Il primo Natale nell’epoca del Covid inizierà virtualmente già il 3 dicembre, quando scadrà l’ultimo dpcm del presidente del Consiglio e saranno fissate le nuove disposizioni anti-virus valide anche per il periodo delle feste. Alcune delle quali cominciano già a delinearsi. L’ipotesi più attuale è che ci sia un nuovo dpcm per il periodo dal 3 dicembre fino a ridosso di Natale e uno per le festività vere e proprie.
NEGOZI E SHOPPING
Sarà consentito lo shopping per gli acquisti di Natale, con i negozi che potranno rimanere aperti in una fascia oraria più ampia per evitare assembramenti. Ci sarà anche l’apertura dei centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e saranno contingentati gli ingressi non solo nei negozi ma anche in strade e piazze, soprattutto in alcune grandi città e nel weekend.
RISTORANTI E CENONE
Apertura serale anche per i locali mentre per il cenone in casa ci saranno raccomandazioni e non divieti, che sono inapplicabili: plausibile che non si possa essere più di sei a tavola, quindi al massimo solo conviventi e parenti stretti. «Questo Natale - conferma il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa - dobbiamo sforzarci di essere il meno numerosi possibile» perchè «più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente e maggiore è il rischio». Dunque «immagino si possa dire 5-6 persone al massimo, ma è ovvio che non sarà possibile controllarlo».
SPOSTAMENTI TRA REGIONI
Quanto agli spostamenti, interdetti nelle zone rosse e limitati in quelle arancioni, si ipotizzano alcune deroghe ma non si prevede un esodo dal nord al sud paragonabile a quello di marzo scorso prima del lockdown. «Manca una trentina giorni a Natale e in questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra Regioni» sottolinea ancora Zampa che però apre: «ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili delle deroghe».
COPRIFUOCO
Nessuna deroga sarà invece concessa per eventi in piazza o in altri luoghi d’aggregazione, nè per le feste private. Soprattutto per Capodanno. «Non saranno permessi ritrovi di piazza e feste - conferma Zampa - saranno adeguatamente normati anche quei giorni perchè, a differenza di questa estate, non ci saranno deroghe.
Non possiamo immaginare una terza ondata».
IL PARERE DEL CTS
L’obiettivo del governo e dei presidenti di Regione per il momento è comunque un altro: fare in modo che la maggior parte delle regioni possano retrocedere dalle zone rosse e arancioni in modo da arrivare al 3 dicembre con buona parte dell’Italia in zona gialla. Ma anche se sarà così le regole devono essere chiare: «abbiamo fatto un’estate "liberi tutti" e l’abbiamo pagata duramente - ricorda il coordinatore del Cts, il Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo - e dunque non possiamo permetterci un Natale "liberi tutti"».