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Europa

Il Veneto presenta lo stato di utilizzo dei fondi Ue

Donazzan: 'La Regione sarà partner delle imprese per dare risposte ai giovani'

BRUXELLES - Si è tenuto oggi a Venezia il Comitato di Sorveglianza Fse, consueto appuntamento annuale in cui l'Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria della Regione Veneto presenta alla Commissione Europea. Le iniziative attuate negli ultimi 12 mesi, quelle in corso e quelle di prossima attuazione, con specifici focus di approfondimento sulle azioni messe in campo a favore della parità di genere e sulle buone prassi sperimentate. In seguito alla riprogrammazione delle risorse, sono state individuate le risorse del Fondo di Coesione (Fsc) assegnate al Veneto per gli interventi da realizzare in continuità con Fse, riclassificate sulla base delle Aree Tematiche del "Piano Sviluppo e Coesione". A conclusione del periodo 2014-2020 (prorogato di un anno a causa dell'emergenza sanitaria e della conseguente crisi economica), sono stati presentati anche i lavori e gli esiti del confronto partenariale per la nuova Programmazione FSE 2021-2027 che avrà ricaduta nel territorio regionale da qui al 2030. "Questo Comitato di Sorveglianza che chiude la programmazione 2014-2020 - sottolinea l'Assessore al Lavoro, Istruzione e formazione Elena Donazzan al termine dell'incontro - ci dà il quadro completo delle moltissime cose realizzate con l'uso del Fondo Sociale Europeo e ci restituisce il plauso della Commissione, sia in termini di contenuto che di efficienza della gestione amministrativa con una Regione più trasparente delle altre, capace di raggiungere tutti gli obiettivi prefissati. Un risultato che ci riempie di orgoglio il cui merito va principalmente all'Area Capitale Umano perché i dirigenti hanno saputo essere proattivi, innovatori. La Pa ha bisogno di essere il motore dell'innovazione sociale". "Siamo pronti per la nuova programmazione, forti di questa esperienza e delle eccellenze che abbiamo nella nostra capacità di gestire una programmazione, di dare contenuti e forma - continua Donazzan - La prossima programmazione per noi significa riagganciare la ripartenza. Le nostre imprese sono capaci, hanno vocazione all'export, sono proiettate nel mondo ma non sono sacrificabili secondo le logiche della taglia unica, non devono essere sacrificate secondo le regole di una economia finanziaria che non guarda al contenuto. Ecco perché la Regione attraverso il Fondo Sociale Europeo Plus e con la programmazione interfondi sarà una partner delle nostre imprese insieme alle quali daremo risposta ai giovani, anche considerando la forte denatalità. Offriremo occasioni per entrare nel mondo del lavoro con opportunità che sono frutto di un robusto accompagnamento al lavoro. La Regione vuole che queste nuove risorse siano carburante per il motore della macchina economica del Veneto".

Redazione Ansa