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Il governatore Zaia

«Molte imprese
hanno già riaperto
inutile negarlo»

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Il governatore Luca Zaia
Il governatore Luca Zaia
Zaia, punto stampa 9 aprile 2020

Il punto del governatore Zaia, giovedì 9 aprile, nella consueta conferenza stampa.

 

«POSITIVI IN AUMENTO PERCHÈ LI CERCHIAMO, INDICI DI QUALITÀ DELLA SANITÀ»

«Ad oggi in Veneto abbiamo fatto oltre 171 mila tamponi. C'è stato sì un aumento dei casi in questi due giorni, ma è previsto e dipende dai tanti tamponi che vengono processati. Aspettiamoci un'impennata dei positivi, ma questo perché noi li cerchiamo. Se li cerchi li trovi. Sono indice di qualità della sanità. Anche oggi i dimessi sono superiori ai ricoverati»

 

«DPCM PRIMA DI PASQUA»

«Ho parlato con il ministro Speranza. Il governo prima di Pasqua dovrebbe scrivere un nuovo Dpcm. La riapertura di fabbriche e negozi dipende dal governo non dalla Regione»

 

«LOCKDOWN? NON PIÙ IN VENETO»

«Il lockdown? Scrivete pure che in Veneto non esiste più, inutile fingere di non vedere, molte imprese sono aperte. Secondo me il 60% delle aziende ha già riaperto. Dobbiamo fare in modo che i lavoratori possano lavorare in sicurezza e dunque servono i dispositivi di protezione»

 

DAL QATAR IN DONO UN OSPEDALE DA 500 POSTI

«Dal Qatar in dono un ospedale da campo: l’assetto sanitario totale delle strutture da campo è di 5.200 metri cubi. E' un vero e proprio ospedale completo, da 500 posti: per trasportarlo servono 5 aerei, 4 sono già arrivati. Dobbiamo individuare un'area e il magazzino. Abbiamo un piccolo tesoro da utilizzare in caso di emergenza».

 

«EUROGRUPPO, DIBATTITO IMBARAZZANTE SE NON VOMITEVOLE»

«È imbarazzante se non vomitevole. Questo è quello che qualifica il dibattito europeo in questo momento». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, per il quale «l’Europa è sostanzialmente latitante e purtroppo io spero che l’ idea del Governo di stanziare 400 miliardi e di fare un provvedimento ’salva impresè per la ripartenza, non ci facesse star tranquilli e che quindi nessuno vada più a suonare il campanello alla porta europea». Secondo Zaia questo è «un intervento che deve fare l’Europa altrimenti dimostra solo la sua inutilità. Lo dice uno che non è anti europeista. È come se noi davanti al Coronavirus non ce ne fossimo occupati e che il problema era di chi era in ospedale: se la vedranno i medici quando arriveranno i pazienti. E invece abbiamo fatto delle scelte: abbiamo aperto, chiuso e riaperto ospedali, abbiamo fatto scelte di progettualità. L’anello finale è il medico che ti cura, ma le 825 terapie intensive, se qualcuno non le metteva in piedi , avremmo visto la gente morire nei corridoi degli ospedali».

 

«NON HO CHIUSO I MERCATI»

«Mercati alimentari all'aperto: io non ho chiuso i mercati. E' una bugia. Abbiamo detto che vanno rispettate delle norme minimali, devono essere perimetrati e bisogna indossare guanti e mascherine».

 

 

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