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Veneto

Olimpiadi 2026, per rispettare i patti il Veneto spinge il suo piano "green"

Il contratto con il Comitato olimpico per "Milano Cortina". Si mira alla riduzione dei consumi di acqua anche in montagna

Martedì per far quadrare i conti - colpa del Governo che non ha ancora mandato i Fondi di coesione pattuiti - la Regione dovrà ulteriormente ridurre di oltre 7 milioni i soldi messi da parte per coprire eventuali deficit delle Olimpiadi 2026. Ma intanto c'è un "Host city contract", un contratto da rispettare con il Comitato olimpico: i Giochi Milano Cortina 2026 dovranno lasciare un'eredità green, una "Strategia di Legacy e sostenibilità" come recita il documento ufficiale della Fondazione Milano Cortina: si deve mirare a ecosistemi naturali, economia circolare e sviluppo locale sostenibile, inclusione-accessibilità, sport e benessere.

La Regione deve fare la sua parte

E la Regione deve fare la sua parte, per questo raccoglie sotto l'ombrello del piano chiamato "Veneto in action" tutte le iniziative che ha in campo, assieme a partner pubblici e privati, per «promuovere un percorso strategico per la valorizzazione del territorio regionale in vista degli eventi sportivi invernali del 2026». Sia chiaro, in grandissima parte il piano riprende attività e programmi su cui la Regione è impegnata già di per sè, ma dalle 150 pagine del documento emergono indicazioni interessanti.

Ambiente e territorio

Per garantire la sostenibilità ambientale dei Giochi Olimpici e Paralimpici ospitati a Cortina, uno dei programmi concreti è la "Riduzione perdite reti di distribuzione acquedotto" presentato dal Consiglio di Bacino "Dolomiti Bellunesi" (è una delle aree che ha più perdite) e relativo anche a Cortina. Ma dal punto di vista sanitario tra i progetti c'è quello dell'Ulss 1 Dolomiti, assieme all'Associazione Gestori rifugi, per migliorare la qualità dei rifugi alpini del Bellunese: previste procedure interne con il flussaggio dell'acqua, le modalità di approvvigionamento idrico, analisi batteriologiche e chimiche. Per l'energia poi come noto il Veneto punta a sviluppare la filiera dell'idrogeno.

La promozione dei prodotti del territorio

E dal punto di vista dei prodotti del territorio, la Regione vuole creare gli "Operatori Ambasciatori del Veneto" che mentre girano il mondo per promuovere nelle varie fiere le eccellenze enogastronomiche della regione diventino anche «i "Marco Polo ambassador" (quest'anno sono i 700 anni della morte del celebre viaggiatore e scrittore veneziano) per «estendere nel mondo la promozione dell'evento Milano Cortina 2026 e quanto il territorio veneto può offrire». Sempre in tema di attività produttive, l'occasione delle Olimpiadi potrà attirare l'attenzione su altri brand come il marchio collettivo "Vetro artistico®Murano" o la presenza in regione già di quasi 400 artigiani che possono esporre fuori dalla loro azienda la qualifica di "Maestro artigiano" riconosciuto dalla Regione.Cultura e turismoOvviamente il clou dei Giochi è legato al turismo.

Le infrastrutture e la nuova mobilità

Un'ampia parte del piano è dedicata alle infrastrutture e alla nuova mobilità di cui già si è scritto molto (come noto, ci sono anche interventi per l'accessibilità a Verona che in Arena ospiterà ben due delle 4 grandi cerimonie olimpiche). Ma tra i vari progetti «in collaborazione con la Fondazione Cortina si intende sviluppare un format espositivo da presentare in sedi temporanee in varie zone del territorio Veneto, per valorizzare come meritano una ampia serie di documenti, oggetti iconici, cimeli sportivi, pubblicazioni, immagini fotografiche e video che creino un ideale ponte tra i Giochi della "rinascita italiana" del 1956, sempre a Cortina d'Ampezzo, e i Giochi dell'inclusività del 2026. Il progetto mira a raccontare lo sviluppo della montagna e del suo turismo, attraversando oltre 70 anni di storia del territorio, apprezzandone i cambiamenti, la crescita e lo sviluppo dal punto di vista sociale, e prevede l'utilizzo di nuovi strumenti multimediali».

Foto e cimeli di 30 edizioni della Coppa del Mondo di sci

In esposizione anche foto e cimeli delle 30 edizioni della Coppa del Mondo di sci alpino femminile di Cortina. E poi eventi per le scuole ospitati a Cortina e una specifica «attivazione del corso in Tecnico superiore per la promozione e il marketing della Destinazione Dolomiti». E infine si moltiplicano i bandi per «rigenerare le imprese del comparto turistico ricettivo» per accessibilità, sviluppo tecnologico, digitale ed ecologico. Finora sono state accolte 50 domande di strutture per montagna, ma quest'anno è previsto un nuovo bando da 15 miloni. E ci saranno ben uffici turistici ri-allestiti e attrezzati con il format "Le Porte dell'accoglienza".

Piero Erle

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