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Europa

Ciambetti, Conferenza futuro dell'Ue parte lenta

'Difficile agire in maniera importante sui trattati Ue'

BRUXELLES - "Sono un po' perplesso dalla partenza, mi aspettavo una partenza un po' più efficace ed efficiente, l'inizio mi ha un po' deluso perché mi aspettavo di più". Così Roberto Ciambetti (Lega-EcR), presidente del Consiglio regionale del Veneto, a margine di un dibattito sulla Conferenza sul Futuro dell'Ue durante la plenaria del Comitato delle Regioni con gli eurodeputati Manfred Weber (Ppe), Guy Verhofstadt (Renew Europe) e Iratxe García Pérez (S&D). Ciambetti ha fatto l'esempio dei gruppi di lavoro, "rinviati come formazione e operatività a ottobre" e ha detto che "le regioni sono antenne sul territorio per l'Unione europea, quindi con un maggior coinvolgimento anche a livello legislativo nel processo decisionale può migliorare quello che l'Europa approva".

In questo senso, "il rifacimento dei trattati è cosa ambiziosa", ma "mi pare che sia difficile agire in maniera importante", ha aggiunto Ciambetti. "Chiedo a tutti i commissari e parlamentari europei che sono presenti alla Conferenza sul Futuro dell'Ue e hanno avuto esperienza a livello locale di ricordare quell'esperienza e portarla nei lavori", ha aggiunto. D'accordo anche il vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao (Ppe): "La sensazione è che la Conferenza sul Futuro dell'Europa sia partita molto lenta, anche perché sta partendo in un contesto di pandemia non certamente archiviata" e "sembra" che "non si toccheranno i trattati". Armao ha sottolineato che "è necessario che i luoghi di rappresentanza delle regioni pesino di più, quindi che il Comitato possa formulare pareri vincolanti o comunque possa intervenire nel processo decisionale dell'Ue in modo più incisivo".

Redazione Ansa