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Verso il nuovo Dpcm

Veneto a rischio zona rossa dal 16 gennaio. Ipotesi di proroga dello stato di emergenza

Nemmeno il tempo di abituarsi alla zona arancione, che il Veneto rischia già (dal 16 gennaio) quella rossa.

Dopo l'abbassamento della soglia dell'Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, il governo sta infatti pensando di introdurre un'ulteriore stretta: se l'incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti scatta in automatico la zona rossa. La proposta, avanzata dall'Istituto superiore di Sanità, è stata condivisa dal Cts e dovrà essere concordata con le Regioni. In vista della scadenza del Dpcm il 15 gennaio, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato per lunedì mattina una riunione con Regioni, Anci e Upi con, all’ordine del giorno, le misure per il nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio. E il governo sta valutando la proroga dello stato di emergenza in scadenza a fine gennaio.

In base all'ultimo monitoraggio, con l'abbassamento dei parametri relativi all'incidenza dei casi, l'unica regione che andrebbe automaticamente in zona rossa sarebbe il Veneto, che ieri aveva un'incidenza a sette giorni di 454,31 casi per 100mila abitanti. A rischio anche l'Emilia Romagna, con un'incidenza a 242,44. In tutto sono cinque ad oggi le regioni o province autonome che superano i 200 casi ogni 100mila abitanti: oltre a Veneto ed Emilia Romagna, ci sono la provincia di Bolzano (231,36), il Friuli Venezia Giulia (205,39) e le Marche (201). In ogni caso, nessuna regione è sotto la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti, quella che, dice la cabina di regia del ministero della Salute, permetterebbe «il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e il tracciamento dei loro contatti». L'incidenza più bassa si registra in Toscana, con 78,95 casi ogni 100mila abitanti.

 

SPERANZA: «RESTRIZIONI ARMA CENTRALE ANCORA PER QUALCHE MESE». «Questa è la prima grande sfida: non pensare di aver vinto, tenere altissimo il livello di attenzione e continuare con comportamenti corretti e misure restrittive che sono l'arma fondamentale per la nostra battaglia contro il virus ancora per qualche mese», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza al webinar 'A me il braccio please. Vaccinare contro il Covid-19 gli operatori sanitari' organizzato dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp).

Ieri, aveva affermato Speranza, «ho firmato delle ordinanze che riportano in arancione un pezzo significativo del nostro Paese e in Europa i dati della recrudescenza del virus sono molto significativi». Il virus, ha avvertito, «continua cioè a circolare e continua ad essere un avversario molto temibile e purtroppo ancora per qualche tempo le misure di mitigazione e le regole sono e resteranno l'arma fondamentale con cui difenderci».

 

NUOVO DPCM DAL 16 GENNAIO, LE MISURE. Speranza si presenterà alla Camera mercoledì 13 gennaio: in Aula, si legge sul sito della Camera, «avranno luogo le Comunicazioni del Ministro della Salute sulle ulteriori misure per fronteggiare l'emergenza Covid-19». Nel nuovo Dpcm in arrivo, sotto i riflettori spostamenti, bar, ristoranti, negozi, ma attenzione anche a piscine e palestre. 

Bar e ristoranti potrebbero essere interessati da misure anche in zona gialla. Per gli spostamenti nella zona arancione, si potrebbe mantenere la regola che consente di uscire dai comuni con meno di 5000 abitanti che permette di allontanarsi per 30 km senza raggiungere il capoluogo di provincia. Non è escluso lo stop ai trasferimenti tra regioni, a prescindere dal colore, se non per motivi di salute, di lavoro o per urgenze.

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