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In Veneto

Ordinanza anticipa zona gialla: tamponi ogni 4 giorni in ospedale e Rsa. Zaia: «Prima delle cene, fate i test fai-da-te»

Zaia punto stampa venerdì 17 dicembre 2021

Il governatore Luca Zaia torna venerdì 17 dicembre, in diretta dalla sede della Protezione civile regionale di Marghera, per gli ultimi aggiornamenti sulla situazione coronavirus in Veneto. La regione è in "zona gialla": i parametri che determinano il cambio di colore, infatti, sono già stati superati.  Il Veneto anticipa con un’ordinanza di principi e raccomandazioni illustrata dal presidente Zaia. L’ordinanza entra in vigore dalla mezzanotte di oggi fino al 16 gennaio.

 

LA DIRETTA

IL BOLLETTINO

«I positivi nelle ultime 24 ore sono molti perché abbiamo sommato dei positivi non caricati nei giorni scori: sono 5.577 su 108mila tamponi, vale a dire il 5.15 di incidenza. Sono 57.038 gli attualmente positivi,  1.254 (+24) i ricoverati totali: 1.090 (+19) in area non critica, 164 in intensiva (+5).  Abbiamo 298 persone in intensiva non Covid, quindi più di 400 intensive occupate. I morti da inizio pandemia sono 12.135, vale a dire 5 decessi nelle ultime 24 ore».

 

ZONA GIALLA E ANALISI DATI

«Il Veneto ha il 13% di occupazione delle terapie intensive, tre sopra il limite di zona gialla, e in area medica il 15%, esattamente quello che fa scattare la zona gialla. È verosimile che verrà dichiarato giallo». Lo ha ribadito oggi il presidente regionale Luca Zaia. «Siamo in una fase - ha aggiunto - nella quale la circolazione del virus è importante. I dati dicono che l’Rt è a 1.15, l’incidenza di 506,3 su 100 mila residenti a settimana; è alta ma lo è anche in proporzione ai tamponi che facciamo», ha concluso.

Gli Enti locali vengono invitati a prendere misure per evitare assembramenti nei luoghi pubblici.
«Non vogliamo complicare la vita - ha commentato Zaia - ma chiedere la collaborazione ai cittadini. I vaccini ci permettono una vita normale, ma negli ospedali ci sono sempre i ricoverati. Siamo convinti di poter fare un grande lavoro nelle prossime settimane, che sono quelle cruciali. La curva potrà andare su ancora un paio di settimane. Ci sarà il freddo, le festività e le visite in famiglia, ma vanno tutelati soprattutto gli anziani, che sono quelli più toccati dall’ospedalizzazione».

 

VACCINI

«Nella fascia 12-19 anni abbiamo 1.536 positivi su 100.000 non vaccinati e 173 vaccinati, abbiamo un sacco di infezioni in corso che riguardano la popolazione non vaccinata. Ovvio che quella vaccinata è coinvolta perché rappresenta l'87% della popolazione».  «La vaccinazione va avanti spedita, siamo a 8,5 milioni di vaccini inoculati, le terze dosi sono  1.170.119. Ieri più di 52mila dosi inoculate».

 

L'ORDINANZA: MASCHERINE ALL'APERTO

«Questa ordinanza introduce degli obblighi» spiega Zaia:

- obbligo mascherina fuori dalla propria abitazione all'aperto in pubblico ad eccezione per bambini under 6 e disabili;

- ospedali e case di riposo pubblici e privati: per tutti gli operatori in servizio è aumentata lafrequenza di programmi di screening con un test ogni 4 giorni (era ogni 10 giorni);

- obbligo test per chi entra in una struttura sanitaria e successivamente ogni 4 giorni;

- una sola persona può accompagnare l'ospite/paziente di strutture sociosanitarie;

- sospese le visite a pazienti/ospiti di strutture sociosanitarie ai minori di 12 anni;

- sospesi i rientri in famiglia degli ospiti delle strutture sociosanitarie;

- se una classe ha obbligo del test per un positivo, in attesa della risposta si introduce la quarantena.

 

L'ordinanza introduce anche delle raccomandazioni:

- Se si hanno sintomi come raffreddore, mal di gola: si sente il medico, ci si fa il tampone e ci si mette in auto quarantena. Non escludere che sia Covid perché il 95% dei casi passa in modo paucisintomatico;

- completare la vaccinazione con la terza dose booster;

- fare test rapidi fai-da-te in caso di riunioni familiari e intrafamiliari. «Si può comprare in farmacia: i prezzi vanno da 1.5 a 5 euro a seconda delle confezioni. È un banale test nasale, facile da usare» spiega Zaia che in diretta mostra come fare il test.

 

ONDATA DA EST

«Lo scorso anno - ha aggiunto Zaia  - la giornata di oggi era stata il picco massimo sia di contagi che di ospedalizzazioni. Adesso l’infezione è venuta da Est, dalla Slovenia, Friuli Venezia Giulia, Bolzano, in Carinzia. «La provincia meno colpita è Verona. Io spero che l'ondata vada scemando e si dilegui. Se siamo fortunati il picco lo passiamo tra l'ultima settimana dell'anno e la prima dell'anno prossimo».

 

RISCHIO ARANCIONE?

«Spauracchio arancione? Direi di no, siamo distanti: prevede il 30% di occupazione in area non critica e 20% in intensiva».

 

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