che Mario Draghi «faccia sentire» la sua voce «autorevole» in Europa per tutelare gli interessi italiani e la campagna vaccinale delle Regioni. 

Difficile ottenere un commento ufficiale dal commissariato all’emergenza di Domenico Arcuri, ma quel che trapela è che
Astrazeneca non ha fatto sapere quando recupererà il ritardo.
L’ennesimo stop, che si aggiunge a quello di Moderna giorni fa
(ma su quantità molto minori) e prima di Pfizer, irrompe nel
dibattito sull’autonomia di acquisto delle Regioni. E dopo il presidente del Veneto Luca Zaia che ha parlato di milioni di dosi offerte alla Regione da intermediari, chiedendo un via libera all’acquisto dal commissario Domenico Arcuri, oggi la Toscana parla di autarchia nella produzione dell’anti-Covid. «Stiamo pensando di usare i fondi europei destinati alla ricerca farmaceutica e in particolare ai vaccini per incentivarne la produzione - dice il governatore Eugenio Giani -: l’invito dunque che rivolgo alle aziende toscane è di attrezzarsi per dare seguito a questa opportunità».


Intanto, l’Ema ha già delineato delle linee guida che saranno pubblicate nei prossimi giorni «e che abbiamo concordato con la Fda per facilitare nuovi vaccini contro le varianti - rende noto Marco Cavaleri direttore Dipartimento Vaccini Ema -. La Commissione Ue snellirà il processo amministrativo per approvare questi nuovi vaccini».

 

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