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Il punto stampa di Zaia

Covid: «Uno nuovo studio sulla popolazione per capire come il virus si è stratificato»

Il punto stampa di Zaia, 7 dicembre
Il punto stampa di Zaia, 7 dicembre
Zaia punto stampa 7 dicembre

Il presidente della Regione Luca Zaia fa un nuovo aggiornamento della situazione relativa al Covid-19 in Veneto in diretta dalla sede della Protezione Civile Regionale a Marghera.

 

LA DIRETTA

 

PIÙ CONTAGI IN VENETO RISPETTO A LOMBARDIA

Più contagi in Veneto per due giorni nel fine settimana rispetto alla Lombardia? «Dipende da quanti tamponi vengono fatti - è la risposta di Zaia - Non bisogna guardare al numero assoluto, ma al rapporto tra positivi e tamponi. Noi abbiamo il 6,93% dei positivi sui tamponati, sia molecolari che rapidi».

 

PRESSIONE NEGLI OSPEDALI

«La curva del contagi è in leggero calo ma la pressione negli ospedali c'è ed è visibile: abbiamo 572 terapie intensive occupate in Veneto tra covid e non covid, ovvero 50 terapie intensive in più rispetto a marzo. Il nostro potenziale è di mille posti» .

 

CONTACT TRACING ELEVATO

«Periodo difficile in cui evitare assembramenti e occasioni per la diffusione del virus. Non fermiamoci a guardare i numeri assoluti, i veri dati sono due: la percentuale di tamponi che ogni comunità fa sui suoi abitanti e la percentuale di positivi sui tamponi che si fanno. Sui nostri dati siamo all'incidente del poco più del 6 per cento. Abbiamo 72mila persone positive perché abbiamo un contact tracing dell'85 per cento, i test sono fatti alla  popolazione che è venuta a contatto con qualche positivo» 

 

IL NUOVO STUDIO COVID

«Vogliamo campionare la popolazione del Veneto per capire come il virus si è stratificato. Abbiamo chiesto all'università di Padova, al professor Baldo, di fare uno studio su una popolazione indistinta del Veneto, casuale, per così dire, non su persone che in qualche modo sono state esposte al rischio di contagio come è sempre avvenuto finora». «Riguarderà tutto il Veneto. Non mi risulta che in Italia altri l'abbiano fatto, che ci siano studi analoghi. Trovo strano che non sia stato imposto nella sanità pubblica».

 

IL BOLLETTINO COVID

I nuovi positivi in Veneto nelle ultime 24 ore sono 2.550. Lo dice il Presidente del Veneto Luca Zaia. I morti in più sono 51, in totale sono 4261. L’incidenza dei positivi sui tamponi fatti è ora del 6,93%. I ricoverati sono 2.775 in area non critica e 340 in terapia intensiva. Tra pazieni Covid e non Covid le terapie intensive occupate in Veneto sono 572, 50 posti occupati in più rispetto al picco di marzo, quando c'era il lockdown (quindi senza incidenti stradali, sul lavoro, altre patologie ecc). Il nostro potenziale è di 1000 terapie intensive.

 

MALTEMPO 

«Ieri c'è stata più acqua del 2010. Se non avessimo fatto le opere fatte, nonostante i ricorsi e gli espropri, Vicenza sarebbe andata sotto acqua. Lavori che non venivano fatti da 80 anni. Il dissesto idrogeologico continuerà ad esserci, possiamo solo incanalare l'energia della natura per fare meno danni possibili. . Lo dice il presidente Luca Zaia.

L'appello a non andare in montagna. «Faccio appello a tutti, non andata e intralciare i soccorsi in montagna. Ieri le forze di polizia hanno rispedito a casa molti turisti. Abbiamo frane ciclopiche, siamo nei "casini", non venite a fare turismo del macabro, fatele altrove le vostre storie Instagram».

Interviene l'assessore Bottaccin. «Per quanto riguarda la pioggia, la fase peggiore si è conclusa, abbiamo qualche ora di tregua ma le precipitazioni continueranno nei prossimi giorni. Le piene nei fiumi sono passate e non dovrebbero esserci particolari problemi, abbiamo invece elevato rischio valanghe nella parte alta del Bellunese» 

Stima danni. «Ha piovuto di più perfino anche dell'alluvione del 1966 (quando ci furono oltre 100 morti). Vaia è l'unico evento registrato in Veneto dove ci sono state maggiori precipitazioni». «Nel 2010 abbiamo avuto più di un miliardo di euro di danni, qui a spanne siamo già sul mezzo miliardo di danni. Ho già dichiarato lo stato di crisi aperto, man mano si possono aggiungere i Comuni colpiti».

Valanghe. «Rischio elevato nella parte alta della provincia di Belluno. Smottamenti: importante quello ha bloccato la Val di Zoldo, ma ce ne sono anche altri in provincia di Belluno, Vicenza e Treviso. La frana di Perarolo si è messa in movimento con una velocità tale che stiamo valutando l'evacuazione di alcune persone. Misurina dovrebbe essere riaperta. I fiumi in questo momento sono sotto controllo».

 

L'INTERVISTA A ZAIA

«Il virus corre di più perchè non abbiamo fatto il lockdown. I cittadini devono capire che non devono creare assembramenti e invece, a volte, continuano a incanalarsi in situazioni potenzialmente rischiose». Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, in un’intervista a La Repubblica in cui avverte: «La zona gialla non resterà a vita. Se non si rispettano le regole arriveranno le restrizioni».

Sul fatto che il Veneto sia la regione più colpita dal Covid, «bisogna saper leggere i dati. È vero che abbiamo un numero alto di positivi ma facciamo 60mila tamponi al giorno. I numeri assoluti, da soli, non significano niente», sottolinea Zaia.

«Noi siamo quelli con il contact tracing più alto in Italia: l’85%. Quando c’è una persona positiva noi intercettiamo i colleghi di lavoro, gli amici, i familiari. E tamponiamo tutti. L’infezione c’è ma la stiamo gestendo».

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