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Il caso

Elezioni europee, Zaia "boccia" Vannacci: «Io voterò un veneto»

La replica del generale: «I malumori su di me nella Lega? Me la caverò. Se eletto resterò indipendente ma fedele a valori del partito»
A sinistra Salvini e Vannacci; a destra il governatore Zaia
A sinistra Salvini e Vannacci; a destra il governatore Zaia
A sinistra Salvini e Vannacci; a destra il governatore Zaia
A sinistra Salvini e Vannacci; a destra il governatore Zaia

«Vannacci in lista? Nessuna battaglia. Il generale, come ama farsi chiamare, non è capolista ma sono scelte che ha fatto il partito»: commenta così il presidente del Veneto, Luca Zaia, che tuttavia si dice in disaccordo con alcune dichiarazioni di Vannacci. «Non condivido - rileva - la proposta delle classi separate e "a concezione di Mussolini come Statista". Poi ricorda che il generale è candidato indipendente, non è con la Lega. «Se lo voterò? Mi sentirei un traditore - conclude - a non votare un veneto».

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Vannacci: «I malumori della Lega? Me la caverò»

«Vengo da una esperienza che è quella degli incursori nelle forze speciali, siamo abituati a lavorare dietro le linee nemiche in totale autonomia e indipendenza. Quindi il fatto che me la debba cavare da solo non è una novità, però questo non vuol dire che agirò come una scheggia impazzita». Così da Napoli il generale Roberto Vannacci, all'Ansa, risponde in merito ai malumori che stanno emergendo nella Lega dopo la sua candidatura da indipendente alle Europee nel partito di Salvini. Diversi gli esponenti di primo piano del partito, il governatore veneto Zaia tra gli altri, che hanno annunciato il loro voto per altri candidati più radicati sul territorio.

«Le discussioni che avvengono all'interno del partito - la tesi del generale - sono legittime e naturali ma non mi riguardano direttamente, io non faccio parte della Lega, sono un candidato indipendente, ho dei valori e dei principi che sono sicuramente sovrapponibili con quelli della Lega, soprattutto per quanto attiene l'identità, la Patria, la famiglia naturale, la sicurezza e quindi continuerò a combattere per la promozione di questi valori».

Quanto a una sua futura adesione alla Lega Vannacci al momento la esclude: «Mantengo fede ai miei impegni - precisa - qualora eletto non vedo perché non possa continuare da indipendente, sempre con la barra dritta su questi valori, ma all'interno della Lega che è il partito che mi ha accolto come suo candidato». Da Salvini nessuna richiesta di aderire al movimento: «Non abbiamo interloquito su questo aspetto - risponde Vannacci - sono pronto a farlo qualora Salvini lo voglia, ma penso di aver espresso chiaramente le mie posizioni».

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